Libri di Grazia Deledda
Elias Portolu
Grazia Deledda
Libro
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2007
pagine: 240
«Giorni lieti s'avvicinavano per la famiglia Portolu, di Nuoro. Agli ultimi di aprile doveva ritornare il figlio Elias, che scontava una condanna in un penitenziario del continente; poi doveva sposarsi Pietro, il maggiore dei tre giovani Portolu. Si preparava una specie di festa: la casa era intonacata di fresco, il vino ed il pane pronti; pareva che Elias dovesse ritornare dagli studi, ed era con un certo orgoglio che i parenti, finita la sua disgrazia, lo aspettavano. Finalmente arrivò il giorno tanto atteso, specialmente da Zia Annedda, la madre, una donnina placida, bianca, un po' sorda, che amava Elias sopra tutti i suoi figliuoli.»
Racconti sardi
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2001
pagine: 132
Canne al vento
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Marcovalerio
anno edizione: 2001
pagine: 280
Canne al vento
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2008
pagine: 215
Grazia Deledda è stata una delle maggiori scrittrici italiane, in grado di raccontare l'ambiente rurale della sua terra d'origine - la Sardegna più aspra e in particolare la città di Nuoro - e i drammi naturali della vita di ogni uomo. Nel descrivere la vicenda del servo Efix e delle tre sorelle Pintor, dame di nobili origini ormai decadute, le cui vite vengono sconvolte dal ritorno in seno alla famiglia del nipote Giacinto, Grazia Deledda ci consegna una piccola grande epica della fragilità umana e del dolore dell'esistenza, facendo della Sardegna una potentissima miniatura dell'Italia intera.
Racconti di Natale
Grazia Deledda
Libro: Copertina morbida
editore: Ecra
anno edizione: 2015
pagine: 120
Dieci straordinarie novelle di Grazia Deledda unite dal riferimento, più o meno marcato, al Natale. Pubblicate in sei diversi volumi usciti tra il 1905 e il 1930, contengono tutto il mondo umano e poetico (il bene, il male, il sentimento religioso, il peccato, il senso di colpa, il paesaggio mitizzato) della grande scrittrice sarda, seconda donna - dopo la svedese Selma Lagerlöf - a vincere nel 1926 il premio Nobel per la letteratura. In questi racconti è possibile scorgere quel lirismo e quella tensione etica che caratterizzano i romanzi più famosi e che indussero un importante critico come Attilio Momigliano a definire la Deledda "un grande poeta del travaglio morale".
Canne al vento
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2017
pagine: XXX-208
"Canne al vento" (1913) – il romanzo probabilmente più famoso di Grazia Deledda – rivela appieno una spiccata attitudine dell'autrice per la penetrazione psicologica e l'analisi socio-culturale dei drammi profondi che tormentano e talora sconvolgono le coscienze umane. La vicenda è ambientata nella terra d'origine e narra un'intensa storia d'amore immersa in un mondo quasi primordiale e mitico, ove le passioni umane sono dominate da un forte senso del peccato e da un'inesorabile fatalità. Fra tardo verismo e decadentismo, con un'impronta del tutto originale e straordinariamente suggestiva, la scrittura della Deledda mostra ancor oggi tutta la sua sapiente capacità di evocare i drammi senza tempo della mente umana.
La chiesa della solitudine
Grazia Deledda
Libro
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2017
pagine: 144
"Pregava più per questo che per la persecuzione dei suoi pretendenti: la vera persecuzione era dentro il suo sangue, nell'amore tenace per la vita, nella paura del male, del dolore, della morte". Maria Concezione, uscita dall'ospedale dove, ricoverata per un cancro maligno, aveva subito l'asportazione della mammella, sente l'esigenza di esorcizzare la propria malattia, curandola, senza negarsi il ritorno a una vita “normale”. Tra i suoi numerosi pretendenti, risalta la figura di Aroldo, l'unico realmente interessato a lei e non alla sua dote e il solo che ella ricambia. E tuttavia, lo respinge, ritenendosi, a causa di una malattia che le concede un tempo di vita limitato, impossibilitata ad amare, quantomeno nei canoni concepiti dal matrimonio convenzionale. Così la storia procede tra proposte continue di matrimonio e amori rinnegati, fino al colpo di scena finale, con cui l'autrice si propone di perforare la coltre di tenebre e aprire il cammino alla speranza.
Luci di Natale
Grazia Deledda, Daniele Mencarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2015
pagine: 62
Due racconti sul diverso modo di vivere l'attesa della Vigilia di Natale, introdotti da una poesia di Edmond Rostand. "Il dono di Natale" di Grazia Deledda è ambientato nella Sardegna dei primi del Novecento. Dopo la messa della Vigilia, i cinque fratelli pastori festeggiano, davanti al focolare dell'umile casa, il fidanzamento dell'unica sorella consumando carne arrosto, focacce e una torta di miele. "A.D. 2953" è un racconto distopico in cui un nuovo ordine mondiale ha preso il potere sulla Terra. La razza umana, sfidando le leggi di natura e sostituendosi a Dio, è diventata immortale. C'è ancora, però, una frangia dissidente e una luce di speranza. Seppur così apparentemente lontani, un filo rosso lega i due racconti che, nel finale, ci svelano che il dono più grande è il miracolo della vita.
Canne al vento. Audiolibro. CD Audio formato MP3
Grazia Deledda
Audio: CD-Audio
etichetta: Recitar Leggendo Audiolibri
anno edizione: 2017
Canne al vento (1913) è il romanzo più celebre di Grazia Deledda, scrittrice nuorese, unico Nobel femminile nella storia della letteratura italiana (1926). Ambientato in un paese vicino a Nuoro, Galte (Galtellì), il romanzo narra la storia di Efix, un “servo” contadino, al servizio di tre sorelle, nobili impoverite della famiglia Pintor. Efix si muove sullo sfondo di una natura potente ed esuberante e nell’atmosfera claustrofobica e stantia di casa Pintor. È lui che mantiene le tre sorelle, col duro lavoro nel piccolo podere rimasto alla famiglia. È lui che cerca di pacificare gli animi quando l’arrivo del giovane Giacinto, nipote delle tre dame, porterà turbamento e scompiglio, sconvolgendo la vita immobile delle sorelle. Con l’animo appesantito da un tragico segreto, il protagonista si muove in un paesaggio dove sopravvivono retaggi di tradizioni arcaiche in cui la vita si svolge rispettando un sacro confine: quello tra la luce e le tenebre. Lettura ad alta voce di Laura Pierantoni.