Libri di Giuseppe Zanzarelli
La vita e così sia
Giuseppe Zanzarelli
Libro: Libro rilegato
editore: Le Mezzelane Casa Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 72
Con questa silloge poetica l’autore accarezza le note della vita, quelle impercettibili, che si nascondono nei silenzi dei giorni, nelle passeggiate solitarie, nei visi incontrati, negli occhi rapiti, nei personali dubbi quotidiani. Diversi i temi temi: il ricordo di chi non c’è più, l’amore per una donna, l’amore per una città, il legame con la propria terra. Pensieri che si posano nel tempo andato, tra le rive della storia, come la poesia che tratta della Strage di Ustica, scritta dopo una visita al Museo della Strage di Ustica di Bologna. Pensieri che attraversano il mare e si tramutano in una riflessione sul dramma dell’immigrazione. Pensieri che ripercorrono un amore finito, una vita che scorre, a volte, fin troppo veloce, e che per questo necessita della poesia, in grado di fermare le immagini, tramutare il tempo in altro tempo. Questa silloge poetica racchiude una vita, non solo quella dell’autore, ma soprattutto dei volti incontrati, dei loro occhi felici o persi. Questa silloge ha in sé l’odore delle vie, della vita, divenuto parola viva.
Van Loon
Giuseppe Zanzarelli
Libro: Libro in brossura
editore: bOK Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 168
Friedrich è un trentacinquenne deluso dalla mondanità, dalla realtà circostante, dall'ipocrisia. Adora la natura e con lei si confessa. Sullo sfondo, Herbert.
Osservavo il cielo, poi la pioggia
Giuseppe Zanzarelli
Libro
editore: Lettere Animate
anno edizione: 2016
pagine: 66
"Osservavo il cielo, poi la pioggia" nasce come una raccolta di alcuni racconti legati dal filo sottile della riflessione sociale, mista a un sentimento di solitudine che si erge nel silenzio dell'esistenza, nel tumulto dell'anima. La struttura è quella di un narratore non narratore, che osserva e racconta senza raccontare, lascia le parole al vento, al suo moto fugace. Sul fondo, quasi nell'ombra, ci sono due personaggi, Friedrich, stanco della quotidianità ed Herbert, un bimbo morto per il freddo sotto i portici di una città, che nelle intenzioni è Bologna, anche se non viene mai citata. Vi sono tredici racconti brevi, un prologo, e un epilogo denominato "Riflessioni del bambino". Nei racconti emergono varie riflessioni sociali, sul valore della tecnologia, sulla scelta di lasciare le certezze per inseguire il proprio sogno, sul vivere insieme e sulla democrazia sociale, sul senso della quotidianità e dei rapporti umani, una riflessione e un focus romanzato sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna...