Libri di Ingmar Bergman
Il vangelo secondo Bergman. Storia di un capolavoro mancato. Testo svedese a fronte
Ingmar Bergman
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2018
pagine: 110
Nel 1974, la Rai chiese a Bergman di realizzare un film su Gesù. Il progetto non vide mai la luce perché i dirigenti Rai, dopo aver letto il soggetto di una ventina di pagine presentato da Bergman, lo rifiutarono perché "troppo protestante". La realizzazione dell'opera venne così affidata a Zeffirelli. Per molto tempo non si seppe più nulla del soggetto di Bergman. Recentemente il testo integrale è stato ritrovato negli archivi Rai e viene presentato così da Bergman: "Trattamento di un film per la televisione sulla morte e resurrezione di Gesù e sulle persone che presero parte a questi eventi". Si tratta di una rilettura originalissima della vicenda di Cristo, tutta incentrata sulle testimonianze delle figure che gli sono state vicino. Dall'intreccio di queste diverse voci il grande regista svedese costruisce una figura inedita di Cristo. Per la prima volta il testo viene presentato in Italia in forma integrale con testo originale a fronte.
Lanterna magica
Ingmar Bergman
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2013
pagine: 272
Questo libro è, a suo modo, una prova di regia. Gli attori di Ingmar Bergman sono, questa volta, i fantasmi della memoria, il «mondo perduto di luci, profumi, suoni» congelato nell'infanzia che a tratti si scioglie liberando sentimenti struggenti, ricordi crudeli, furori artistici e sconfitte, verso cui Bergman non mostra alcuna indulgenza. Il percorso della memoria non è lineare, intreccia i fili dell'infanzia con la ricostruzione di una regia teatrale, con la difficile realtà del cinema, con storie familiari e i primi amori. Nessun narcisismo vela le esperienze erotiche dell'adolescenza o della maturità, l'intenso amore per Liv Ullmann o gli incontri con tanti personaggi famosi del mondo dello spettacolo, da Greta Garbo a Ingrid Bergman e a Herbert von Karajan. Con la stessa schiettezza sono rievocati i confusi entusiasmi giovanili per il nazismo o lo sgomento per l'assassinio di Olof Palme. Il cerchio della memoria si chiude, come a suggello di una vita così intensa, con una pagina tratta dal diario della madre, in cui si racconta la nascita di Ingmar e l'eventualità che il piccolo non sopravviva, data la sua debole costituzione.
Il settimo sigillo
Ingmar Bergman
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2017
pagine: 117
Sulle rive di un inquieto mare incolore, il Cavaliere gioca a scacchi con la Morte. L'ha incontrata al ritorno dalla Crociata in Terra Santa, dove aveva creduto di poter trovare uno scopo alla sua vita nell'azione eroica al servizio di Dio. È tornato amaro e disilluso, con il cuore vuoto, tormentato dalle stesse domande con cui era partito. Per questo ha chiesto una dilazione, sfidando la Morte a una partita che sa di perdere, ma che gli lascerà forse ancora un'occasione per compiere almeno un'unica azione che abbia un senso. I vari personaggi, il Cavaliere, il quasi falstaffiano scudiero Jons, Fattore Skatt, il fabbro Plog e la moglie Lisa, il farabutto Rayal, la Strega-bambina condannata al rogo, vanno incontro al loro destino sullo sfondo dell'eterno scontro tra luce e tenebre, bene e male. Soli superstiti Mia e Jof, la felice coppia di giocolieri che incarna quell'amore, quella semplicità delle piccole cose, quel frammento di serenità che il Cavaliere riesce a sottrarre alla Morte. Scrivendo una sceneggiatura, dice Bergman, si vorrebbe avere a che fare, invece che con le parole, con qualcosa che somigli a una partitura musicale e conservi il ritmo, il tono, ogni minima sfumatura di quelle visioni che sono la vera sostanza da cui nascono i film. Ed è proprio la resistenza delle parole a tradursi in immagini che rende la sceneggiatura del “Settimo Sigillo” indipendente dalla realizzazione scenica, restituendoci quella parte delle visioni che il cinema non può dare: i profumi, gli odori, i sapori, o la malinconia del sole “che rotola sul mare nebbioso come un pesce gonfio d'acqua”.
Immagini
Ingmar Bergman
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2024
pagine: 144
Dall’esordio di Spasimo del 1945 fino all’ultimo capolavoro del 1982, Fanny e Alexander, il volume ripercorre la straordinaria carriera di Ingmar Bergman. Attingendo a diari di lavoro, appunti e ai propri ricordi, il grande regista svedese ricostruisce genesi e sviluppo di molte sue pellicole, oltre che rievocare rapporti con attori, produttori e le enormi difficoltà nel conciliare vita privata e set. Immagini guida il lettore in un itinerario artistico e personale ricchissimo in grado di consegnare un ritratto a tutto tondo di uno dei più importanti registi del Novecento.
