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I pranzi dei santi. Pratiche alimentari e ascesi nel monachesimo tardoantico

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I pranzi dei santi. Pratiche alimentari e ascesi nel monachesimo tardoantico
Titolo I pranzi dei santi. Pratiche alimentari e ascesi nel monachesimo tardoantico
Autore
Traduttore
Argomento Scienze umane Religione e fede
Collana Lapislazzuli, 69
Editore EDB
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 76
Pubblicazione 07/2016
ISBN 9788810558737
 
8,50 8,08

 
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La pratica del digiuno e le scelte alimentari rivestono un'importanza fondamentale per la storia del movimento monastico nella tarda antichità, nonostante la carenza delle fonti materiali e il fatto che cibo e bevande possiedono un significato simbolico non univoco, bensì continuamente rimodulato, anche all'interno di uno stesso contesto culturale e religioso. In merito alla pratica ascetica del digiuno l'autore prende in esame due esempi. Il primo riguarda Paolo il Semplice, che per essere accolto come monaco da Antonio viene sottoposto a diverse prove, in cui il cibo e l'acqua svolgono un ruolo centrale. Il secondo è un passo delle Confessioni in cui Agostino afferma di lottare "ogni giorno contro la concupiscenza del cibo e della bevanda" perché, a differenza dei "piaceri venerei", la gola è più difficile da tenere a freno. Dai due casi emerge che la sfida più importante degli asceti non consisteva nel reprimere il desiderio sessuale, come invece sostiene lo storico Peter Brown, ma nel controllare la fame e la sete. La categoria moderna di sessualità, dunque, sarebbe poco adatta per comprendere il fenomeno tardoantico dell'ascetismo.
 
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