Libri di Jan Yoors
Crossing. Diario di sopravvivenza e resistenza al tempo della seconda guerra mondiale
Jan Yoors
Libro: Libro in brossura
editore: Irradiazioni
anno edizione: 2010
pagine: 300
"Crossing" è il racconto in prima persona di un ragazzo che diventa uomo nell'atmosfera di atrocità e violenza dell'Europa della seconda guerra mondiale. In questo libro, Jan Yoors descrive in modo molto semplice, e al tempo stesso evocativo, che cosa accadde alla sua "famiglia" e ai suoi amici rom in quegli anni terribili: la persecuzione da parte della Gestapo, la difficile decisione di persuadere gli zingari a unirsi alla resistenza nonostante le loro convinzioni e i loro più profondi istinti, l'apprendimento da parte dell'autore e dei suoi amici rom dell'arte del sabotaggio e dell'assassinio, le uccisioni e le torture subite dagli zingari costretti a rinunciare al loro stile di vita, il coraggio e la voglia di vivere che seguitarono a mostrare malgrado la disperazione e l'isolamento, e come, arrestato, picchiato a sangue, costretto a vivere come una bestia braccata, inebriato dall'audacia delle sue azioni, lo stesso Yoors imparò, per riprendere le parole del suo padre adottivo, Pulika, ad "aprire di nuovo il pugno chiuso - solo la vita, infatti, ha un senso".
Zingari. Sulla strada con i rom lovara
Jan Yoors
Libro
editore: Irradiazioni
anno edizione: 2008
pagine: 328
Un libro che sembra indirizzato ad ognuno di noi, e che ci tocca intimamente. Raggiunge i nostri sogni di fuga più censurati, e per contrasto mette in mostra la nostra condizione di oggi: puniti, assegnati a residenza. Zingari è un'autentica storia di vita, e come i libri di avventura della nostra infanzia è un racconto ricco di insegnamenti. Una città delle Fiandre tra le due guerre, un ragazzo decide di raggiungere una kumpania di zingari che passava di lì: una famiglia di rom lovara, allevatori di cavalli considerati l'aristocrazia dei Figli del Vento. Divenuto un rom tra i rom, Yoors ci ricorda quel che non si trova in nessun opera: la verità su una cultura sempre protetta dagli zingari, che affamati di libertà, si sono fatti un dovere di mentire sempre a chi li interroga.