Libri di Giovanni Verga
Mastro don Gesualdo
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Ali Ribelli Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 392
Mastro Don Gesualdo è tra i più conosciuti romanzi di Giovanni Verga. La decadenza dell'aristocrazia e la contrapposizione tra successo economico e sociale e la perdita degli affetti sono tra le principali tematiche del testo, che offre uno spaccato della Sicilia di prima metà Ottocento, in pieno periodo risorgimentale.
I Malavoglia. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Giovanni Verga
Audio: CD-Audio
etichetta: Recitar Leggendo Audiolibri
anno edizione: 2018
I Malavoglia, il romanzo più conosciuto ed apprezzato di Giovanni Verga è la storia di una famiglia di pescatori di umili origini nel contesto della Sicilia rurale di fine ‘800. È l’affresco grandioso di una società meridionale aggrappata alle antiche usanze ma scossa dagli echi del progresso europeo, in cui i personaggi del romanzo subiscono sulla loro pelle le lacerazioni di un mondo che va inesorabilmente cambiando.
Vagabondaggio
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2018
pagine: 340
Nella nuova serie dell'Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga esce ora la raccolta di racconti "Vagabondaggio", nell'edizione critica a cura di Matteo Durante, condotta sulla base di tutto il ricco materiale manoscritto esistente e finora inedito. Il lavoro sul testo offre interessanti rivelazioni e permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del tardo Ottocento italiano.
Mastro don Gesualdo
Giovanni Verga
Libro: Libro in brossura
editore: Demetra
anno edizione: 2019
pagine: 416
Gli incontri, gli sguardi, le attese sui balconi scandiscono le quattro parti del romanzo, dove la parola balcone compare ben sessantatré volte. Confine tra interno ed esterno, tra privato e pubblico è il luogo riparato e al tempo stesso esposto, amato da poeti e scrittori per le prospettive narrative che offre... Il romanzo è un insieme di brevi riprese, ogni personaggio ha negli occhi la propria telecamera, e il paese alla fine appare, usando un termine di oggi, “videosorvegliato”. La narrazione acquista la forma di azioni in presa diretta, seguendo appunto, come è stato rilevato dalla critica recente, una modalità cinematografica.
Il marito di Elena
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2019
pagine: 253
Nella nuova serie dell'Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga esce ora il romanzo "Il marito di Elena", nell'edizione critica a cura di Francesca Puliafito, un romanzo nodale che si pone strategicamente tra "I Malavoglia" e "Mastro don Gesualdo". Il lavoro sul testo permette di entrare nel vivo di uno degli episodi più alti e originali dello sperimentalismo narrativo del tardo Ottocento italiano.
Una peccatrice
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2020
pagine: 196
L'interesse di "Una peccatrice", il cui manoscritto viaggiò con l'autore da Catania a Firenze nel 1865, risiede nella sua natura di testo ponte tra la prima e la seconda maniera verghiana. L'edizione critica dimostra che il testo non si deve confinare nello spazio geostorico e geolinguistico dei romanzi catanesi, in quanto la resa stilistica della vicenda si mantiene in equilibrio tra motivi ed esiti della narrativa romantica e realista, con prime avvisaglie dello psicologismo dei romanzi mondani.
Le novelle. Volume Vol. 2
Giovanni Verga
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: LXXX-544
Nelle novelle più tarde, raccolte in questo volume, Verga si svincola almeno in parte dall'ispirazione rusticana e dagli sfondi siciliani per aprirsi al dramma borghese e alla realtà urbana, un ampliamento d'orizzonte che si traduce in un alternarsi dei registri espressivi - ora gravi ora lievi e ironici. Nella raccolta "Vagabondaggio" (1887) - un titolo che si rivela efficace metafora l'irrequietudine accomuna esistenze degradate, condannate a quell'incessante e doloroso peregrinare che è la vita. "I ricordi del capitano d'Arce" (1891) ripercorrono le vicende sentimentali della moglie di un comandante di marina, una storia di malessere e dissipazione imperniata su una figura femminile seduttiva e ingannatrice. I bozzetti di "Don Candeloro e C.i" (1894) gravitano intorno al mondo del teatro e dei teatranti e confluiscono in una riflessione, che a tratti fa pensare a Pirandello, sul ruolo della finzione dentro e fuori la scena: perché recitare e illudere non è prerogativa solo dei guitti e verità e menzogna si scambiano spesso le parti nello spettacolo della vita. Il volume comprende le raccolte: "Vagabondaggio", "I ricordi del capitano d'Arce", "Don Candeloro e C.i.", "Novelle sparse". Introduzione e note di Nicola Merola.