Sarabanda
Ingmar Bergman
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2005
pagine: 108
"Pensavo che tu mi stessi chiamando": è per rispondere a una misteriosa muta chiamata, che Marianne va d'improvviso a trovare Johan, l'ex marito con cui non è in contatto da trent'anni. La sua comparsa nella casa nei boschi dove Johan è tornato a vivere la sua vecchiaia, e gli incontri con suo figlio Henrik e la nipote Karin, entrambi violoncellisti venuti a passare l'estate nel vicino cottage sul lago, costringeranno ognuno a un confronto con gli altri e con se stesso, facendo emergere l'irrisolta complessità dei rapporti che li legano. Il mistero dell'amore e dell'odio, l'ineluttabile conflitto tra padri e figli, tra indifferenza e attaccamento morboso, la vecchiaia, l'angoscia degli "ultimi giorni" sono i temi di questa Sarabanda, danza lenta e severa in cui le coppie si formano e si disfano: dieci scene, dieci dialoghi in cui i personaggi s'incontrano e si sciolgono a due a due. Un testo scomodo nella sua cruda onestà, ma il cui vero messaggio non è affidato alle parole, ma ai silenzi e ai gesti: alla tenerezza di un abbraccio, di un tenersi per mano, di un denudarsi accettando di rivelare l'uno all'altro la fragilità di corpi segnati. Risuona forte la nostalgia della grande assente, Anna, la moglie, madre e nuora scomparsa, onnipresente nei pensieri e in una fotografia-icona. È la nostalgia di un amore che si riversa su tutti, "stato di grazia" e miracolo "che rende la vita possibile".
Il giorno finisce presto
Ingmar Bergman
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2008
pagine: 102
Finora inedito in Italia, il dramma in tre atti rappresentato allo Stadsteater di Göteborg, nel 1947. Nel pomeriggio che precede la festa di mezz'estate, la pittrice Jenny riceve la visita di una misteriosa signora che le dice che l'indomani passerà a prendere la sua anima. Con lei, porterà via altre quattro o cinque persone. Triste presagio o pura follia? Cosa succederà ventiquattr'ore dopo? Dramma giovanile del maestro, racchiude in nuce temi e personaggi che hanno caratterizzato i film soprattutto nel periodo compreso tra la fine degli anni '50 e i primi anni '60, primo tra tutti "Il settimo sigillo".
Tre diari
Ingmar Bergman, Maria von Rosen
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2008
pagine: 264
Ultimo libro scritto da Ingmar Bergman, è un diario sulla malattia dell'amatissima prima moglie Ingrid von Rosen, in cui alla sua voce si alternano quelle di quest'ultima e della figlia Maria. Un inedito testamento spirituale del regista che permette di esplorare una parte nuova della sua vita, che accosta alla passione sempre presente nei confronti del teatro il lato più compassionevole dell'amore e degli affetti. I diari non sono separati: sotto la data si trovano gli appunti di Ingrid, di Bergman e della figlia. A parte rare eccezioni, ogni giorno tutti e tre hanno scritto qualcosa sul diario (gli ultimi appunti di Ingrid risalgono al 6 maggio 1995). Il libro si apre con due brevi premesse di Ingmar e Maria. Ingmar riassume in poche righe la storia della sua relazione con Ingrid, dal primo incontro (1957) al matrimonio (11 novembre 1970). Maria narra della sua infanzia, della scuola e del momento chiave in cui, all'età di 22 anni, le è stato rivelato di essere figlia di Ingmar (è nata nel 1959, quando entrambi i genitori erano sposati con altri). Si precisa che i diari non sono stati corretti o alterati, e che sono stati scritti per non essere letti da altri, se non da chi li ha tenuti.
Lanterna magica
Ingmar Bergman
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 259
L'autobiografia del grande regista si snoda come un film, nel quale i personaggi sono i fantasmi della memoria, i morti "costretti a tormentare i vivi", "il mondo perduto di luci, profumi, suoni" congelato nell'infanzia che a volte si scioglie liberando sentimenti dolci e struggenti. Un percorso che annoda presente e passato svelando quanto della propria esperienza vissuta traspaia nell'opera teatrale e cinematografica. Non ci sono reticenze né falsi pudori nel raccontare le prime esperienze erotiche dell'adolescenza o i grandi amori della maturità, come quello per Liv Ullmann, o l'entusiasmo giovanile per il nazismo, né alcun narcisismo nel ricordare gli incontri con von Karajan o Greta Garbo. Il cerchio della memoria si chiude con una pagina tratta dal diario della madre, in cui si racconta la nascita di Ingmar e l'eventualità che il piccolo non sopravviva, data la sua debole costituzione.
Nati di domenica
Ingmar Bergman
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 150
Vero e proprio romanzo dell'infanzia, da cui il figlio di Bergman, Daniel, ha tratto un film, questo libro del celebre regista svedese è la storia di una vacanza estiva durante la quale per il piccolo protagonista, bambino di otto anni, la realtà e il sogno si mescolano saldamente. "Ricordo riportato con tutta l'esattezza possibile", come ha definito il libro lo stesso Bergman, Nati di domenica non presenta solo il fascino della narrazione autobiografica, ma anche l'interesse del documento che ci mostra la nascita di una personalità artistica e delle sue ossessioni.
Conversazioni private
Ingmar Bergman
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 1999
pagine: 149
"Conversazioni private" è il racconto di un adulterio: quello di Anna, che dopo essersi sposata "per amore" e contro la volontà della propria famiglia inizia una relazione con un giovane studente di teologia. A spingere la donna tra le braccia di Thomas è una passione inattesa ma travolgente, che la riscuote dal torpore dell'abitudine e dalla gabbia del matrimonio.