Libri di Ivana Menna
Prospettive artistico-visuali, tra luoghi concreti e territori immaginari
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 136
Nell’indicare l’estrema vicinanza di un dato ente a un altro, la prossimità non può che implicare una certa distanza, seppure minima, che impedisce che i termini del confronto si annullino l’uno nell’altro perdendo la propria identità. È proprio questo interstizio, prossimo eppure distante, a essere fondamentale nel processo conoscitivo, in quanto capace di salvaguardare la “giusta distanza” che evita che tale spazio relazionale svanisca nell’oggetto da studiare, confondendosi con esso e piegando le categorie critiche e interpretative a sistemi di pensiero superficiali e annebbiati. Il presente volume raccoglie i contributi afferenti alle discipline artistico-visuali, la cui eterogeneità permette di osservare la prossimità e la distanza come categorie concettuali estremamente duttili, spaziando dalla storia e dalla critica dell’arte agli studi sul territorio, approdando infine al cinema: dai giudizi estetici di Vasari e Boschini alle opere di Germano Olivotto, dalla Galleria Farnese alle azioni di ricerca che hanno interessato Stifone, le Gole di Nera e Sermoneta, da Giovanni Battista Nolli a Dario Argento.
Tracciati letterari: incontri, conflitti e identità
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 258
Prossimità e distanza: due termini che non si limitano a descrivere la distanza fisica tra oggetti o persone, ma abbracciano anche dimensioni emotive, sociali, linguistiche e culturali, offrendo una prospettiva ricca e multidimensionale delle nostre esperienze quotidiane. Il presente volume raccoglie i contributi di ambito letterario. Coprendo un arco storico-letterario che va da Ovidio al Novecento, le autrici e gli autori, nel rispetto del proprio campo di ricerca, hanno messo in luce la maniera complessa in cui la dialettica tra prossimità e distanza si manifesta nelle personalità di volta in volta analizzate. Emerge un quadro mutevole, dove a seconda del contesto storico preso in considerazione questa dialettica si fa specchio di specifiche realtà interiori o di precise scelte intellettuali. Dalla letteratura classica a quella medievale, da Giacomo Leopardi a Eugenio Montale, da Elia Marcelli a Fabrizia Ramondino: momenti e figure, insieme alle altre evocate in ciascun saggio, che mettono in gioco una varietà di contenuti e di situazioni in grado di offrire importanti spunti di studio e di riflessione.
Eugenio Montale. «Intermezzo» e le prose del ̍43
Ivana Menna
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2020
pagine: 120
[…] sparito il senso statico della vita, spariti certi universali della cultura classica è rotto il diaframma tra arte e vita e la vita stessa si presenta come una mostruosa opera d’arte sempre distrutta e sempre rinnovata. (E. Montale, La solitudine dell’artista) Titolo di un componimento del Quaderno di quattro anni, datato «29/7/73», Intermezzo, dedicato allo scultore e disegnatore Giacomo Manzù (Giacomo Manzoni), inedito nel 1973, il manoscritto fu pubblicato in facsimile nell’opuscoletto Eugenio Montale, Intermezzo, allegato al volume Manzù: album inedito, a cura di Eduardo De Filippo, Franca May, Roma 1977. Manzù aveva eseguito un ritratto di Montale per la seconda edizione di Finisterre (Barbèra 1945) [Fin2] e uno per Fuori di casa (Ricciardi 1964). La poesia è formata da un’unica strofa di diciotto versi; vi si dice «la stagione è intermedia», «anche il tempo del cuore è un’opinione» (vv. 7 e 12): l’«intermedio» nel Diario del ’71 sorge accanto alle due alternative rispetto alle quali, di solito, tertium non datur (A questo punto, vv. 3-4: «T’ho accompagnato in guerra e in pace e anche/ nell’intermedio»).