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Libri di Giuseppe Berta

Chi ha fermato Torino? Una metafora per l'Italia

Giuseppe Berta, Angelo Pichierri, Arnaldo Bagnasco

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 144

Quali sono le ragioni del ripiegamento di Torino? Come si spiega la crisi della città? Sono le questioni con cui si confrontano due sociologi e uno storico dell'economia. Ogni capitolo del libro solleva una domanda specifica. Il primo: come si riesce a regolare le direttrici dello sviluppo conciliando il rilancio economico con l'obiettivo della coesione sociale? Il secondo: perché l'economia continua ad arretrare? Il terzo: che cosa possono fare davvero per la città le istituzioni, l'amministrazione e i beni pubblici locali? Le risposte a queste domande intendono contribuire alla ripresa del discorso pubblico su Torino ma anche, in termini generali, sulle città italiane. Perché Torino, come recita il sottotitolo del volume, rappresenta in fondo una metafora dell'Italia.
12,00 11,40

Detroit. Viaggio nella città degli estremi

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 235

Detroit, fucina permanente di situazioni estreme, è una specie di teatro in cui si rappresentano senza mediazioni o aggiustamenti le dinamiche di trasformazione cui va soggetto l'Occidente. Motor City, la capitale dell'automobile, in espansione vertiginosa per tanta parte del Novecento, da oltre mezzo secolo è precipitata nel baratro della deindustrializzazione, della povertà e della protesta razziale, diventando sinonimo di degrado urbano e di pericolosità sociale. Come è passata Detroit da un estremo all'altro? Il libro racconta l'evoluzione della città soprattutto attraverso i luoghi e le personalità che l'hanno segnata: il trionfo della fabbrica fordista con Henry Ford e Diego Rivera, chiamato a realizzare i celebri murales sull'industria; le lotte sindacali e sociali con la figura del sindacalista Walter Reuther; le proteste razziali con Rosa Parks, Martin Luther King e Malcolm X, che qui tennero alcuni dei loro discorsi più importanti. E il futuro dell'auto, dopo Sergio Marchionne. Alla fine, Detroit appare come una sorta di teatro delle contraddizioni della contemporaneità occidentale esposte nella loro forma più diretta, talvolta brutale.
16,00 15,20

Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta

John Maynard Keynes

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2017

pagine: 736

Secondo Paul Krugman, Nobel per l'economia nel 2008, in questo testo del 1936 si trovano le risposte alla grande crisi dei nostri tempi. Il suo autore, uno dei massimi intellettuali del Novecento, ma anche uomo d'azione che credeva nella forza delle idee con un'intensità rara, John Maynard Keynes, contribuì a fornire il fondamento teorico al New Deal che permise agli Stati Uniti di uscire dalla crisi del 1929, così come a molte iniziative economiche e sociali del dopoguerra, in Europa e nel mondo. Le stesse ricette rappresentano secondo molti l'unica risposta possibile alla grande recessione innescata dal crollo finanziario del 2008 e alle sue intense e persistenti ricadute sull'economia reale, e dunque sulla vita quotidiana di milioni di persone. Scardinando alcuni tra i principi fondamentali della teoria economica neoclassica, il lavoro di Keynes è dominato dallo sforzo di offrire un'interpretazione in grado di cogliere non soltanto la natura profonda del capitalismo, ma di indicare le terapie e gli strumenti per correggerne le distorsioni e contraddizioni. «Presto o tardi sono le idee, non gli interessi costituiti, che sono pericolosi sia in bene che in male.» Testo fondamentale per comprendere la storia economica, sociale e politica del Novecento, la "Teoria generale" mantiene una sua attualità rivoluzionaria anche oggi, suggerendo domande, instillando dubbi e fornendo alcune risposte d'immediata applicazione alle sfide del XXI secolo. Prefazione di Giuseppe Berta.
15,00 14,25

L'enigma dell'imprenditore (e il destino dell'impresa)

