Libri di Giuliano Santoro
Su due piedi. Camminando per un mese attraverso la Calabria
Giuliano Santoro
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 170
Trenta giorni per le strade e i sentieri della Calabria. Un viaggio a piedi che comincia dal paese franato di Cavallerizzo, risale fino al Pollino, taglia un paio di volte la punta dello stivale da est a ovest. Poi scende fino allo Stretto e tocca la linea del traguardo a Montalto d'Aspromonte, tra i fantasmi della 'ndrangheta arcaica e le guerre di lupara postmoderne. Con la globalizzazione le categorie di "centro" e "periferia" hanno sempre meno senso. Questo mese di cammino in una regione periferica e centrale al tempo stesso, cerca di disegnare una mappa nuova e costituisce una narrazione che va oltre i generi dell'inchiesta, il reportage e la fiction. È un viaggio che cerca di addentrarsi nei territori delle sfiancate retoriche che descrivono questa terra come arretrata e refrattaria o, all'opposto, come un'arcadia da proteggere dalle contaminazioni. E che punta a scardinarle dall'interno, con la forza del racconto. Introduzione di Wu Ming 2.
In nome del decoro. Dispositivi estetici e politiche securitarie
Carmen Pisanello
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2017
pagine: 120
L'insieme di pratiche, retoriche e discorsi che chiamiamo "decoro" hanno il fine ultimo di distruggere gli spazi pubblici in nome della (illusoria) difesa di quelli privati. I fautori della fantomatica "lotta al degrado" trasformano le nostre città nei condomini descritti da James G. Ballard e messi in scena da David Cronenberg. Oggi l'allarme securitario è un tutt'uno con lo spostare l'accento sul decoro, sul senso dello spazio pubblico e su chi ha il permesso di attraversarlo. Ormai anche in Europa lo spazio urbano viene sottoposto a rigidi controlli e a sorveglianza, diviso in zone più o meno accessibili, così come viene diviso in campi semantici opposti: da un lato l'ordine, la pulizia, l'uniforme, l'autorizzato, dall'altra il disordine, lo sporco, l'informe, l'abusivo. Carmen Pisanello analizza l'"immaginario del decoro" muovendo dalla sua rappresentazione mediatica e dalla grande mutazione del dibattito pubblico operata dai media digitali. Parla di linguaggi, ma affronta questioni materialissime e molto concrete. Ponendosi all'intersezione tra differenti discipline, punti di vista e linguaggi, l'autrice opera una scelta di stile, prima che un'opzione metodologica: affronta in chiave analitica alcuni accadimenti recenti. La cronaca incalza l'indagine scientifica, che però non cade nella trappola della semplificazione o della generalizzazione, opponendovi lo sguardo lungo, ma ben piantato sul presente, del metodo genealogico.
Al palo della morte. Storia di un omicidio in una periferia meticcia
Giuliano Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2015
pagine: 173
Roma, nella testa di molti abitanti del centro, finisce al Pigneto. Per questo capita di sentire domande come: "Per andare a Tor Pignattara faccio il Raccordo?". Tanti romani non hanno idea di dove sia Tor Pignattara, non sanno che si trova proprio a due passi dal Pigneto e dai suoi aperitivi. Ogni quartiere col nome di una torre è già "al Palo della morte". Il Palo della morte. Così il personaggio interpretato da Carlo Verdone in "Un sacco bello" chiama il luogo di estrema periferia dove ha appuntamento con un amico titubante, per partire alla volta di Cracovia. Oggi, nel multiforme slang della capitale, indica un luogo remoto, in un imprecisato hinterland. Tor Pignattara è un quartiere romano di confine, frontiera non soltanto urbanistica e sociale, ma anche culturale e immaginaria. E qui che negli ultimi giorni dell'estate 2014 viene ucciso Shahzad, giovane pakistano. Lo ammazza a calci e pugni un minorenne romano. Pochi giorni dopo, viene arrestato il padre del ragazzo. E accusato di concorso e istigazione all'omicidio. La morte di Shahzad è il prologo di una stagione, quella dei pogrom razzisti nelle periferie romane, delle scoperte su Mafia Capitale, delle convulsioni politiche che scuoteranno a lungo la città.
