Libri di Giulio Mozzi
Ricettario di scrittura creativa
Stefano Brugnolo, Giulio Mozzi
Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2000
pagine: 480
Volutamente intitolato "ricettario" e non "manuale", per dissipare ogni dubbio sugli intenti non pedanti ma didattico-giocosi, è un libro di esempi, istruzioni ed esercizi che indirizza e assiste chi voglia saperne di più sui meccanismi della narrazione, della poesia e del teatro. Organizzato secondo uno schema semplice, presentazione dell'argomento, esemplificazione mediante citazione d'autore, consigli ed esercizi per la realizzazione personale, è un libro che va incontro a chi ama scrivere offrendo la soluzione di problemi concreti. Contiene poca teoria e tanti trucchi, espedienti, idee pratiche. Un indice delle tipologie letterarie trattate nel Ricettario, combinato con un indice analitico, per un totale di quasi 500 voci.
La felicità terrena
Giulio Mozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Laurana Editore
anno edizione: 2012
pagine: 192
Dobbiamo immaginarcela questa terra, per vìverci felici. Siamo abituati a desiderare. A desiderare cose nuove che ancora non possediamo, rapporti sereni con le persone che abbiamo attorno, soluzioni efficaci per i problemi della vita di tutti i giorni. Siamo dunque convinti che la felicità, sulla terra, stia nel soddisfare questi desideri. Giulio Mozzi nei racconti del suo libro mostra invece una possibilità differente: che i nostri desideri crescano a tal punto da uscire fuori di noi e creare un mondo diverso da quello reale, che a quello reale si sovrappone e che quello reale nasconde. L'immaginazione non può certo prendere il potere e cambiare lo stato delle cose, ma costituire un nido entro cui ripararsi sì. La felicità che ne deriva è di questa vita e non riguarda solo i personaggi del libro, ma tutti noi lettori. Pubblicato originariamente nel 1996 da Einaudi, entrato nella cinquina di finalisti del Premio Strega di quell'anno, "La felicità terrena" è il libro più importante di Giulio Mozzi e torna disponibile in una nuova edizione con testi inediti e una nota finale d'autore.
L'officina della parola. Dalla notizia al romanzo: guida all'uso di stili e registri della scrittura
Stefano Brugnolo, Giulio Mozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Sironi
anno edizione: 2014
pagine: 559
"L'Officina della parola" è un manuale di scrittura che insegna divertendo, perché riesce a coniugare sistematicità e leggerezza. La sua ambizione è offrire i fondamenti per la composizione e la scrittura di qualunque tipo di testo in prosa. Si articola in cinque parti. Le prime tre riguardano le finalità principali dello scrivere: informare, argomentare, narrare. Il percorso muove dal semplice al complesso: si va dalla notizia e dai suoi commenti, fino alle forme del saggio, del romanzo e dei testi narrativi in genere. Le ultime due parti sono dedicate alle potenzialità stilistiche delle scelte che operiamo scrivendo. Si ragiona dunque di lingua, grammatica e punteggiatura, di stili e registri e, naturalmente, di figure retoriche, nel loro uso letterario e quotidiano. Il tutto scritto pianamente, e intessuto di esempi d'autore o creati ad hoc, con felice senso dell'umorismo: così da fare di questo non solo un libro utile ma da leggere con piacere.
Oracolo manuale per scrittrici e scrittori
Giulio Mozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Sonzogno
anno edizione: 2019
pagine: 432
Questo libro si può usare come un gioco. Se stai lavorando a una storia scritta e ti trovi in difficoltà, allora puoi prenderlo in mano, soppesarlo, strofinarci sopra il palmo tenendo gli occhi chiusi, e aprirlo a caso. Troverai, sulla pagina di destra, un consiglio o una provocazione o una riflessione o una domanda; e sulla pagina di sinistra un breve approfondimento. Prova ad applicare ciò che hai trovato al tuo problema. Forse lo stimolo ti aiuterà a osservarlo con uno sguardo un po' diverso. Ma questo libro è anche un serissimo libro da meditare, perché in circa duecento massime l'autore ha condensato il succo di un'esperienza di editing e di insegnamento della scrittura ormai più che ventennale. Non ha l'ambizione di avviare alla professione della scrittura, ma piuttosto quella di aiutare chi muove i primi o i secondi passi nell'umana pratica del raccontare a diventare un po' più consapevole, un po' meno ingenuo, e forse addirittura un po' più bravo.