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2018

pagine: 210

A partire dalla metà del Settecento, l'imprenditore è rappresentato come il motore del processo economico. In seguito, la riflessione degli economisti e degli scienziati sociali ha cercato di catturare i caratteri e la funzione dell'imprenditorialità, mettendola in relazione soprattutto con la capacità di innovare. Da Cantillon a Schumpeter fino alla contemporaneità il libro traccia l'evoluzione della figura dell'imprenditore e del suo alter ego, il manager, che prende il sopravvento nell'organizzazione della grande impresa novecentesca. Con la diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, la questione dell'imprenditorialità torna a essere centrale, configurando, grazie a personalità come Steve Jobs, Mark Zuckerberg e Elon Musk, quel «capitalismo delle piattaforme» che è oggi in discussione.
17,00 16,15

Le passioni degli Olivetti

Le passioni degli Olivetti

Nerio Nesi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2017

Nerio Nesi racconta in questo breve e intenso ricordo, denso di informazioni e notizie, la saga degli Olivetti che, dal nulla, diventarono grandi e da grandissimi poi un po’ per volta declinarono, mentre la società Olivetti scompariva dal mercato. Conosciuta personalmente la famiglia Olivetti e studiatene le vicende dei suoi membri, in particolare di coloro ai quali il libro è dedicato, Nesi la ricorda e la tramanda con affetto, compartecipazione, non senza quella malinconia e quella nostalgia che lascia in tutti noi l'incompiuta vicenda di una grande occasione perduta dell’industria italiana: avere intuito le profonde trasformazioni che avrebbe causato l’era del computer e non aver potuto compiutamente gestirle. Una piccola storia di una grande famiglia, unica nella storia sociale e industriale dell’Italia. Prefazione di Giuseppe Berta.
18,00

Produzione intelligente. Un viaggio nelle nuove fabbriche

Produzione intelligente. Un viaggio nelle nuove fabbriche

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 158

Sul futuro dell'Italia industriale ci si è molto interrogati, anche prima che la crisi economica mordesse la carne viva delle strutture produttive: con il 20 per cento di occupati nell'industria e la predominanza di piccole e medie aziende, il nostro Paese ha rappresentato un'anomalia e in molti hanno dubitato della capacità del sistema di rigenerarsi. Oggi, con l'avanzare delle difficoltà economiche da un lato, e delle nuove tecnologie dall'altro, il sistema industriale continua a subire mutamenti profondi, organizzandosi su una nuova geografia e nuove funzioni. Giuseppe Berta riconosce il delinearsi di un nuovo modello, articolato intorno a un insieme di gangli di "manifattura intelligente", all'interno di imprese in cui l'associazione produttiva si coniuga con l'alta qualità dei servizi e dell'assistenza. Un reticolo che travalica le precedenti linee di demarcazione territoriale grazie a cui si era conformata la rappresentazione delle differenti Italie economiche. Il disegno, però, è ancora embrionale: contribuire al suo assestamento è un passo decisivo verso il superamento della crisi.
16,50

Eclisse della socialdemocrazia

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2010

pagine: 156

A un passo dalle regionali italiane di marzo, banco di prova del nuovo partito democratico, e in vista dell'altro esame cruciale per la sinistra europea che saranno le elezioni inglesi di giugno, l'analisi severa e stringente di Berta è riproposta in una nuova edizione integrata e aggiornata. Nel corso del ventesimo secolo la socialdemocrazia ha rappresentato il grande progetto di correggere ed equilibrare l'evoluzione capitalistica con una forte spinta alla giustizia sociale. Con il welfare e l'economia mista la socialdemocrazia ha segnato una lunga e positiva stagione di "democrazia ugualitaria" nella politica europea e anche americana. Ma nell'Europa contemporanea essa ha finito per smarrire quell'istanza di equità che l'aveva caratterizzata, finendo per candidarsi niente più che a una gestione modernizzatrice dell'economia, come ha fatto in particolare il New Labour di Blair. È parso insomma che non vi fosse altra prospettiva che amministrare il capitalismo, assecondare l'evoluzione economica. Ora che la crisi globale ha infranto l'illusione che la macchina dell'economia generi da sé maggior benessere per tutti, la socialdemocrazia è muta.
10,00 9,50

