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Libri di Giuseppe Baffa

Territorio e proprietari a Santa Sofia d'Epiro tra '500 e '900

Territorio e proprietari a Santa Sofia d'Epiro tra '500 e '900

Giuseppe Baffa

Libro: Libro in brossura

editore: The Writer

anno edizione: 2019

pagine: 386

Una delle indagini contemporanee più frequenti è analizzare l'antico paesaggio calabrese. Per fortuna, l'esistenza di documenti coevi, come gli atti notarili e, soprattutto, il catasto onciario, permettono agli studiosi di conoscere il paesaggio urbano ed umano delle piccole e grandi comunità. Tra questi, Giuseppe Baffa, che ha arricchito il presente lavoro con altra documentazione, reperita tra archivi comunali e privati. Il prodotto culturale che ne deriva si rivela interessante e utile per comprendere i vari passaggi che hanno connotato lo sviluppo urbano della ridente cittadina di Santa Sofia d'Epiro. Sin dall'VIII secolo, gran parte dei paesi calabresi fu sottoposta alle angherie dei Saraceni che, affacciatisi alla riva dello Jonio, si riversavano sui centri abitati, facendo razzia delle popolazioni, costringendole ad abbandonare le proprie case e trovare luoghi più interni e meno accessibili...
20,00

Il feudo di Santa Sofia nella diocesi di Bisignano. Storia, economia e società di un casale albanese

Il feudo di Santa Sofia nella diocesi di Bisignano. Storia, economia e società di un casale albanese

Giuseppe Baffa

Libro: Libro in brossura

editore: The Writer

anno edizione: 2017

pagine: 178

Santa Sofia (oggi Santa Sofia d'Epiro) è un comune albanofono della provincia di Cosenza. Situato a breve distanza da Bisignano, fu per sette secoli posto sotto la giurisdizione dei Vescovi e dei Principi di quel luogo. Gli albanesi tuttavia, giunsero in queste terre a partire dal XV secolo, ed è da tale periodo che questo saggio si prefigge di fornire una panoramica quanto più particolareggiata delle dinamiche e delle vicissitudini relative alla storia della comunità. L'amministrazione socio-economica del paese venne retta in quegli anni dalla Mensa vescovile di Bisignano, con la quale gli abitanti dovettero da sempre confrontarsi e spesso scontrarsi in nome e a garanzia delle proprie libertà singole e comunitarie. Nonostante la giurisdizione latina, agli albanesi venne permesso di esercitare il proprio rito religioso di matrice greca, contribuendo così a tutelare nel tempo, tale prezioso bagaglio culturale, che assieme alla componente etnica e linguistica, caratterizza le comunità minoritarie arbëreshe rendendole un unicum in Italia.
15,00

Sacro patrimonio. Ecclesiastici e architetture religiose a Santa Sofia d’Epiro (sec. XVI–XX )

Sacro patrimonio. Ecclesiastici e architetture religiose a Santa Sofia d’Epiro (sec. XVI–XX )

Giuseppe Baffa

Libro: Libro in brossura

editore: The Writer

anno edizione: 2016

pagine: 120

Scrivere della chiesa italo-albanese di Calabria non è facile e ciò a cagione della sua stessa compagine, di organismo articolato in varie componenti che la rendono tale e diversa da ogni altra. Suo elemento portante è certamente il rito greco-bizantino, importato da oltremare con gli stessi profughi albanesi a metà del XV secolo. Cattolici, seppur di rito greco, nei primi secoli dalla loro venuta nel Regno di Napoli, gli albanesi hanno cercato di preservare parte del loro Credo come comprovato da più documenti che grazie alla riscoperta degli studiosi, cominciano a riemergere in particolare, negli ultimi decenni. A tal proposito, concernente la chiesa di Santa Sofia d'Epiro, è d’obbligo citare la lettera-sebbene già edita-scritta da Napoli il 30 Dicembre 1572 da un legato del Patriarca e indirizzata ai preti della chiesa del casale di Santa Sofia; e che testimonia, a circa un secolo di distanza dall'esodo albanese, la continuità di rapporti intercorsi tra le due comunità religiose separate dal mare....
15,00

L'inventario dei beni della Badia di Santa Maria del Patire in Rossano (1794)

L'inventario dei beni della Badia di Santa Maria del Patire in Rossano (1794)

Giuseppe Baffa

Libro: Libro rilegato

editore: The Writer

anno edizione: 2016

pagine: 40

L'inventario dei beni posseduti dalla Badia di Santa Maria del Patire in Rossano venne stilato nell'anno 1794. Nominato Angelo Masci da Santa Sofia nuovo enfitetua di tutti i beni della Badia, si stabilì che venisse fatto un inventario aggiornato dei beni stessi (coi confini, le pertinenze e lo stato attuale in cui si trovavano i terreni assoggettati alla Badia). L'inventario è costituito in due parti riportate integralmente nel rispetto della stesura originaria: la prima riguarda propriamente la relazione fatta dal regio agrimensore, mentre la seconda è invece una sorta di tabella in cui, per ogni fondo vengono riportate le rendite e i pesi I fondi sono relativi ai comuni di San Giorgio Albanese (interamente feudo della Badia), Corigliano Calabro, Rossano, Cirò, Casabona, Rocca di Neto e Amendolara.
8,00

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