Libri di Irene Brin
Piccoli sogni di vestiti e d'amore. Scritti sul cinema 1939-1946
Irene Brin
Libro: Copertina morbida
editore: Archinto
anno edizione: 2019
pagine: 272
In una vita di successo, Irene Brin è stata molte cose. Al suo debutto negli anni Trenta, divenne una firma riconosciuta nel contesto «al maschile» del giornalismo italiano. Fu poi, nel dopoguerra, consigliera di bon ton, sotto il travestimento della Contessa Clara; arbiter di mode e tendenze, in contatto con maisons importanti, fra cui Simonetta, Fabiani e le Sorelle Fontana; gallerista raffinata, amica di Salvador Dalí, Alexander Calder e Alberto Burri. La Brin, dalla sua giovinezza, fu però anche una frequentatrice appassionata di sale cinematografiche, una sceneggiatrice, una critica esigente, commentatrice della carriera e dei guardaroba di star e starlettes, da Marlene Dietrich ad Alida Valli, da Hedy Lamarr ad Anna Magnani. Il volume, per la prima volta, presenta una ricca selezione dei suoi scritti «dimenticati», dedicati all'arte luminosa delle pellicole: un lato inedito della scrittura di Irene, ironica e brillante, in grado di gettare uno sguardo caustico sullo star system e i sogni di celluloide.
La mia vita segreta
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2020
pagine: 300
«Ho trentasette anni. È il 30 giugno 1941, giorno in cui promisi di consegnare questo manoscritto all'editore. Ho appena finito di trascriver qui i segreti della mia vita; la mia vita soltanto, infatti, mi conferisce l'autorità di farmi ascoltare. Desidero essere ascoltato. Sono l'incarnazione più rappresentativa del dopoguerra europeo, ne ho vissuto tutte le avventure, tutti gli esperimenti, tutti i drammi. Protagonista della rivoluzione surrealista, ho seguito giorno dopo giorno gli incidenti intellettuali e le ripercussioni che il materialismo dialettico di dottrine pseudofilosofiche ha fondato sui miti del sangue e della razza del nazionalsocialismo. Ho studiato teologia seriamente. Ho pagato caro, con le monete nere del mio sudore e della mia passione, il diritto alle diverse scorciatoie che mi sono state necessarie per giunger sempre primo. E mentre partecipavo a ogni ricerca, con il lucido fanatismo dello spagnolo, ho sempre d'altra parte rifiutato di iscrivermi a un qualsiasi partito politico. E come potrei farlo ora, quando la politica sta per essere annientata dalla religione? Sin dal 1929 ho instancabilmente studiato le scoperte delle scienze, che caratterizzano il nostro tempo. Se anche non ho potuto esplorare tutti gli anfratti di così mostruose specializzazioni, ne ho compreso tuttavia perfettamente il significato. Una cosa è certa: nulla, assolutamente nulla, nelle scoperte filosofiche, estetiche, morfologiche, biologiche, morali del nostro tempo nega la religione. Al contrario, il tempio consacrato alle “scienze specifiche” spalanca tutte le sue finestre per accogliere il cielo. E cos'è il cielo? Dove trovarlo? “Il cielo non si trova né sopra, né sotto, né a destra, né a sinistra, ma esattamente nel centro del petto di chi ha fede”. In questo momento non ho ancora fede e temo di dover morire senza cielo».
Le perle di Jutta e altri scritti giovanili
Irene Brin
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2020
pagine: 160
Nella meravigliosa Villa Rossi di Sasso di Bordighera, la casa di famiglia in cui Irene Brin trascorse lunghe estati e trovò sempre conforto, un baule di pelle ha saputo custodire un prezioso segreto per ottantadue anni: Le perle di Jutta, il primo e unico romanzo firmato dall'autrice. Il testo inedito, struggente e stupefacente, è ambientato in una località di villeggiatura alla moda tra le due guerre, fra magnati facoltosi, nobili decaduti, socialites temerarie e cinici gigolò. Scoprendo la vita della contessa Jutta Hohenau - famosa per perder «sempre qualcosa, l'occhialino, il cane, un guanto, un marito, le perle» - il lettore conoscerà così la storia di altri cinque prodigiosi personaggi di inizio Novecento, divisi tra sogni aristocratici e miti di celluloide. Tutti si riveleranno inaspettatamente contemporanei per i loro vizi e le loro ambizioni. Ma sarà il corso di un'unica notte, di una sola soirée elegante, che risolverà le loro vite, mostrandone le aspirazioni fallite e i desideri di rivalsa, gli amori naufragati e i tentativi di nuove conquiste.