Oracolo manuale per poete e poeti
Giulio Mozzi, Laura Pugno
Libro: Copertina morbida
editore: Sonzogno
anno edizione: 2020
pagine: 400
Nei momenti di stanchezza creativa, quando la pagina bianca è di un bianco abbagliante, o quando una difficoltà di espressione sembra irrisolvibile, l'aspirante poeta potrà consultare l'Oracolo aprendolo a caso, dopo aver formulato una precisa domanda (un po' come il "Libro delle risposte" di Carol Bolt, al quale apertamente l'Oracolo si ispira), confidando che la risposta, qualunque essa sia, possa fornire uno stimolo per riprendere la scrittura, per riesaminare inventivamente quanto è già stato scritto o, se necessario, per trovare il coraggio di buttare via tutto e ricominciare da capo. Ma l'Oracolo potrà anche essere letto come un vero e proprio manuale, dall'inizio alla fine (o dalla fine all'inizio, non cambia molto): come una guida alla scoperta di che cosa è davvero la poesia, e di come si fa a farla. Dal significato delle scelte di metrica all'uso delle immagini, dai registri linguistici alla messa in scena dell'io, dalla natura della verità poetica alla funzione sociale della poesia, l'Oracolo manuale - arricchito dalle illustrazioni di Sebastian Kudas - non si tira indietro di fronte a nessun argomento, affrontandoli tutti con concisione, precisione, e un po' di umorismo.
Un mucchio di bugie. Racconti scelti 1993-2017
Giulio Mozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Laurana Editore
anno edizione: 2020
pagine: 344
Esistono due Giulio Mozzi: il primo è l'autore di «storie semplici, profonde, perfette» (Marco Lodoli), il cui linguaggio «è quello della vita» (Federico Fellini); il secondo è «uno degli scrittori più sperimentali conosciuti» (Giuseppe Caliceti), uno che «ha preso la parola con il tono di chi detta legge» (Tiziano Scarpa). Nell'opinione comune, semplicità e sperimentalismo sono agli antipodi. Eppure Giulio Mozzi, dalla sua prima raccolta (Questo è il giardino 1993) alla più recente (Favole del morire 2015) è sempre riuscito nel miracolo di coniugare una lingua piana e senza asperità con la sperimentazione formale più accanita; come è riuscito a conciliare un immaginario spesso terribile - gli scrittori "cannibali" degli anni Novanta possono andare a nascondersi - con una visione molto cristiana - seppure un po' veterotestamentaria - del mondo. In questo volume Mozzi ha raccolto, in collaborazione con la critica Gilda Policastro che firma anche la nota finale, i suoi racconti non solo più belli ma anche più innovativi, più irregolari e più spiazzanti. Dimostrando così di essere davvero, come ha scritto Andrea Cortellessa, un «maestro segreto» della sua generazione di scrittori - quella dei nati negli anni Sessanta - e delle successive.
Le ripetizioni
Giulio Mozzi
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 368
Mario è un uomo che inventa storie, modifica la realtà, non è interessato alla verità, né sulle cose né sulle persone. Mario sfugge, per indolenza, all'obbligo di capire che tutto ci lega e tutto ci frustra. Vuole sposare Viola ignorandone la doppia, forse tripla vita. Anni prima è stato lasciato da Bianca, subito prima che nascesse Agnese, che forse è sua figlia o forse no. Tuttavia, se Bianca, spuntando dal nulla dopo anni, chiede aiuto, Mario subito accorre, disponibile ad accollarsi la paternità. È succube di Santiago, un ragazzo dedito a pratiche sessuali estreme, e affida alle fotografie la coerenza e consistenza della propria vita. Se dei giorni della vita di Mario possiamo dire – quasi sempre è il 17 giugno –, degli spazi in cui Mario si muove non siamo certi. La ripetizione è l'unica realtà di Mario. Con una scrittura che procede per variazioni capitolo dopo capitolo, pur conservando un incalzare ipnotico, Giulio Mozzi in questo suo romanzo guida il protagonista, e chi legge, attraverso avventure in parte reali e in parte – ma la cosa è sempre indecidibile – del tutto immaginarie, portandoli a sfiorare le vite strane e misteriose di personaggi senza nome – il Grande Artista Sconosciuto, il Terrorista Internazionale, il Martellatore di Monaci, il Capufficio – che Mario contempla come enigmi incomprensibili e rivelatori. Arrivando, nell'ultima pagina, alla più orribile delle conclusioni.
