Libri di Giuseppe Clericetti
Claudio Monteverdi. Miracolosa bellezza
Giuseppe Clericetti
Libro
editore: Zecchini
anno edizione: 2023
Reynaldo Hahn. Compositore, interprete, critico
Giuseppe Clericetti
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2021
pagine: 164
Camille Saint-Saëns. Visionario, artigiano, sperimentatore
Giuseppe Clericetti
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2020
pagine: 292
Camille Saint-Saëns. Il re degli spiriti musicali
Giuseppe Clericetti
Libro: Libro rilegato
editore: Zecchini
anno edizione: 2016
pagine: XII-540
Il saggio di Giuseppe Clericetti costituisce il primo studio pubblicato in Italia su Camille Saint-Saëns, considerato uno dei massimi rappresentanti dell’arte musicale del XIX secolo. Il libro è articolato in due parti: una prima sezione presenta la biografia del compositore, contestualizzato nel mondo culturale francese di metà Ottocento; la seconda parte è dedicata ai suoi scritti. La ricerca evidenzia la figura di intellettuale, attivo nell’àmbito letterario e poetico, acuto osservatore dei fenomeni astronomici e biologici, e soprattutto notevole critico, con 440 contributi pubblicati nel campo musicale. Il volume è completato dall’elenco delle composizioni di Saint-Saëns, la bibliografia, l’indice dei nomi e una serie di preziose fotografie e illustrazioni.
Cessate cantus. Lettere 1557-1585
Andrea Gabrieli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zecchini
anno edizione: 2014
pagine: 202
Charles Marie Widor. La Francia organistica tra Otto e Novecento
Giuseppe Clericetti
Libro: Libro in brossura
editore: Zecchini
anno edizione: 2010
pagine: VIII-272
" L'orgue parle en philosophe ": l'organo di Charles-Marie Widor (Lione 1844-Parigi 1937) parla il linguaggio dei filosofi. Il tipo di strumento in questione è l'organo sinfonico francese di Aristide Cavaillé-Coll, primo fra tutti quello di Saint-Sulpice a Parigi, il più grande costruito dall'organaro francese e il più grande allora esistente al mondo, del quale Widor fu titolare per 63 anni. La forza, la grandezza, la maestà, il ritmo inesorabile costituiscono le caratteristiche del modo esecutivo professato da Widor, che si vuole erede della "Santa tradizione": trasmessagli da Jacques-Nicolas Lemmens, essa viene addirittura fatta risalire a Bach. Widor, negli scritti pubblicati sull'arco di più di cinquant'anni, ci offre un variegato percorso attraverso il mondo dell'organo francese a cavallo tra XIX e XX secolo: dalla disamina dei vari contributi - l'integrazione al trattato d'orchestrazione di Berlioz, l'edizione dell'opera organistica di Bach (a quattro mani con Albert Schweitzer) e di Mendelssohn, la ripubblicazione del metodo d'organo di Lemmens, le numerose prefazioni e gli articoli sui periodici - emerge una concezione raffinata dell'interpretazione musicale e della prassi esecutiva. A un passo dalle "leggi d'esecuzione" proclamate da Marcel Dupré, la posizione di Widor lascia ancora spazio a una visione nobile e retorica dell'evento musicale.