Libri di Jan Kott
Mangiare dio. Un'interpretazione della tragedia greca
Jan Kott
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2017
pagine: 242
«L'eroe tragico è un capro espiatorio. E il capro espiatorio è un segno, un simbolo e una figura di mediazione. L'opposizione tragica è tra la sofferenza che non giustifica nulla e il mito che giustifica tutto. In questa teofania mitica avviene una trasformazione del dio crudele nel dio giusto e del tempo che tutto divora nella storia che raggiunge i propri scopi. Nell'antropologia tragica continuano a cambiare soltanto i nomi dei capri espiatori: il mito della mediazione rimane identico. La strada dall'esilio dal paradiso al nuovo paradiso, che è stato promesso, è cosparsa di cadaveri. Non esiste tragedia senza mito, ma la tragedia ne è anche, contemporaneamente, la distruzione. È un appello alla mediazione, e insieme una dimostrazione dell'impossibilità della mediazione. È questo il momento di lucidità dell'eroe tragico». Jan Kott (1914-2001) ci offre qui una serie di letture della tragedia greca: la sociologia, l'antropologia, la storia delle religioni e il teatro dell'assurdo sono gli strumenti privilegiati.
Mangiare dio. Un'interpretazione della tragedia greca
Jan Kott
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 240
«L’eroe tragico è un capro espiatorio. E il capro espiatorio è un segno, un simbolo e una figura di mediazione. L’opposizione tragica è tra la sofferenza che non giustifica nulla e il mito che giustifica tutto. In questa teofania mitica avviene una trasformazione del dio crudele nel dio giusto e del tempo che tutto divora nella storia che raggiunge i propri scopi. Nell’antropologia tragica continuano a cambiare soltanto i nomi dei capri espiatori: il mito della mediazione rimane identico. La strada dall’esilio dal paradiso al nuovo paradiso, che è stato promesso, è cosparsa di cadaveri. Non esiste tragedia senza mito, ma la tragedia ne è anche, contemporaneamente, la distruzione. È un appello alla mediazione, e insieme una dimostrazione dell’impossibilità della mediazione. È questo il momento di lucidità dell’eroe tragico». Jan Kott (1914-2001) ci offre qui una serie di magistrali letture della tragedia greca: la sociologia, l’antropologia, la storia delle religioni e il teatro dell’assurdo sono gli strumenti privilegiati di un’indagine insuperata nella sua originalità.
Arcadia amara. «La tempesta» e altri saggi shakespeariani
Jan Kott
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 184
La Tempesta, Otello, Misura per misura, ma anche le commedie «arcadiche» («Dodicesima notte» e «Come vi piace») sono qui oggetto dell’appassionata indagine di Kott. Indispensabile completamento di «Shakespeare nostro contemporaneo», questa nuova raccolta di saggi conferma la profondità di analisi del critico polacco. «Il merito di Kott» afferma Mario Praz «è di aver dato all’opera shakespeariana un significato vibrante di sensibilità moderna, un’interpretazione valida come critica per alcuni o molti contemporanei, e come documento di storia del gusto per coloro che verranno dopo di noi».
Shakespeare nostro contemporaneo
Jan Kott
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: XXVI-249
È possibile accostarsi a Shakespeare come a un contemporaneo senza falsare quei valori storici dai quali tuttavia non può prescindere la lettura di un testo poetico? Non è solo possibile, risponde Jan Kott, ma è questo l'unico modo di comprendere il grande drammaturgo elisabettiano. L'originalità dell'interpretazione passa attraverso questa intuizione di fondo: l'uomo, stritolato nell'ingranaggio della storia, ritrova la propria dimensione umana, la dimensione dell'intelligenza, interrogandosi sul senso della vita e del proprio destino. Prefazione di Mario Praz.
Divorare gli dei. Un'interpretazione della tragedia greca
Jan Kott
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2005
pagine: 320
Un'interpretazione dei capolavori del teatro greco, da parte di un grande intellettuale del Novecento, armato delle conoscenze che la sociologia, la psicologia, l'antropologia, la storia delle religioni forniscono. Gli accostamenti si succedono densi e vertiginosi: Prometeo, Beckett, le Baccanti, Levi Strauss, Sofocle, il teatro dell'assurdo in una serie di arbitrarietà apparenti, il cui valore d'uso si dimostra immediato. Dietro il grande canovaccio di regia c'è tutto l'autore, con i libri che ha letto e le idee che gli sono servite da stimolo.
Shakespeare nostro contemporaneo
Jan Kott
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2006
pagine: XXVI-249
E' possibile accostarsi a Shakespeare come a un contemporaneo senza falsare quei valori storici dai quali tuttavia non può prescindere la lettura di un testo poetico? Non è solo possibile, risponde Jan Kott, ma è questo l'unico modo di comprendere il grande drammaturgo elisabettiano. L'originalità dell'interpretazione passa attraverso questa intuizione di fondo: l'uomo, stritolato nell'ingranaggio della storia, ritrova la propria dimensione umana, la dimensione dell'intelligenza, interrogandosi sul senso della vita e del proprio destino.