Fiat-Chrysler e la deriva dell'Italia industriale

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2011

pagine: 142

L'alleanza Fiat-Chrysler ha costituito un punto di svolta nel panorama industriale del nostro paese. Sull'orlo del collasso al passaggio di secolo, dopo un difficile rilancio, la Fiat ha colto l'occasione della crisi globale del 2008 per trovare nel legame con la Chrysler la via d'uscita da una situazione altrimenti senza futuro. Ma ciò ha finito col proiettare la nostra maggiore impresa industriale fuori dei confini nazionali, calamitandola nei flussi di una dinamica globale che minaccia il suo ancoraggio al sistema italiano. Il progressivo distacco dall'Italia della sua impresa-simbolo pone perciò interrogativi sulle prospettive stesse del nostro industrialismo. C'è ancora spazio per la grande impresa?
14,00 13,30

L'ascesa della finanza internazionale

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2013

pagine: 256

La prima globalizzazione, nella seconda metà dell'Ottocento, fu accompagnata, e in un certo senso guidata, da un'élite internazionale ristretta e potente, artefice di un nuovo sistema economico. A propria capitale eresse la più grande metropoli di allora, Londra, sede di due imperi: quello diplomatico-militare vittoriano e quello informale, dai confini mobili, della finanza. I merchant bankers londinesi furono un'aristocrazia atipica, che intrecciava il potere del denaro con quello delle relazioni istituzionali e sociali. In questo libro si racconta l'ascesa di tale élite imperiale, capitalistica e aristocratica insieme, e se ne descrivono il profilo sociale e la cultura operativa. Si parte dalla scoperta della globalizzazione, si analizzano poi da una parte la diffusione di speculazione e gioco di Borsa e dall'altra la concentrazione in poche mani di un colossale potere economico e politico. I finanzieri internazionali si erano dati tacite ma stringenti regole comportamentali che delimitavano lo spazio tanto della concorrenza quanto della cooperazione. L'epoca in cui la globalizzazione si delineò non fu affatto un periodo di anarchia economica, bensì di regolazione dell'economia, sebbene su basi rigorosamente privatistiche. E forse è questa la differenza più profonda rispetto alla globalizzazione del nostro tempo, che ha sottratto la dinamica della finanza a ogni regola.
16,00 15,20

L'Italia delle fabbriche. La parabola dell'industrialismo nel Novecento

Giuseppe Berta

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 329

Il libro disegna la parabola della cultura industriale italiana dagli albori negli anni dieci del Novecento a oggi. Sono esaminate la formazione della grande industria a inizio secolo e le posizioni che industriali e parti sindacali assunsero in merito al modello fordista americano e all'avvio della produzione di massa. È affrontato poi il momento d'oro dell'industrialismo italiano negli anni del boom, letto nell'azione di uomini come Adriano Olivetti, Vittorio Valletta, Enrico Mattei. È infine descritto il graduale sfaldamento dell'industrialismo novecentesco con i nuovi preoccupanti scenari aperti dalla globalizzazione e dalla crisi.
24,00 22,80

Oligarchie. Il mondo nelle mani di pochi

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2014

pagine: 122

La globalizzazione da un lato, e la crisi della rappresentanza dall'altro, sembrano oggi insidiare la presa e la tenuta della democrazia all'interno delle società contemporanee, al punto che si parla sempre più spesso dell'avanzata di oligarchie vecchie e nuove. Il libro affronta alcuni interrogativi di fondo che riguardano la tenuta stessa degli attuali regimi democratici. Un sistema globale come quello emerso nell'ultimo ventennio lascia spazi e quali alla democrazia rappresentativa? E fino a che punto si può porre argine al prevalere delle oligarchie?
10,00 9,50

La via del Nord. Dal miracolo economico alla stagnazione

Giuseppe Berta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2015

pagine: 295

Nel raccontare la metamorfosi della società settentrionale dalla ricostruzione post-bellica a oggi, il libro ne documenta dapprima l'ascesa, delineando le trasformazioni che hanno attraversato le imprese, il lavoro, le città, la politica, per soffermarsi poi sulle contraddizioni, le fragilità, i problemi irrisolti che hanno via via sottratto al Nord il ruolo di guida del paese, fino a fargli perdere quella capacità progettuale che aveva sostenuto la sua espansione. Il Nord dei nostri giorni subisce così la deriva del ripiegamento e della stagnazione, che mentre induce il declino dell'Italia minaccia ormai ampie aree dell'Europa.
18,00 17,10

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