Libri di Giovanni Fasanella
Colonia Italia. Giornali, radio e tv: così gli Inglesi ci controllano. Le prove nei documenti top secret di Londra
Giovanni Fasanella, Mario José Cereghino
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 496
Le prove top secret del controllo della diplomazia inglese sull'Italia L'Italia colonia dell'Impero britannico. Ecco le prove della guerra senza quartiere condotta per tutto il Novecento dalla diplomazia di Sua Maestà in funzione degli interessi economici e politici inglesi. Una guerra segreta perché combattuta con mezzi non convenzionali tra nazioni considerate amiche. Eppure... De Gasperi, Mattei, Moro erano troppo autonomi e andavano fermati, con ogni mezzo, a cominciare dal controllo dell'opinione pubblica. Giornalisti, editori, docenti, uomini dello spettacolo hanno avuto un ruolo non secondario nel sostegno di questa macchina propagandistica. Il libro di Cereghino e Fasanella lo dimostra, facendo anche i nomi delle persone coinvolte sulla base di documenti ufficiali del governo, della diplomazia e dell'intelligence di Sua Maestà.
Una lunga trattativa. Stato-mafia. Dall'Italia unita alla Seconda Repubblica. La verità che la magistratura non può accertare
Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 240
"Ci potrebbero essere ancora tante cose gravi da scoprire. E la cosa peggiore, per un magistrato, è intuire e non poter dimostrare, perché la verità giudiziaria non coincide con quella storica." (Pietro Grasso) Difficile ammetterlo, però è così: la mafia è stata una risorsa decisiva per lo Stato italiano sin dai suoi albori unitari, offrendo appoggio anche militare a chi vigilava sul controllo "democratico" del paese e talora a chi sosteneva veri e propri disegni eversivi. La magistratura non ce la può fare da sola a spaccare questa crosta spessa di bugie, inganni e depistaggi pilotati. In nome della pace e di una ragione che di Stato ha ben poco. Una pace insanguinata. Per la difesa di interessi internazionali, per il controllo del Mediterraneo. Una partita a scacchi che ci vede di volta in volta spettatori fragili e passivi, collaboratori interessati o eroi coraggiosi, fino alla morte.
Il puzzle Moro. Da testimonianze e documenti inglesi e americani desecretati, la verità sull’assassinio del leader Dc
Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2020
pagine: 368
Il destino di Aldo Moro non fu deciso nel 1978 da un manipolo di brigatisti. Fu segnato già nel 1945, allorché a Jalta si decretò che il Regno Unito avrebbe esercitato un controllo politico costante ma "discreto" sull'Italia. Quando tre decenni dopo la politica estera morotea, soprattutto quella mediterranea, e il disgelo nella politica interna tra Dc e Pci misero in discussione tale sudditanza, fu chiaro che l'Italia andava fermata. Il leader della Dc era la vittima sacrificale perfetta. Attraverso una ricerca meticolosa su documenti desecretati a Londra e a Washington, Fasanella fornisce una ricostruzione completa del contesto internazionale e delle complicità interne in cui maturò il delitto Moro. Un contributo per comprendere le cause che stanno alla radice di molti episodi terroristici e individuare chi aveva interesse a destabilizzare la nostra democrazia.
Le menti del doppio Stato. Dagli archivi angloamericani e del Servizio segreto del Pci il perché degli anni di piombo
Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2020
pagine: 368
“Una terra di nessuno tra l’Est e l’Ovest”: così l’intelligence angloamericana dipinge senza mezzi termini l’Italia del dopoguerra. Un paese sconvolto da pulsioni separatiste, stragi, piani golpisti, delitti eccellenti, tentativi insurrezionali di ogni colore ideologico e politico. La “strategia della tensione” nasce come modello eversivo nel quadriennio 1944-1948 ed è teorizzata e allestita da Servizi segreti stranieri e organizzazioni transnazionali occulte, attraverso la creazione di reti per la guerra clandestina nelle quali furono arruolati grandi gruppi industriali, mafia, massoneria e squadroni della morte capaci di assoldare manovalanza di ogni genere. Basata su anni di ricerche negli archivi britannici, americani, italiani, compresi quelli del vecchio Pci, "Le menti del doppio Stato" è un’inchiesta giornalistica che evidenzia le attività nell’ombra delle varie agenzie di spionaggio (ufficiali e non) operanti in Italia già prima della fine della Seconda guerra mondiale: dal mancato attentato al governo Bonomi a quelli falliti contro De Gasperi e Togliatti, dalle “operazioni sporche” di vari Servizi clandestini, che hanno destabilizzato il nostro paese facendolo precipitare sull’orlo della guerra civile negli anni da piazza Fontana all’assassinio di Aldo Moro, fino al terrorismo mafioso dei primi anni Novanta. Ecco perché, come suggeriscono gli autori nella loro Nota iniziale, la magistratura non ha mai potuto aggredire il livello più alto delle complicità, dei mandanti e delle regie occulte, che pure si intravedevano dietro le verità accertate. Prefazione di Giuseppe Vacca.