Sex Pistols. No future. Testi commentati
Giuliano Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2013
pagine: 119
In meno di tre anni di carriera, nell'arco di un pugno di canzoni e nel giro frenetico di qualche concerto, i Sex Pistols hanno sconvolto le tradizionali unità di misura della popular music, costringendo giornalisti, operatori del settore e pubblico ad attrezzarsi di fronte alla rottura delle regole che fino a quel momento avevano disciplinato il grande circo dell'industria musicale. La loro è stata un'incursione rapida, incosciente e letale dentro le consuetudini del rock. A trentacinque anni dall'uscita, Never mind the bollocks, here's the Sex Pistols, il loro primo e unico album in studio, contiene una miniera di riferimenti attuali che rappresentano un punto di non ritorno. I Sex Pistols sono stati espressione della generazione che per prima sentì sulla sua pelle la fine del progresso e che annunciò il declino dell'impero musicale britannico, cantando e decretando ufficialmente il marcio e la decadenza della cultura occidentale. Ancora oggi, dunque, le loro canzoni compongono i diversi capitoli di un manuale per decostruire il linguaggio corrente, arrivare al cuore del rapporto tra la nascosta falsità dello spettacolo e l'ostentata rappresentazione del "vero" e sabotarne i meccanismi più reconditi. Un patrimonio imprescindibile per chi voglia ancora compiere la missione impossibile di decifrare e smascherare il compromesso delicato che governa l'intrattenimento musicale e che, in maniera a volte giocosa e a volte drammatica, oscilla come un pendolo impazzito tra realtà e finzione.
Un Grillo qualunque. Il Movimento 5 Stelle e il populismo digitale nella crisi dei partiti italiani
Giuliano Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 180
Crisi globale, impoverimento democratico e svuotamento della funzione dei partiti tradizionali: sono le condizioni dentro le quali si sviluppa il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Uno strano animale anfibio, che affonda il suo corpo nel linguaggio della televisione, dal quale proviene il suo leader, e nella sfera della rete telematica, nella quale si muovono, lavorano e si riproducono i nuovi elettori. Per comprendere l'ideologia di riferimento del comico genovese bisogna infatti partire dai due uomini che lo hanno segnato: il patron di Striscia la notizia Antonio Ricci, e il guru telematico Gianroberto Casaleggio. E proprio nel massiccio utilizzo della rete che si fonda quella che i grillini stessi chiamano "una nuova forma di democrazia". Alla luce del terremoto politico che ha portato il Movimento 5 Stelle a conquistare diverse "poltrone" è necessario dunque capire quali proposte porti avanti questo temuto nuovo soggetto politico, quali interessi difenda davvero e chi al suo interno prenda le decisioni che contano. Questo è il primo libro che indaga il successo dell'antipartito fondato da Beppe Grillo, svelandone i meccanismi di comunicazione e i codici linguistici che l'hanno portato alla ribalta. Un testo che spiega come, al tempo stesso, il grillismo possa essere classificato sotto la forma di "populismo digitale", rappresentando non una soluzione ma l'ennesima mutazione genetica dei mali che da anni affliggono il sistema democratico.
Breaking Beppe. Dal Grillo qualunque alla guerra civile simulata
Giuliano Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 188
Dove sta andando il Movimento 5 stelle? Che futuro ha la creatura inventata da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio? I risultati elettorali delle europee segnano una innegabile battuta d'arresto del movimento. Ma pensare a una fine prematura di questa esperienza sarebbe un marchiano errore, sostiene Giuliano Santoro, autore, nel 2012, di "Un Grillo qualunque", il primo libro che ha indagato a fondo le mosse dell'ex comico genovese. Il leader "né di Destra né di Sinistra" non è una fiammata effimera ed è tutt'altro che controcorrente: si inserisce dentro tendenze molto più vaste, quali la crisi della politica e della rappresentanza. Il M5S di Grillo è uno strano animale che si muove sulla scena dell'infinita transizione italiana. Un animale che affonda il suo corpo nel linguaggio della televisione, dalla quale proviene il suo leader, e nella sfera della rete telematica nella quale si aggirano, lavorano e si riproducono i nuovi elettori. Questo ultimo volume di Santoro è arricchito da ulteriori e inediti elementi di riflessione. Il Grillo politico finisce per oscillare impercettibilmente dall'empatia delle vibrazioni positive agli impulsi che stuzzicano il nostro lato oscuro. Finisce, insomma, per rappresentare la schizofrenia di una trama che fatica a trovare punti di riferimento. Il M5S, in altre parole, è un ottimo espediente per narrare la situazione attuale e la "guerra civile simulata" che scuote la Rete e i Palazzi della politica.