La mia vita segreta
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 304
«Ho trentasette anni. È il 30 giugno 1941, giorno in cui promisi di consegnare questo manoscritto all’editore. Ho appena finito di trascriver qui i segreti della mia vita; la mia vita soltanto, infatti, mi conferisce l’autorità di farmi ascoltare. Desidero essere ascoltato. Sono l’incarnazione più rappresentativa del dopoguerra europeo, ne ho vissuto tutte le avventure, tutti gli esperimenti, tutti i drammi. Protagonista della rivoluzione surrealista, ho seguito giorno dopo giorno gli incidenti intellettuali e le ripercussioni che il materialismo dialettico di dottrine pseudofilosofiche ha fondato sui miti del sangue e della razza del nazionalsocialismo. Ho studiato teologia seriamente. Ho pagato caro, con le monete nere del mio sudore e della mia passione, il diritto alle diverse scorciatoie che mi sono state necessarie per giunger sempre primo. E mentre partecipavo a ogni ricerca, con il lucido fanatismo dello spagnolo, ho sempre d’altra parte rifiutato di iscrivermi a un qualsiasi partito politico. E come potrei farlo ora, quando la politica sta per essere annientata dalla religione? Sin dal 1929 ho instancabilmente studiato le scoperte delle scienze, che caratterizzano il nostro tempo. Se anche non ho potuto esplorare tutti gli anfratti di così mostruose specializzazioni, ne ho compreso tuttavia perfettamente il significato. Una cosa è certa: nulla, assolutamente nulla, nelle scoperte filosofiche, estetiche, morfologiche, biologiche, morali del nostro tempo nega la religione. Al contrario, il tempio consacrato alle “scienze specifiche” spalanca tutte le sue finestre per accogliere il cielo. E cos’è il cielo? Dove trovarlo? “Il cielo non si trova né sopra, né sotto, né a destra, né a sinistra, ma esattamente nel centro del petto di chi ha fede”. In questo momento non ho ancora fede e temo di dover morire senza cielo».
La mia vita segreta
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 300
«Ho trentasette anni. È il 30 giugno 1941, giorno in cui promisi di consegnare questo manoscritto all'editore. Ho appena finito di trascriver qui i segreti della mia vita; la mia vita soltanto, infatti, mi conferisce l'autorità di farmi ascoltare. Desidero essere ascoltato. Sono l'incarnazione più rappresentativa del dopoguerra europeo, ne ho vissuto tutte le avventure, tutti gli esperimenti, tutti i drammi. Protagonista della rivoluzione surrealista, ho seguito giorno dopo giorno gli incidenti intellettuali e le ripercussioni che il materialismo dialettico di dottrine pseudofilosofiche ha fondato sui miti del sangue e della razza del nazionalsocialismo. Ho studiato teologia seriamente. Ho pagato caro, con le monete nere del mio sudore e della mia passione, il diritto alle diverse scorciatoie che mi sono state necessarie per giunger sempre primo. E mentre partecipavo a ogni ricerca, con il lucido fanatismo dello spagnolo, ho sempre d'altra parte rifiutato di iscrivermi a un qualsiasi partito politico. E come potrei farlo ora, quando la politica sta per essere annientata dalla religione? Sin dal 1929 ho instancabilmente studiato le scoperte delle scienze, che caratterizzano il nostro tempo. Se anche non ho potuto esplorare tutti gli anfratti di così mostruose specializzazioni, ne ho compreso tuttavia perfettamente il significato. Una cosa è certa: nulla, assolutamente nulla, nelle scoperte filosofiche, estetiche, morfologiche, biologiche, morali del nostro tempo nega la religione. Al contrario, il tempio consacrato alle "scienze specifiche" spalanca tutte le sue finestre per accogliere il cielo. E cos'è il cielo? Dove trovarlo? "Il cielo non si trova né sopra, né sotto, né a destra, né a sinistra, ma esattamente nel centro del petto di chi ha fede". In questo momento non ho ancora fede e temo di dover morire senza cielo». (Salvador Dalì)
Olga a Belgrado
Irene Brin
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2012
pagine: 186
Nel 1941 Irene Brin raggiunse il marito Gaspero del Corso, ufficiale in Jugoslavia, contando di scrivere una serie di racconti e articoli per "Il Mediterraneo" e di non restare più di sei mesi in quella terra povera e degradata. Vi rimase invece tre anni, durante i quali viaggiò fra Belgrado e Lubiana, incontrando città distrutte, località di vacanza abbandonate e campagne aride. A seguito di quella esperienza riuscì a scrivere il suo libro più bello, l'unico in grado di mostrare chi si nascondeva veramente dietro quella che sarebbe diventata la giornalista di costume più amata e contestata d'Italia. Fu pubblicato una sola volta, nel dicembre del 1943, e non ebbe vita facile visto che, come racconta la stessa Brin, "fu sequestrato quasi dovunque perché il titolo e il contenuto sembravano troppo favorevoli ai partigiani jugoslavi". Con Olga a Belgrado, Irene Brin firmò un'opera che è allo stesso tempo il diario coinvolgente di una guerra dimenticata come quella jugoslava e un romanzo per racconti capace di svelare il disagio e l'incomunicabilità che rende tragicamente simili tutte le guerre. Dopo quasi settant'anni, l'opera torna finalmente in libreria, svelando il lato autentico e intimo di una delle maggiori giornaliste del Novecento, ingiustamente dimenticata e oggi pressoché sconosciuta al grande pubblico, che fu non soltanto una delle prime donne in grado di conquistare spazio nel mondo maschile del giornalismo ma uno dei personaggi chiave di una importante stagione culturale del nostro Paese.