La storia di Igor Markevic. Il direttore d'orchestra del caso Moro
Giovanni Fasanella, Giuseppe Rocca
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 496
Il caso Moro continua a far parlare di sé perché ancora troppe verità sono state negate. Questo libro prova a offrire una pista inedita eppure ampiamente verificata attraverso le storie di personaggi in apparenza lontani, in realtà collegati dalla medesima catena di eventi. Seguendo la storia del direttore d'orchestra Igor Markevic e dei grandi personaggi del Novecento (Cocteau, Berenson, Nizinskij, Nabokov, Chaplin, Béjart, Ben-Gurion, Vlad), si intravede un filo rosso che dalla Parigi degli anni Trenta arriva dritto fino all'omicidio Moro, passando per salotti brulicanti di spie, diplomatici internazionali, avventurieri, regine della mondanità e regine vere, grandi massoni e banchieri, politici potenti e faccendieri. Francia, Stati Uniti, Unione Sovietica, Israele, Inghilterra, Spagna, e finalmente l'Italia, Firenze e Roma. Qui la storia di Markevic si incrocia con quella della famiglia Caetani e del loro palazzo. Qui è stato trovato il cadavere di Aldo Moro. Secondo Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione stragi, e sulla base dell'indagine condotta dai due autori, proprio Markevic potrebbe essere l'intermediario delle trattative tra Brigate rosse e servizi segreti di vari paesi che avvennero in quei drammatici giorni per la liberazione di Moro. L'autopsia rivelò che lo statista fu praticamente ucciso sul posto, perciò la sua ultima prigione doveva trovarsi a non più di cinquanta metri.
Intrigo internazionale. Perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire
Giovanni Fasanella, Rosario Priore
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 208
L'indicibile della storia italiana. La domanda di fondo è: perché l'Italia dal 1969 è stata funestata dal terrorismo e dalla violenza politica con centinaia di morti e migliaia di feriti? Perché solo nel nostro paese? Tutte le inchieste giudiziarie hanno dato finora molta importanza al ruolo dei servizi segreti deviati, della P2, della Cia. Risultato: nessuna verità giudiziaria, nessuna verità storica. Rosario Priore, il magistrato che si è occupato di eversione nera e rossa, di Autonomia operaia, del caso Moro, di Ustica, dell'attentato a Giovanni Paolo II, qui prova a rispondere cambiando completamente scenario. E strumenti di analisi. Grazie ad anni di ricerche, testimonianze, prove, carte private, incontri con ex terroristi, agenti segreti e uomini politici anche stranieri, Priore ricostruisce uno scenario internazionale inedito per spiegare il terrorismo e la strategia della tensione in Italia, testimoniando la verità che finora nessuno ha potuto certificare attraverso le sentenze. Colpita la manovalanza (e non sempre), la giustizia si è infatti dovuta fermare senza arrivare a scoprire il livello più alto dei responsabili. Siamo stati in guerra, senza saperlo. L'egemonia del Mediterraneo, il controllo delle fonti energetiche ci hanno messo in rotta di collisione con l'asse franco-inglese che non ha mai sopportato il nostro rapporto privilegiato con la Libia. Ecco chi era il terzo giocatore dopo Urss e Stati Uniti.
