Libri di Helen Humphreys
Bill
Helen Humphreys
Libro: Copertina morbida
editore: Playground
anno edizione: 2020
pagine: 216
Canwood, Saskatchewan, 1947. Leonard Flint, un bambino solitario ed emarginato, si lega in un'amicizia strettissima e anomala con il barbone del villaggio, un giovane uomo conosciuto come Bill Zampa di Coniglio. Bill è silenzioso, sgarbato, selvaggio, eppure si fida del piccolo Leonard, e gli consente di accompagnarlo quando deve piazzare le trappole per i conigli, a cui strappa le zampe, per poi rivenderle come portafortuna - è così che si mantiene. E consente, soprattutto, al bambino di andare a trovarlo nel rifugio che si è scavato alla base di una collina, e di riposarsi, a volte, sul suo letto fatto di balle di fieno. Il piccolo Leonard non desidera altro che trascorrere del tempo con Bill, che ama con un'ammirazione e una dolcezza straordinarie, a tratti inquietanti. La pacatezza di Bill, i suoi silenzi, la sua generosità spiccia, incarnano, agli occhi del bambino, un mondo ideale, di affetto sincero, naturale, istintivo, e rappresentano anche la possibilità di fuga da un contesto violento che lo opprime: a scuola, infatti, Leonard è perseguitato dai bulli e, a casa, il padre alcolizzato è molto severo e pochissimo incline a tenerezze. Sarà quindi per Leonard un autentico shock vedere, con i propri occhi, Bill commettere un omicidio efferato, e soprattutto con una noncuranza sconvolgente e inspiegabile, chiosata dalla frase che sentirà ripetere al processo dallo stesso Bill: "Se l'è cercata". Quindici anni dopo, fresco laureato in psichiatria, Leonard giunge all'Istituto di Igiene Mentale di Weyburn, emozionato, ma anche intimidito, da una delle istituzioni più importanti del paese, e che all'epoca conduce importanti ricerche sperimentali sulla capacità dell'LSD di contribuire alla cura o alla diagnosi alcune patologie mentali. E con sua grande sorpresa, a Weyburn Leonard ritrova Bill, paziente più maturo, incaricato di occuparsi delle scuderie dell'istituto (dorme nelle stalle, perché continua a preferire la compagnia degli animali). Nonostante siano passati diversi anni, e sia diventato ormai un adulto, Leonard si accorge di provare gli antichi sentimenti di devozione e di amore per quello strano uomo che è Bill. Ne è ossessionato, tanto da dimenticare i suoi doveri di psichiatra. E questo porterà a un evento drammatico, che però avrà il merito di gettare finalmente una luce su quel passato tragico, sfumando anche l'antica separazione tra buoni e cattivi. Leonard ne trarrà, infatti, una definitiva consapevolezza sulla fragilità umana, e sulle dolorose battaglie che ciascuno di noi combatte nella vita, e che trovano a volte sollievo nelle amicizie più imprevedibili, fatte di generosità e slancio.
Il canto del crepuscolo
Helen Humphreys
Libro: Copertina morbida
editore: Playground
anno edizione: 2018
pagine: 205
Nel 1940, James e Rose sono una giovane coppia inglese che la guerra separa subito dopo il matrimonio. Lui, pilota della Raf, viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di concentramento per ufficiali dell'esercito Alleato, mentre lei si ritrova sola in un piccolo villaggio del Sussex, a svolgere il lavoro di sorveglianza per il mantenimento del coprifuoco. Sicuro dell'inutilità dei tentativi di fuga dei compagni di prigionia James combatte la noia della vita del campo studiando una coppia di uccelli, due codirossi, che hanno costruito il nido nelle vicinanze del campo, incoraggiato in questa attività dal Kommandant tedesco. Rose, intanto, costretta a una vita di solitudine, si innamora di un giovane soldato in attesa di partire per il fronte. All'improvviso, però, nella vita di Rose irrompe la sorella del marito, Enid, costretta ad abbandonare Londra dopo un bombardamento tedesco che le ha distrutto la casa. I tre protagonisti sopravviveranno alla guerra, ma le ferite dell'animo saranno molte e difficili da rimarginare.