Cervelli sconnessi. La resistibile ascesa del net-liberismo e il dilagare della stupidità digitale
Giuliano Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 140
La grande mutazione di internet e dei nuovi media ci conduce verso un'era di maggiore democrazia e informazione? O, al contrario, questa nuova epoca è portatrice di nuove forme di controllo e dominio? A più di venti anni dalla diffusione del Web, questo volume di Giuliano Santoro - autore di "Un Grillo qualunque", il primo libro che ha analizzato il fenomeno del Movimento 5 Stelle - mette in fila storie, idee e dati per sostenere una terza ipotesi: la legge del profitto e l'ideologia della concorrenza a tutti i costi stanno imbarbarendo il livello medio delle reti telematiche, livellando verso il basso i contenuti, frustrando le istanze di partecipazione e sfruttando la voglia di condividere saperi e passioni. Prendendo le mosse dalla situazione italiana, cioè dal Paese in cui l'accesso di massa a Internet ha segnato l'ennesimo peggioramento del dibattito pubblico, questo testo ricostruisce la storia della Rete, segnata fin dall'inizio dalla paradossale e inconsapevole collaborazione tra le controculture statunitensi e i laboratori del comparto militare-industriale. Per arrivare a interrogarsi sull'oggi: la quotazione in borsa di Twitter, lo scandalo del Datagate, le sperimentazioni "tecnopolitiche" dei movimenti sociali e il dilagare online delle teorie del complotto e delle leggende digitali, che in Italia si sono riversate in piazza coi cosiddetti "forconi". Un libro per comprendere dove sta andando il Web. E, in buona sostanza, la nostra democrazia.
L'alba degli zombie. Voci dell'Apocalisse: il cinema di George Romero
Danilo Arona, Selene Pascarella, Giuliano Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Gargoyle
anno edizione: 2011
pagine: 266
Il biennio 2011-2012 viene salutato come la nuova stagione dei morti viventi. Che spetti agli zombie il compito di traghettarci verso l'attesa apocalisse del dicembre 2012? Di certo nessuno se lo augura sul serio, ma chi, meglio dei non-morti di George Romero, può aspirare al titolo poco ambito di "araldi dello sterminio"? A più di quarant'anni dall'uscita deflagrante del film "La notte dei morti viventi" - mito di fondazione dello zombie post-industriale non si placano le passioni e le "fameliche" aspettative dei fan. Né diminuiscono film, libri e serie Tv. Una nuova "alba degli zombie", sperando non sia l'ultima, sta sorgendo. La presente opera ambisce a connotarsi come stimma sull'esalogia romeriana dei living dead, proponendosi come punto di riferimento per appassionati, ricercatori o semplici curiosi. Il libro ripercorre la storia, dal 1968 a oggi, dei film suddetti e delle innumerevoli ricadute della mitologia dello zombie in campo culturale e cinematografico, con una messa a fuoco particolare sull'orizzonte socio-politico del non-morto e sulle sue tante rivisitazioni nella fiction. Una paura che continua a materializzarsi nel luogo classico del trauma collettivo: il cinema. Accanto ai saggi complementari di Danilo Arena, Selene Pascarella e Giuliano Santoro, un'intervista esclusiva a George Romero a cura di Paolo Zelati.
Un Grillo qualunque. Il Movimento 5 Stelle e il populismo digitale nella crisi dei partiti italiani
Giuliano Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2009
pagine: 192
Crisi globale, impoverimento democratico e svuotamento della funzione dei partiti tradizionali: sono le condizioni dentro le quali si sviluppa il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Uno strano animale anfibio, che affonda il suo corpo nel linguaggio della televisione, dal quale proviene il suo leader, e nella sfera della rete telematica, nella quale si muovono, lavorano e si riproducono i nuovi elettori. Per comprendere l'ideologia di riferimento del comico genovese bisogna infatti partire dai due uomini che lo hanno segnato: il patron di Striscia la notizia Antonio Ricci, e il guru telematico Gianroberto Casaleggio. E proprio nel massiccio utilizzo della rete che si fonda quella che i grillini stessi chiamano "una nuova forma di democrazia". Alla luce del terremoto politico che ha portato il Movimento 5 Stelle a conquistare diverse "poltrone" è necessario dunque capire quali proposte porti avanti questo temuto nuovo soggetto politico, quali interessi difenda davvero e chi al suo interno prenda le decisioni che contano. Questo è il primo libro che indaga il successo dell'antipartito fondato da Beppe Grillo, svelandone i meccanismi di comunicazione e i codici linguistici che l'hanno portato alla ribalta. Un testo che spiega come, al tempo stesso, il grillismo possa essere classificato sotto la forma di "populismo digitale", rappresentando non una soluzione ma l'ennesima mutazione genetica dei mali che da anni affliggono il sistema democratico.