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Libri di Giovanni Santambrogio

Sull'amore

Sull'amore

Josef Pieper

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2017

pagine: 224

Questo breve trattato sull'amore - in tutte le sue accezioni, da quella sensibile alle vette dell'estasi mistica - si colloca nell'ampia analisi compiuta da Josef Pieper sulle virtù, cardinali e teologali. Il testo, che si rifà tanto ai classici della filosofia e della teologia - Platone, Agostino, Tommaso d'Aquino, Francesco di Sales, Barth, Nygren - quanto alla psicanalisi del Novecento, da Freud ai suoi contemporanei americani, fornisce l'impianto architettonico della virtù e, al contempo, della persona umana. È un dialogo con il lettore stesso, che vedrà in queste pagine declinate le varie sfumature dell'amare - carnale, psicologica, spirituale - e insieme un ritratto del suo esser uomo e creatura di Dio. Pagine più volte riprese da Benedetto XVI, come preziosa esposizione della virtù in prospettiva filosofica e cristiana.
16,00

Storia leggende e viaggiatori di Brianza. Con il «Journal du voyage» di Stendhal

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2018

pagine: 240

Un viaggio in Brianza dovrebbe iniziare dall'attenta osservazione di una carta geografica. Non di una qualsiasi, ma di quella stampata a Milano nel 1837 «Presso Santo Bravetta». Il titolo è eloquente: La Brianza e i luoghi circonvicini. Nei primi decenni dell'Ottocento la Brianza entra negli itinerari di poeti e scrittori quali Carlo Porta, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni e prima ancora Giuseppe Parini. Stendhal nell'agosto del 1818 compie un breve soggiorno e nel Journal du voyage dans la Brianza racconta le ville, la natura, i laghi, gli indimenticabili occhi delle donne briantee. I coniugi tedeschi Friedrich e Caroline Lose hanno fissato per la geografia della memoria delicatissimi e romantici acquerelli. Sono seguiti i pittori Longoni, Mosè Bianchi, Spreafico, Segantini e tanti altri a regalare descrizioni da cui partire per immaginare e ritrovare i segreti e lo spirito profondo di questa terra. Il volume offre una narrazione della Brianza, raccontata da chi l'ha vista e goduta in epoche diverse. Pagine per amare un territorio e, se possibile, per ritornare a valorizzarlo senza ferirlo ulteriormente.
14,00 13,30

Morale del giocattolo. Testo francese a fronte

Charles Baudelaire

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 70

"La Morale del giocattolo", nella classificazione delle opere di Charles Baudelaire, appartiene ai "Saggi estravaganti". Si tratta di poche pagine sorrette da intuizioni improvvise, svincolate dai progetti in corso, ma che portano alla luce un pensiero intimamente legato a esperienze personali in grado di rivelare accenti e sfumature di un articolato sistema di valori. In questo caso, al centro dello scritto c'è la relazione tra il gioco e il bambino dove il giocattolo svolge un compito pedagogico rilevante. Più in generale, il tema si allarga al confronto tra la stagione dell'infanzia e quella della maturità, all'influenza dei genitori, al rapporto tra gioco e arte, al nesso con l'immaginazione fino allo sviluppo della sensibilità artistica. Il testo viene pubblicato il 17 aprile 1853 sul periodico «Le Monde Littéraire». Baudelaire da una settimana ha compiuto 32 anni. Che sia una riflessione per leggere, accompagnare e sostenere un anno iniziato all'insegna di non pochi problemi? Un autoregalo? Non è da escludere.
8,00 7,60

Sacro, magia e tradizioni in Brianza

Franca Pirovano

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 214

Franca Pirovano è da sempre studiosa delle tradizioni e del folklore in Brianza. Ha recuperato, salvandole dall'oblio, feste, credenze, canti, giochi dell'infanzia, usi e costumi che si sono protratti nei secoli fino alla prima metà del Novecento. "Sacro, magia e tradizioni in Brianza" presenta una serie di ricerche dove è centrale il rapporto con la natura e la sua simbologia. Il mondo rurale viene raccontato andando a illustrare una cultura che aveva forte il rispetto dell'ambiente e la dimensione del sacro. Una fede semplice ma tenace si manifestava nel culto dei santi protettori, nei riti per il buon raccolto fino alle pratiche da adempiere per propiziare la pioggia e per scongiurare la grandine. Si parla delle fonti e dei poteri dell'acqua, di piante, di nuvole. Spaccati di vita che consentono di rivivere la cultura e le relazioni interne al mondo contadino. Il volume affronta anche i temi del dramma popolare, della presenza celtica nel personaggio della Gibiana, delle festività, dei santi minori venerati esclusivamente in Brianza. Un libro dalle numerose suggestioni, prezioso per rintracciare le peculiarità culturali e umane della gente di Brianza. I brianzoli ricorrevano alla magia soprattutto quando scienza ed esperienza non erano sufficienti a risolvere un problema o a evitare un pericolo: solo, per così dire, in caso di necessità, e senza che per questo venisse meno il loro attaccamento al cattolicesimo. La contraddizione tra religione e magia, così evidente per la Chiesa, non lo è altrettanto per i fedeli, capaci di vivere senza apparenti contrasti la fede nel soprannaturale magico e religioso, o, più spesso, magico-religioso. Eppure i contadini sapevano bene che «var piissé la fedascia che ul legn de la barcascia». Il detto nasce da una storiella probabilmente inventata: una donna malata aveva chiesto una reliquia a un mercante in partenza per la Terra Santa. Il mercante dimenticò l'incarico ma pensò di consegnare una scheggia del legno della sua barca alla donna, che guarì. Era fede o magia? La ricerca, partendo dal piccolo osservatorio della Brianza, esplora il mondo magico di cui tutti possiamo avere esperienza, forse senza neppure accorgercene. È un mondo di tanti anni fa, ma che a volte sopravvive in parole, modi di dire e in piccole manifestazioni quotidiane. Prefazione di Giovanni Santambrogio.
14,00 13,30