Vite parallele e fantastiche di Pellegra Bongiovanni e Teresa Bandettini
Giulio Mozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Tetra
anno edizione: 2023
pagine: 92
Pellegra Bongiovanni, autrice di origine palermitana di cui si conosce ben poco, pubblicò nel 1762 la sua massima opera: "Risposte a nome di Madonna Laura alle Rime di messer Francesco Petrarca". Teresa Bandettini, nata di buona famiglia ma in miseria, fu abile improvvisatrice, apprezzata poeta e membro affermato dell’Accademia dell’Arcadia. Figlie di due generazioni diverse, furono accomunate dal talento e dalla capacità di farsi spazio in un mondo “dove i maschi possono tutto”. In "Vite parallele e fantastiche di Pellegra Bongiovanni e Teresa Bandettini", Giulio Mozzi – rifacendosi al modello plutarchiano di "Vite Parallele", serie di biografie dedicate a uomini celebri – rammemora in modo originale le vicende di due donne troppo a lungo relegate nell’oblio, non mancando di cogliere gli elementi fantastici che caratterizzarono le loro singolari esistenze.
Il culto dei morti nell'Italia contemporanea
Giulio Mozzi
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
pagine: 80
Alle due di notte, in televisione, lo spot d'un telefono erotico offre l'opportunità di ascoltare la vera voce di Moana Pozzi, registrata prima della morte. Sui bordi delle nostre strade si vedono facilmente mazzi di fiori, targhette, piccole lapidi che segnalano la morte di qualcuno, per incidente, proprio in quel punto. Un'azienda produttrice di bare propone un'innovazione di prodotto: bare di colori vivaci, decorate a stelle e strisce, o intersiate in stile rustico o liberty. Tutto questo, e molto altro, vero o inventato che sia, si trova nel nuovo e curioso libro di Mozzi, un poema di circa tremila versi, diviso in tredici sezioni dai titoli bizzarri.
Fiction
Giulio Mozzi
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 267
Sedici racconti sotto forma di lettere, pubblici appelli, memoriali, orazioni funebri, trattatelli di teologia, sbobinature, dichiarazioni rese in tribunale. Giulio Mozzi sperimenta quasi tutte le variabili di una forma-base: il testo scritto dal personaggio con intento non narrativo (ma piuttosto argomentativo). Ambiguo perchè i vari pezzi sono quasi sempre accompagnati da piccole appendici che, offrendo un tutt'altro punto di vista sui fatti, lasciano il lettore non solo incerto su che cosa sia veramente avvenuto, ma anche dubbioso sull'effettiva natura dei personaggi e sulla realtà degli eventi. Truccato, infine, perchè l'istanza realistica di fondo viene alla fin fine, radicalmente smentita.
Le ripetizioni
Giulio Mozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 368
Mario è un uomo che inventa storie, modifica la realtà, non è interessato alla verità, né sulle cose né sulle persone. Mario sfugge, per indolenza, all'obbligo di capire che tutti ci lega e tutti ci frustra. Vuole sposare Viola ignorandone la doppia, forse tripla vita. Anni prima è stato lasciato da Bianca, subito prima che nascesse Agnese, che forse è sua figlia o forse no. Tuttavia, se Bianca, spuntando dal nulla dopo anni, chiede aiuto, Mario subito accorre, disponibile ad accollarsi la paternità. È succube di Santiago, un ragazzo dedito a pratiche sessuali estreme, e affida alle fotografie la coerenza e consistenza della propria vita. Se dei giorni della vita di Mario possiamo dire - quasi sempre è il 17 giugno -, degli spazi in cui Mario si muove non siamo certi. La ripetizione è l'unica realtà di Mario. Con una scrittura avvolgente, sensuale e che procede per variazioni capitolo dopo capitolo, pur conservando un incalzare ipnotico, Giulio Mozzi guida il protagonista, e chi legge, attraverso avventure in parte reali e in parte - ma la cosa è sempre indecidibile - del tutto immaginarie, portandoli a sfiorare le vite strane e misteriose di personaggi senza nome - il Grande Artista Sconosciuto, il Terrorista Internazionale, il Martellatore di Monaci, il Capufficio - che Mario contempla come enigmi incomprensibili e rivelatori. Arrivando, nell'ultima pagina, alla più orribile delle conclusioni.
Parole private dette in pubblico. Conversazioni e racconti sullo scrivere
Giulio Mozzi
Libro
editore: Fernandel
anno edizione: 2006
pagine: 192
La scrittura non come mestiere, ma come modo di conoscersi e di stare al mondo. In Parole private dette in pubblico, Giulio Mozzi esplora l’atto dello scrivere come indagine etica, intima e relazionale: un esercizio di verità che mette in gioco chi scrive e chi legge. Non un manuale né un trattato, ma un libro di domande e di ascolto, in cui la voce del narratore si intreccia con quella del didatta. Con lucidità e umanità, Mozzi riflette sul legame fra vita e narrazione, sull’impossibilità di separare la parola dall’esperienza, e su quella “musica segreta” che accomuna la scrittura, la memoria e la coscienza. Una bussola preziosa per chi scrive, per chi insegna a scrivere e per chi, semplicemente, vuole leggere con più consapevolezza.