L'Italia esplode. Diario dell'anno 1952
Irene Brin
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 235
Il racconto ci restituisce i grandi personaggi dell'epoca con i quali Irene e il marito Gaspero del Corso, fondatori della galleria L'Obelisco, intrattennero rapporti di amicizia e collaborazione: l'editore Longanesi, che per lei inventò lo pseudonimo di Irene Brin, i grandi autori come Carson McCullers e Aldous Huxley, i fotografi Henry Cartier-Bresson e David Duncan, con i quali girarono il mondo scattando foto indimenticabili. La Brin ci introduce anche nell'ambiente del cinema attraverso gli incontri con Luchino Visconti, Silvana Mangano, Dino de Laurentiis, Ingrid Bergman, Jennifer Jones. E ancora, mese dopo mese, racconta la sua passione per l'arte, il rapporto con Salvador Dalì, la promozione all'estero di artisti italiani come Vespignani, Burri, Afro, Clerici, e quella contemporanea di artisti stranieri in Italia, quali Rauschenberg, Calder, Magritte e Tanguy. Con saggi di Vittoria C. Caratozzolo e Ilaria Schiaffini.
Olga a Belgrado
Irene Brin
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2014
pagine: 186
Nel 1941 Irene Brin raggiunse il marito Gaspero del Corso, ufficiale in Jugoslavia, contando di scrivere una serie di racconti e articoli per "Il Mediterraneo" e di non restare più di sei mesi in quella terra povera e degradata. Vi rimase invece tre anni, durante i quali viaggiò fra Belgrado e Lubiana, incontrando città distrutte, località di vacanza abbandonate e campagne aride. A seguito di quella esperienza riuscì a scrivere il suo libro più bello, l'unico in grado di mostrare chi si nascondeva veramente dietro quella che sarebbe diventata la giornalista di costume più amata e contestata d'Italia. Fu pubblicato una sola volta, nel dicembre del 1943, e non ebbe vita facile visto che, come racconta la stessa Brin, "fu sequestrato quasi dovunque perché il titolo e il contenuto sembravano troppo favorevoli ai partigiani jugoslavi". Con Olga a Belgrado, Irene Brin firmò un'opera che è allo stesso tempo il diario coinvolgente di una guerra dimenticata come quella jugoslava e un romanzo per racconti capace di svelare il disagio e l'incomunicabilità che rende tragicamente simili tutte le guerre. Dopo quasi settant'anni, l'opera torna finalmente in libreria, svelando il lato autentico e intimo di una delle maggiori giornaliste del Novecento, ingiustamente dimenticata e oggi pressoché sconosciuta al grande pubblico, che fu non soltanto una delle prime donne in grado di conquistare spazio nel mondo maschile del giornalismo ma uno dei personaggi chiave di una importante stagione culturale del nostro Paese.
Cose viste (1938-1939)
Irene Brin
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1994
pagine: 202
Usi e costumi (1920-1940)
Irene Brin
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2001
pagine: 248
La mia vita segreta
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2006
pagine: 304
"Ho trentasette anni. È il 30 giugno 1941, giorno in cui promisi di consegnare questo manoscritto all'editore. Ho appena finito di trascriver qui i segreti della mia vita; la mia vita soltanto, infatti, mi conferisce l'autorità di farmi ascoltare. Desidero essere ascoltato. Sono l'incarnazione più rappresentativa del dopoguerra europeo, ne ho vissuto tutte le avventure, tutti gli esperimenti, tutti i drammi. Protagonista della rivoluzione surrealista, ho seguito giorno dopo giorno gli incidenti intellettuali e le ripercussioni che il materialismo dialettico di dottrine pseudofllosofiche ha fondato sui miti del sangue e della razza del nazionalsocialismo."