Medici e guaritori. Malattia, cura e pratiche popolari in Brianza

Vittorio A. Sironi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 240

Tra i ceti umili la ricerca di aiuto, di assistenza e di cura in caso di malattia si è per lungo tempo rivolta in ogni direzione, prima di fissarsi sul medico. Innanzitutto in seno alla famiglia, l’ambito naturale entro il quale si svolgevano gli eventi cruciali dell’esistenza: le nascite, le malattie, le morti. La famiglia non chiedeva aiuto alla medicina dotta, quella “scientifica” dei dottori, ma si rivolgeva in prima istanza alla medicina popolare, quella “empirica” del popolo, col suo corteo di pratiche consolidate dalla tradizione. Era questa una medicina semplice, che rispecchiava le virtù salutari delle erbe medicinali (i “semplici” appunto). Era una medicina povera, come le risorse impiegate e le pratiche attuate per riconquistare la salute. Era una medicina umile, che traeva dalla terra (humus) i suoi rimedi. Era, in ultima analisi, appunto una medicina popolare, a somiglianza del ceto sociale che ne costituiva l’utenza. Rimedi curativi realizzati utilizzando le proprietà medicamentose della piante, pratiche sanitarie tramandate nel tempo la cui efficacia era indiscussa, ritualità magico-religiose in grado di guarire attraverso il potere dei segni anche i mali più misteriosi e complessi. Medici e guaritori, terzo volume della collana “Le Brianze”, esplora un mondo scomparso e in via di estinzione, indagato con le competenze storiche e l’approccio antropologico delle ricerche sul campo condotte in molte comunità della Brianza da Vittorio A. Sironi. Prefazione di Giovanni Santambrogio. Introduzione di Giorgio Cosmacini.
14,00 13,30

Un italiano a Khartoum. Giuseppe Cuzzi, un garibaldino dalla Brianza all’Africa (1843-1923)

Domenico Flavio Ronzoni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 213

Nella seconda metà dell’Ottocento l’Africa era ancora in buona parte terra incognita, ma stava subendo un rapido processo di penetrazione e di conquista da parte delle principali potenze europee. Nel complesso contesto in cui si stava sviluppando the scramble for Africa, molte regioni del continente erano attraversate da un gran numero di europei: missionari, esploratori, commercianti, militari, avventurieri, mossi da scopi diversi e in qualche caso coincidenti. Giuseppe Cuzzi, brianzolo di Colle Brianza, è uno di questi, e l’autore ne ricostruisce per la prima volta in un libro l’avventurosa vicenda, rimasta sconosciuta ai più. La ricerca di Ronzoni, attraverso le vicissitudini di Giuseppe Cuzzi, consente al lettore di addentrarsi in uno dei momenti più drammatici e decisivi della storia africana degli ultimi duecento anni, un intricato scenario in cui si incontravano e si scontravano civiltà, popoli e religioni. Inserito nella collana “Le Brianze”, il volume inaugura la sezione “Biografie”, che racconterà la vita di donne e uomini che si sono distinti per opere, ideali, imprese, avventure entrando nella storia nazionale fino, per alcuni di loro, a contribuire alla sua stessa costruzione e fama. Prefazione di Giovanni Santambrogio.
18,00 17,10

Ogni minuto è di Dio. Storia di Antonio Sarcina, medico

Giovanni Santambrogio

Libro: Libro in brossura

editore: Itaca (Castel Bolognese)

anno edizione: 2020

pagine: 176

L’espressione «Ogni minuto è di Dio» per Antonio Sarcina, primario di chirurgia vascolare del Poliambulanza di Brescia, significava uno stile di vita, una certezza che si manifestava con l’attenzione alla sofferenza, lo sguardo sul malato, la ricerca scientifica, le relazioni tra colleghi, il metodo di lavoro. Interrompendo una carriera avviata, il dottor Sarcina, lascia il Policlinico di Milano per costruire a Brescia una comunità sanitaria altamente professionalizzata che sviluppasse lo spirito fondativo dell’opera delle Ancelle della Carità e dare così, grazie alla fede, ai pazienti e al personale sanitario uno sguardo diverso sulle prove dell’esistenza. Un’intuizione nata in un viaggio a Lourdes come barelliere subito dopo la maturità classica e sviluppatasi nel tempo con l’incontro con Comunione e Liberazione e le esperienze di medico volontario nei quartieri popolari di Milano con le suorine di via Martinengo, le prestazioni presso la Fondazione Moscati e l’impegno in Medicina e persona. Una coscienza che diventerà più esplicita durante i tre anni della sua malattia, che porterà amici, colleghi e pazienti, a scoprire una persona fortemente appassionata dell’umano e grande innamorato di Cristo.
16,00 15,20