Il golpe inglese. Da Matteotti a Moro: le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell'Italia
Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2014
pagine: 368
Questo libro apre uno squarcio importante nella storia del nostro paese e risponde a quesiti altrimenti indecifrabili che nemmeno le inchieste giudiziarie sono riuscite a chiarire del tutto. A cominciare dal delitto Matteotti (1924) per arrivare alla morte di Mattei (1962) e di Moro (1978). Ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, gli inglesi sono intervenuti. Ora i documenti desecretati, che i due autori hanno consultato negli archivi londinesi di Kew Gardens, lo dimostrano. Da quelle carte emerge con chiarezza che non è Washington a ordire piani eversivi per l'Italia, come si è sempre creduto, ma soprattutto Londra, che non vuol perdere il controllo delle rotte petrolifere e contrasta la politica filoaraba e terzomondista di Mattei, Gronchi, Moro e Fanfani. Il petrolio però non è il solo problema. Per gli inglesi anche i comunisti sono un'ossessione. Tanto da contrastarli con ogni mezzo. Persino arruolando schiere di giornalisti, intellettuali e politici per orientare l'opinione pubblica e il voto degli italiani. Finché si arriva al 1976, l'anno che apre al PCI le porte del governo. A Londra progettano un golpe. Ma l'ipotesi viene alla fine scartata a favore di un'altra "azione sovversiva". Si scatena così un'ondata terroristica che culmina nell'assassinio di Aldo Moro.
Il puzzle Moro. Da testimonianze e documenti inglesi e americani desecretati, la verità sull’assassinio del leader Dc
Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 368
La vicenda Moro costituisce un caso internazionale per eccellenza. Ancora da raccontare nei suoi risvolti più oscuri. Tra gli anni Sessanta e Settanta la politica estera morotea, soprattutto quella mediterranea, e il disgelo nella politica interna tra Dc e Pci rappresentarono un pericolo gravissimo per gli equilibri mondiali. Sulla base di documenti desecretati a Londra e a Washington (e delle recenti acquisizioni dell’ultima commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Moro), Giovanni Fasanella dimostra che una parte delle amministrazioni Usa, con gli inglesi e la complicità a vari livelli e in fasi successive di Francia, Germania e Unione Sovietica insieme con Cecoslovacchia e Bulgaria, avevano interessi convergenti a fermare Moro. Come confermano anche le testimonianze di ambasciatori e politici dell’epoca riportate in questo libro. L’autore riesce a saldare testimonianze e documenti inediti, offrendoci una ricostruzione completa del contesto internazionale e delle complicità interne in cui maturò il delitto Moro.
Tangentopoli nera. Malaffare, corruzione e ricatti all'ombra del fascismo nelle carte segrete di Mussolini
Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
Libro: Copertina rigida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2016
pagine: 221
Quando c'era Lui, il Duce, non solo i treni arrivavano in orario, ma si poteva lasciare aperta la porta di casa, perché l'ordine e la legalità erano così importanti da valere persino il sacrificio della libertà... L'immagine di un potere incorruttibile, costruita da una poderosa macchina propagandistica, ha alimentato fino a oggi il mito di un fascismo onesto e austero, votato alla pulizia morale contro il marciume delle decrepite istituzioni liberali. Ma le migliaia di carte custodite nei National Archives di Kew Gardens raccontano tutta un'altra storia: quella di un regime minato in profondità dalla corruzione e di gerarchi spregiudicati dediti a traffici di ogni genere. A Milano, Mario Giampaoli, segretario federale del Fascio, e il podestà Ernesto Belloni si arricchiscono con le mazzette degli industriali e con i lavori pubblici per il restauro della Galleria, coperti dall'amicizia col fratello di Mussolini. Il ras di Cremona Roberto Farinacci conquista posizioni sempre più importanti tramite una rete occulta di banchieri, criminali e spie. Lo squadrista fiorentino Amerigo Dumini tiene in scacco il governo con le carte sottratte a Giacomo Matteotti dopo averlo assassinato - che provano le tangenti pagate alle camicie nere dall'impresa petrolifera Sinclair Oil. Utilizzando i documenti della Segreteria Particolare di Mussolini e quelli britannici desecretati di recente, gli autori ricostruiscono l'intreccio perverso tra politica, finanza e criminalità nell'Italia del Ventennio.