Amuleto celeste
Helen Humphreys
Libro: Copertina morbida
editore: Playground
anno edizione: 2018
pagine: 207
In un affascinante intreccio tra verità e finzione Helen Humphreys racconta la misteriosa vita di Megan Boyd, tra i più importanti e influenti costruttori di esche a mosca per salmoni, amica personale del principe Carlo d'Inghilterra e insignita di una delle più alte onorificenze britanniche dalla regina Elisabetta. Una vita appartata, in simbiosi con la natura, nel nord della Scozia, dove fino alla fine degli anni Novanta Megan Boyd ha vissuto e lavorato in solitudine, in una casa senza elettricità, creando delle esche meravigliose, con piume colorate, pellicce, materiali di scarto o preziosi: autentiche opere d'arte. Una donna libera e indipendente, per alcuni eccentrica, che non ha mai smesso di indossare abiti maschili, rifiutando da sempre i ruoli stabiliti e imposti dalla comunità. Ma è stata davvero una donna così solitaria? Ed è possibile che non si sia mai innamorata? Ed ecco che Helen Humphreys, combinando brandelli di notizie e brevi testimonianze, immagina che la vita di Megan Boyd sia stata in realtà illuminata da una segreta relazione d'amore. Una relazione che ha accompagnato, anche nel ricordo, la sua intera esistenza.
Cani selvaggi
Helen Humphreys
Libro: Libro in brossura
editore: Playground
anno edizione: 2015
pagine: 188
In una piccola città della provincia canadese, la chiusura di un mobilificio vero centro economico dell'area - genera inquietudine. Le vittime di un clima particolarmente pesante sono soprattutto i bambini e i cani. Proprio sei cani, senza apparenti avvisaglie, fuggono o sono spinti a fuggire dalle case dove sono cresciuti e dove sono stati nutriti, scegliendo di vivere nel bosco, di essere selvaggi, liberi. I loro padroni - bAlice, Jamie, Lily, Walter, Malcolm e una misteriosa biologa - ogni sera si ritrovano in un campo ai margini del bosco e chiamano i loro cani nella speranza che tornino a casa. Fra i sei padroni si stabilisce un legame molto stretto, che sovrappone all'attesa del ritorno dei cani, speranze d'amore, di amicizia e di risoluzione delle proprie solitudini, mentre sullo sfondo si prepara la resa dei conti, la dolorosa soluzione alla incomprensibile vicenda dei cani che hanno scelto di diventare selvaggi.
Coventry
Helen Humphreys
Libro
editore: Playground
anno edizione: 2010
pagine: 200
È la notte del 14 novembre 1940. Harriet Marsh, una donna sola e disincantata, vedova di guerra, si trova per una serie di sfortunate coincidenze sul tetto della antica cattedrale inglese di Coventry con la divisa di guardia antincendi del suo vicino di casa. Osserva ammirata la bellezza dei tetti, visibili grazie alla luna piena. Una luna, però, perfetta per i bombardieri tedeschi della Luftwaffe che stanno per attraversare la Manica e avvicinarsi alla città inglese per scaricare il loro carico di morte. Accanto ad Harriet, su quella stessa cattedrale, si trova anche un giovane volontario, il ventiduenne Jeremy Fischer, figlio di Maeve, donna anticonformista con uno spiccato talento artistico. Harriet e Jeremy assisteranno impotenti al lancio delle prime bombe tedesche sulla cattedrale e al devastante incendio che ne seguirà. Sarà quello l'inizio di una notte di orrore, di fuga concitata per le strade della città investita dalle bombe, ma anche di solidarietà, di amicizia e di amore.
Il fiume d'erba
Helen Humphreys
Libro
editore: Playground
anno edizione: 2025
pagine: 232
Nel 1845, il giovane Henry David Thoreau, poeta e naturalista, si costruisce una capanna in legno davanti al Lago Walden, vicino alla sua città natale, Concord, nel Massachussets. Ha deciso di vivere per un lungo periodo (saranno due anni e due mesi) in mezzo alla natura, nutrendosi di quel che coltiva, e limitando al minimo i contatti con gli altri esseri umani, compresa la propria famiglia, che pure si trova a poche miglia dalla capanna. È convinto che per vivere una vita autentica e saggia l'uomo debba ispirarsi alla Natura, rispettandone le leggi. Ma gli Stati Uniti di quegli anni sono un Paese in sviluppo industriale e tecnologico vertiginoso. I treni a vapore, gli opifici, i fili del telegrafo si inseriscono nei paesaggi, spesso interrompendo i cicli naturali, e soprattutto rivendicando il proprio predominio. Senza inutili nostalgie, o altrettanto inutili rassegnazioni, Thoreau conduce una vita entusiasmante di esplorazioni continue (catene montuose, fiumi, laghi, mari), di contatto concreto con il mondo animale, di studio delle piante, cercando di ricavarne insegnamenti per una corretta coesistenza con la Natura. Una vita che non assomiglia a quella di nessun altro, ricca di dolori, di sfide e di avventure, di studio e riflessioni, che Helen Humphreys racconta attraverso delle piccole scene che sono il trionfo di una narrazione originale e commovente.