Le Brianze di Stendhal

Stendhal

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 140

La Brianza è stata raccontata da molti scrittori italiani e stranieri, era meta dei loro soggiorni per le sue colline, le ville, il verde, i laghi. Rientrava nel Grand Tour. Chi l’ha molto amata è il romanziere francese Stendhal (Grenoble 1783 - Parigi 1842) che iniziò a conoscerla nel 1801, quando era a Milano con un incarico nell’esercito napoleonico. Vi ritornerà nel 1811 e poi, dal 1814 al 1821 vivrà a Milano in esilio volontario. Sono anni di frequentazione della Brianza ospite nelle ville di amici e conoscenti. Ogni giorno appunta in un Diario quello che vede e le sensazioni che prova. A Desio, in Villa Tittoni Traversi, è di casa anche per questioni sentimentali. Nell’agosto del 1818, in carrozza, raggiunge e sosta a Desio, Giussano, Inverigo, Canzo, Asso, Pusiano e Oggiono. Tutto è descritto nel Journal du Voyage dans la Brianza qui pubblicato. Questi paesaggi e il Resegone sono entrati ne La Certosa di Parma (1839), uno dei suoi capolavori. Ma la Brianza è disseminata nelle pagine dello scrittore tanto da poter parlare delle “Brianze di Stendhal”: questo saggio le ripercorre tutte offrendo la possibilità di immergersi in un territorio che a fine ’700 fu indicato come «il più delizioso paese di tutta l’Italia».
12,00 11,40

Il «ricordo diventa poesia». Dai diari 1940-1949

Il «ricordo diventa poesia». Dai diari 1940-1949

Eugenio Corti

Libro: Libro in brossura

editore: Ares

anno edizione: 2017

pagine: 160

“Sto leggendo Stendhal, devo leggere Proust... queste ultime letture sono necessarie, se devo tornare ai miei diletti Omero-Virgilio-Dante attraverso l’assorbimento e il superamento della cultura posteriore... Presto dunque mi metterò al lavoro, e intanto già penso che, uscito il nuovo libro, inizierò un nuovo periodo di vita più mescolata alla vita comune, meno isolata. Certo, poi, tornerò a scrivere. L’ambiente non mi è molto favorevole...”. Eugenio Corti sentì prestissimo la vocazione alla scrittura come alla ricerca della verità e della bellezza: ne sono una straordinaria testimonianza queste pagine inedite dei suoi Diari, da cui apprendiamo la sua formazione letteraria, l’amore per la natura, la fede cristallina, come le vicende drammatiche dei suoi anni di guerra, che saranno il motivo ispiratore della sua scrittura.
14,00

Il colore dei soldi. Il fascino ambiguo del denaro interpretato da sei grandi pittori

Giovanni Santambrogio

Libro

editore: Ancora

anno edizione: 2003

pagine: 96

I soldi sono poco rappresentati nella pittura, forse perché nei confronti di questo dio visibile e onnipresente scatta una specie di tabù. Questo libro, analizzando le opere di sei grandi pittori e lasciandosi ispirare da testi letterari, illustra e dipinge il rapporto ambivalente che l’uomo di sempre ha con l’amata e dannata ricchezza. Un volume originale in cui viene esplorato il tema iconografico della raffigurazione del denaro e del suo rapporto con l’etica e l’agire dell’uomo. Sono commentati dipinti di Masaccio, Rembrandt, Bosch, Metsys e altri famosi pittori ispirati a episodi biblici (come la disputa sul tributo per il tempio) o a temi allegorici. Presentazione di Eugenio Borgna, noto psichiatra, che approfondisce l’approccio mentale al denaro e al suo uso.
14,50 13,78

Giornalismo. Appunti delle lezioni. Appendice e documentazione
13,00

Lo stupore del Natale

Giovanni Santambrogio

Libro: Libro in brossura

editore: Ancora

anno edizione: 2014

pagine: 192

«Questo libro di Giovanni Santambrogio infrange la ripetizione di una festa, che ogni anno ricorre, con la dimensione estatica dello stupore. Uno stupore che ci sorprende nel gioco vertiginoso delle parole e delle immagini, dove la riflessione teologica viene accompagnata dalla bellezza dell’arte, che non sta alle scansioni del discorso, perché la bellezza, come scrive Thomas Mann, a differenza della teoria, “trafigge”». Umberto Galimberti
29,50 28,03

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