La maledizione italiana. La guerra di Churchill contro De Gasperi, le trame per il controllo del Medio Oriente e del Canale di Suez, la lunga storia di una ribellione stroncata
Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 288
Quello che vi apprestate a leggere è anzitutto un documento storico rivelatore e straordinario. È la ricostruzione puntuale e inedita di una vicenda che riscrive la nascita della Repubblica sulle macerie della Seconda guerra mondiale. L’Italia deve rimanere sotto il nostro controllo: è ciò che pretendono i britannici, il cui Impero è ormai in decadenza. Anche se non si rassegnano all’idea di non essere più i protagonisti della scena mondiale. Sono gli inglesi che hanno costruito il leader Mussolini. Sono gli inglesi che, negli anni Trenta, quando il Duce si avvicina pericolosamente a Hitler, pianificano di sostituirlo con quello che definiscono il «fascismo buono». Il nome che circola nelle segrete stanze di Londra è quello di Italo Balbo. Ma l’operazione fallisce. Nel dopoguerra, in combutta con Pio XII, la furia di Churchill e degli apparati britannici si scatena contro Alcide De Gasperi, l’uomo che sta tentando di ricostruire il nostro paese. Un gigante politico, il leader della Democrazia Cristiana. La sua storia, e in particolare il decennio 1944-1954, è il cuore di questo libro. Ed è impressionante ciò che svelano i documenti interni di Downing Street, del Foreign Office e degli 007 al servizio di Sua Maestà. Per Churchill, De Gasperi rappresenta il nemico da abbattere. Lo accusa di aver sostenuto e perfino armato le rivoluzioni laiche e nazionaliste in Egitto e Iran, che mettono in discussione il dominio di Londra sul Medio Oriente e il Canale di Suez e colpiscono gli interessi delle grandi compagnie petrolifere anglosassoni. La reazione di Londra è durissima. Attentati, falsi dossier e una violenta macchina del fango si abbattono su un’intera classe dirigente. De Gasperi ne rappresenta il vertice. È lui la vittima di quella maledizione italiana che ha colpito come un sortilegio ogni leader politico che ha provato a rivendicare un’idea legittima di sovranità nazionale sin dal 1861. Questo libro ha l’ambizione di rendere di pubblico dominio una verità storica che non va più taciuta.
Nero di Londra. Da Caporetto alla marcia su Roma: come l'intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini
Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 256
“The Project”: è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell'Italia a partire dall'autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. L'artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell'impossibile: impedire che l'Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell'Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. Con l'assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l'archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini. È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall'inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell'ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento. Grazie alle carte dell'archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell'Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in "Nero di Londra" una storia che, a cent'anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d'intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell'establishment conservatore del Regno Unito.
Berlinguer deve morire. Il piano dei servizi segreti dell'Est per uccidere il leader del Partito comunista
Giovanni Fasanella, Corrado Incerti
Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriscena
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il 3 ottobre 1973, mentre è diretto all’aeroporto di Sofia, al termine di una difficile visita ufficiale in Bulgaria, Enrico Berlinguer è vittima di un incidente stradale. Il suo interprete muore e due dirigenti del Partito comunista bulgaro rimangono gravemente feriti. Il segretario del Pci si salva per miracolo. Per anni, sulla notizia cala il silenzio. Fino a quando il senatore dell’allora Pds Emanuele Macaluso svela un retroscena clamoroso: sulla strada verso l’aeroporto, Berlinguer doveva morire. L’ipotesi di un complotto ordito dai governi «amici» dell’Est viene smentita dai dirigenti del vecchio Pci, ma incoraggiata dalle confidenze della vedova Berlinguer, a cui il marito aveva manifestato da subito i suoi sospetti. La rivelazione di Macaluso è l’inizio del lavoro investigativo contenuto in questo libro, che passa da Sofia agli archivi dell’Istituto Gramsci, fino alle carte del dossier Mitrokhin. "Berlinguer deve morire" è un’inchiesta giornalistica estremamente precisa e documentata, che si legge come un thriller politico. Arricchita da una premessa di Walter Veltroni, da un ampio saggio introduttivo di Giuseppe Vacca e da nuovi importanti documenti e testimonianze in Appendice. Un lavoro imprescindibile, qui riproposto in una nuova edizione aggiornata, che restituisce all’uomo politico Enrico Berlinguer tutto lo spessore, la forza e la centralità che ha avuto nella storia della Prima repubblica.