Le aviatrici
Helen Humphreys
Libro: Libro in brossura
editore: Playground
anno edizione: 2024
pagine: 248
Grace O’Gorman, detta anche L’Asso del Volo, è un’aviatrice canadese, beniamina delle riviste patinate degli anni Trenta del secolo scorso, nell’epoca d’oro e pionieristica dell’aviazione. Splendida, sicura di sé, capace di imporsi in un mondo prepotentemente maschile, decide nell’agosto del 1933 di infrangere il record di durata in volo, che però detiene il marito, Jack Robson. “Perché vuoi batterlo a tutti i costi?”, le chiede il marito. “Perché so di poterlo fare”, risponde lei. Per venticinque giorni volerà in tondo su Toronto, insieme alla sua copilota, Willa Briggs, giovane, inesperta, insicura, con una grande passione per il volo, che incarna il desiderio di un luogo autentico per sé, lontano dalla terra, dove soffre un doloroso isolamento. E se nell’aria Grace e Willa affrontano tutte le complicazioni, e gli entusiasmi, di un volo di durata, a terra, un’adolescente, Maddy Stewart, figlia di un giostraio scozzese e di una chiaroveggente ebrea, è alle prese con la sua fascinazione per l’aviatrice Grace O’Gorman, ma anche con la spinosa questione della sua identità. Scopre, infatti, che l’essere ebrea le procura ostilità nella società canadese dell’epoca, dove imperversa il Club della Svastica, composta da giovani simpatizzanti del nazismo. In questo movimento costante tra il cielo e la terra, il romanzo di Helen Humphreys racconta lo sforzo delle sue protagoniste di trovare un luogo libero dove condurre la propria vita, dove essere sé stesse, superando i condizionamenti personali e sociali.
Un cane di nome Ivy
Helen Humphreys
Libro: Libro in brossura
editore: Playground
anno edizione: 2022
pagine: 220
«Presto avrò un nuovo cane. Nell'isolamento della mia vita di scrittrice si piazzerà accanto alla mia sedia, si sdraierà sul divano o mi costringerà a uscire per una passeggiata, e all'improvviso, pur nella mia solitudine, avrò un compagno.» Comincia così l'affascinante viaggio di Helen Humphreys tra passato e presente, tra memoria e riflessione, volto a svelare il rapporto del cane con l'essere umano (e in particolare con quel bizzarro essere umano che è lo scrittore). Creature domestiche, ma con memoria della vita selvatica, i cani sono, agli occhi di Humphreys, innanzitutto individui, con caratteristiche proprie, idiosincrasie, anomalie, gusti e disgusti: nessun cane è uguale a un altro. Spesso esigenti, a volte comprensivi, si adattano a noi e ci costringono ad adattarci a loro. Calmi o irrequieti, violenti o pacifici, i cani hanno soprattutto il merito di vivere il presente, di vivere il momento, senza pentimenti o recriminazioni, senza dubbi o incertezze, il solo modo, a detta di Humphreys, per superare il dolore e i traumi. Hazel, Violet, Charlotte e Ivy, le compagne canine della vita di Humphreys, sono protagoniste assolute di queste pagine acute e commoventi, ma accanto a loro troviamo anche gustosissimi ritratti dei cani degli scrittori del passato, dalla terrier meticcia di Virginia Woolf, la celebre Grizzle, all'indisciplinato fox terrier di Thomas Hardy, dai regali levrieri di Karen Blixen a Carlo, il terranova di Emily Dickinson. Un omaggio sincero a cani che ci accompagnano alle nostre vite e a quel che portano con sé – gioia, dolore, caos, divertimento. Un libro, infine, sul valore dell'amicizia, dell'arte, sulla creatività e sul potere rigenerante della natura.
Notturno
Helen Humphreys
Libro: Copertina morbida
editore: Playground
anno edizione: 2013
pagine: 192
Helen Humphreys affronta il racconto drammatico della morte del giovane fratello, un pianista di grande talento, un uomo determinato, generoso e inquieto, e dei giorni immediatamente successivi. I gesti dolenti e dovuti prima del funerale, i silenzi insopportabili, la ricerca spasmodica delle email del fratello. Poi, il dolore, nudo, violento e il tentativo di ripercorrere il rapporto con il fratello, alla ricerca delle origini e delle ragioni profonde del loro legame. Con la consueta abilità nello scorgere e sottolineare la densità nel quotidiano, la poesia nei piccoli gesti, addirittura nei tic, l'autrice canadese ritorna all'infanzia, alla giovinezza e agli anni dell'età adulta trascorsi insieme al fratello sempre amato. Devoto alla musica lui, cultrice della parola lei. I viaggi insieme in Europa, senza un soldo, alla ricerca dell'arte e dell'ispirazione; l'apprendistato e il talento, la condivisione degli affetti e delle follie di famiglia. Poi il dramma: al fratello, che ha solo quarantacinque anni, viene diagnosticato un tumore. Comincia allora il racconto di un nuovo sodalizio, nel segno dell'accompagnamento verso la morte, un accompagnamento che è anche il tentativo di un'ultima e precaria affermazione della vita.
