Libri di Irene Campese

È passato un anno da quando Caterina Castelletti, giovane e ambiziosa agente di polizia, scopre che l’assassino dell’omicidio sul quale aveva investigato l’anno prima, è suo padre, scomparso quando lei era ancora una bambina. La sua vita precipita in un incubo. Il fantasma di suo padre e quel terribile segreto continua a ossessionare Caty che non riesce a lasciarsi quell’esperienza alle spalle. Presa d’assalto dai media per le scioccanti verità, la sua promettente carriera finisce con uno scandalo, proprio quando nella città si aggira un nuovo mostro. Una ragazza è stata uccisa con un colpo d’accetta. E poi un’altra. Un’altra. E ancora un’altra. Potrebbe esserci di nuovo lo zampino di suo padre? Fermare l’assassino sembra essere la sua unica occasione di riscatto.

È da poco passata la mezzanotte. Caty, giovane poliziotta della squadra omicidi di Avellino, si dimena nel suo letto senza trovare pace. In un susseguirsi vorticoso, le piombano davanti agli occhi immagini raccapriccianti. Voci spaventose le incutono quel senso di terrore che ha già vissuto anni prima... Squilla il telefono. In preda al panico ascolta la voce del collega Valerio che la informa che sono stati rinvenuti alcuni cadaveri, nudi e martoriati, appesi a degli ulivi in aperta campagna. Sotto la lingua di uno di loro un pezzo di carta contenente sicuramente un messaggio da decodificare. Il mistero si infittisce...