Dal tuo al mio (teatro)
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2019
pagine: 312
«Non intendo fare un lavoro a tesi pro o contro il socialismo. Voglio rappresentare francamente e sinceramente degli uomini che agiscono in tali condizioni - e se vi riesco avrò fatto, quel che desidero, opera d'arte». Nel dramma Dal tuo al mio (1903) Verga ribadisce la teoria verista al di là delle posizioni ideologiche. È un ritorno al teatro importante, ma sofferto, per lo scrittore che non rinuncia alla sperimentazione più ardua puntando a una creazione artistica animata da spirito umanitario.
Mastro don Gesualdo
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2020
pagine: 583
Dopo le prime prove letterarie, ancora influenzato da un Romanticismo attardato e dalla Scapigliatura, Giovanni Verga, sin dalla novella Nedda (1874), tenta una nuova maniera narrativa, volta a rappresentare con sempre maggior realismo temi e personaggi ispirati alla natia Sicilia. Egli approfondirà e consoliderà con esiti sempre più rigorosi tale ricerca nelle sue raccolte e nei romanzi "veristi", ossia I Malavoglia (1881) e Mastro don Gesualdo (1888). In quest'ultima opera, appartenente al "ciclo dei vinti", Verga continua nella sperimentazione di canoni stilistici innovativi, al fine di rappresentare la condizione di un uomo che, pur avendo conseguito col proprio lavoro una posizione economica ragguardevole, è comunque destinato alla sconfitta, a un destino cieco e incomprensibile contro il quale è del tutto inutile ribellarsi.
Eva
Giovanni Verga
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 125
Il romanzo, che a detta di Verga, doveva essere consegnato per la stampa "assolutamente agli editori di Milano" esce per i tipi Treves nel 1873: fin da subito fu un successo e uno scandalo. Articolato su più livelli narrativi, Eva offre il ritratto dell'artista nell'Italia unita agli albori della civiltà urbano-borghese. Con note di febbrile concitazione melodrammatica, il pittore Enrico Lanti rievoca le sue avventure d'amore e d'arte, sullo sfondo della "civiltà delle Banche e delle Imprese industriali". Al centro del romanzo si staglia il profilo inedito e sorprendente di Eva, una ballerina dal fascino radioso e impudico che proclama con limpida voce: "Una donna non è che come vuol essere". Una figura femminile che, per arditezza spregiudicata, confligge non solo con le tante silhouette sbiadite della nostra letteratura romantico-sentimentale e le femmes fatales dei racconti fantastici della Scapigliatura, ma anche con le protagoniste della produzione del Verga verista. Eva colpisce per la schiettezza borghesemente moderna dei suoi discorsi e comportamenti: e così, nella Milano della Belle époque, riscatta con le sue scelte di autonomia e libertà la malasorte delle tante traviate che, nei libri o sulle scene teatrali, redimevano con il sacrificio e la morte un'esistenza da "peccatrici".
I Malavoglia
Giovanni Verga
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2020
pagine: 304
Ne I Malavoglia, romanzo verista, Verga sperimenta canoni stilistici radicalmente innovativi. L'estrema durezza della vita quotidiana delle popolazioni meridionali e la loro condizione di "vinti", in balia di un fato cieco e incomprensibile, sono senz'altro fra gli aspetti più incisivi di questa narrazione.
Una peccatrice
Giovanni Verga
Libro: Libro in brossura
editore: Bibi Book
anno edizione: 2020
"Una peccatrice" inaugura il ciclo dei "romanzi mondani", con una vicenda sentimentale di ambientazione borghese. Il venticinquenne Pietro Brusio, aspirante scrittore-commediografo, lascia il proprio paese alla ricerca della realizzazione artistica. Una sera, mentre passeggia con un amico nella Villa di Catania, intravede la contessa Di Prato: è solo un attimo, ma gli basta per innamorarsene follemente. Dà così inizio a un pedinamento maniacale. Ma Narcisa è sposata ed è sempre a braccetto dell'adorante marito. Lei, pur essendosi accorta degli sguardi di Pietro, lo ignora, lasciandolo nello sconforto. Ma il tormento d'amore gli accende l'ispirazione, e il giovane mette a punto un'opera teatrale che gli procura successo e fama. La pièce si tiene a Napoli, ed è proprio la città di Partenope a fare da quinta all'incontro di Narcisa con il giovane commediografo. Mentre le note di un valzer si dissolvono, la contessa cerca con lo sguardo Pietro: la scintilla brilla già nell'aria, infuocata, e non li risparmia. L'amore fra i due si consuma passionale. Ma ogni scintilla è destinata a spegnersi, e il medesimo destino tocca all'ardore di Pietro. Narcisa non può tollerare il suo allontanamento e decide di morire. In sottofondo suona un valzer, mentre lei prende una dose letale d'oppio.