La verità, soltanto la verità
Helen Humphreys
Libro: Copertina morbida
editore: Playground
anno edizione: 2011
pagine: 238
1830. In una Parigi putrida e vitale, attraversata da slanci rivoluzionari, dove si persegue la bellezza e nello stesso tempo si muore di colera, vive Charles Sainte-Beuve. Poeta e critico letterario, Sainte-Beuve nasconde un segreto, un'anomalia fisica che dovrebbe negargli perfino la possibilità dell'amore. A questa realtà dolorosa ha imparato a rassegnarsi, confortato anche dalla passione per la scrittura. Quando, però, incontra Adele, moglie di Victor Hugo, all'epoca giovane scrittore smanioso di fama, in lui maturano impreviste speranze d'amore. Adele Hugo, attraente, di temperamento, che rifiuta la retorica della parola maschile - in particolare quella del marito -, non sembra spaventarsi di fronte a ciò che è insolito, subendo il fascino goffo e riservato di Sainte-Beuve. Ed è così che in un pomeriggio afoso, nella casa dell'amico Victor, Sainte-Beuve sarà finalmente toccato da una donna e Adele Hugo potrà destinare la propria passione a un corpo che non desidera prevaricarla.
Il giardino perduto
Helen Humphreys
Libro: Libro in brossura
editore: Playground
anno edizione: 2009
pagine: 193
1941, la Seconda Guerra Mondiale imperversa in Europa, e l'Inghilterra è il bersaglio dei micidiali bombardamenti degli Stuka tedeschi. Gwen Davis decide di lasciare Londra e il suo lavoro alla Royal Horticultural Society per entrare a far parte del Land Army, un corpo paramilitare incaricato di coltivare la terra per meglio sostenere lo sforzo bellico. Dirigerà una squadra di sette Land Girl, agricoltrici volontarie, in una tenuta della campagna del Devon. L'arrivo nella tenuta di Mosci riserverà da subito a Gwen numerose sorprese. Innanzitutto la presenza di un reggimento di soldati canadesi in attesa di essere inviati sul fronte europeo, alloggiati nella villa padronale e guidati da un giovane e affascinante capitano, Raley. Quindi l'ostilità delle Land Girl, riluttanti ad accettare la sua autorità e, al contrario, devote alla più grande di loro, Jane, una ragazza orgogliosa, ma fragile, reduce da un esaurimento nervoso e in attesa del fidanzato "disperso in guerra". Infine, la scoperta, tra gli orti e i frutteti abbandonati, di un giardino nascosto, che Gwen decide di voler decifrare, intimamente convinta che contenga un messaggio d'amore misterioso. Donna solitaria, prudente, segnata dal difficile rapporto con la madre, Gwen troverà, grazie all'incontro con il capitano Raley e con la tormentata Jane, la forza di osare, di inseguire i propri desideri e di affrontare l'amore, incarnato dal misterioso giardino perduto.
Cani selvaggi
Helen Humphreys
Libro: Copertina morbida
editore: Playground
anno edizione: 2007
pagine: 167
In una piccola città della provincia canadese, la chiusura di un mobilificio vero centro economico dell'area - genera inquietudine. Le vittime di un clima a tratti pesante sono soprattutto le donne, i bambini e i cani. Proprio sei cani, senza apparenti avvisaglie, fuggono o sono spinti a fuggire dalle case dove sono cresciuti e dove sono stati nutriti, scegliendo di vivere nel bosco, di essere selvaggi, liberi. I loro padroni - Alice, Jamie, Lily, Walter, Malcolm e una misteriosa biologa - ogni sera si ritrovano in un campo ai margini del bosco e chiamano i loro cani nella speranza che tornino a casa. Fra i sei padroni si stabilisce un legame molto stretto, che sovrappone all'attesa del ritorno dei cani, speranze di amore, di amicizia e di risoluzione delle proprie solitudini, mentre, sullo sfondo, si prepara la resa dei conti, la dolorosa soluzione alla incomprensibile e "intollerabile" storia dei cani che hanno scelto di diventare selvaggi.