Libri di Jason Brennan
Estremi rimedi. Come resistere a uno stato ingiusto
Jason Brennan
Libro: Copertina morbida
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2019
pagine: 220
Molti, tra gli esperti, ritengono che nelle democrazie si possa reagire alle ingiustizie secondo modalità di lealtà, defezione o protesta. Sulla scorta di quanto teorizzato da Albert O. Hirschman, in altre parole, anche di fronte a un provvedimento ingiusto di legge oppure al comportamento scorretto di agenti governativi, i cittadini possono scegliere se accettare, lamentarsi o andarsene. In questo saggio Jason Brennan, già autore di "Contro la democrazia" e filosofo noto per esplorare i lati oscuri del pensiero filosofico occidentale, propone una originale argomentazione a sostegno di una quarta opzione: la resistenza, ossia la possibilità di opporsi a un comportamento ingiusto anche qualora provenga da agenti del governo. È legittimo difendersi o reagire in questi casi? Dove passa la linea di demarcazione tra autodifesa e offesa? È possibile giustificare, in casi particolari, comportamenti di norma inaccettabili come mentire, manipolare, sabotare? Domande difficili e delicate, ma ineludibili se si vuole essere pronti a difendere sempre giustizia e democrazia, e alle quali è possibile tentare di dare una risposta solo disponendo della penna e del coraggio di Jason Brennan. Con un saggio di Gianfranco Pellegrino.
Contro la democrazia. L'era dell'incompetenza e i rischi per la democrazia
Jason Brennan
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2023
pagine: 336
Cosa ha fatto la democrazia per noi? Ha dato voce ai più deboli, promosso il dibattito, favorito integrazione, crescita e sviluppo. Già: ma cosa ha fatto la democrazia per noi di recente? Se la domanda fosse rivolta a Jason Brennan, la sua risposta sarebbe probabilmente che è la questione stessa a essere mal posta. Quella che, secondo Winston Churchill, era la "peggior forma di governo possibile a eccezione di tutte le altre" non ha mai avuto la possibilità di fare del bene, né mai l'avrà. La ragione è spiegata in questo lavoro che, ritenuto eretico e scandaloso quando venne pubblicato per la prima volta, è ormai ritenuto un classico del pensiero politico contemporaneo. Brexit, crisi di cultura e competenza, estremisti ai vertici dei governi, assalti ai palazzi del potere potrebbero non essere storture, bensì i sintomi inevitabili della vera natura della democrazia che somiglia, secondo Brennan, non tanto al luogo di un civile e ragionato dibattito, quanto al regno di dell'irrazionalità e dell'ignoranza: molti elettori compiono le loro scelte sulla base dell'emozione o del pregiudizio, non conoscendo neanche, in numerosi casi documentati, la forma di governo vigente o addirittura i nomi dei leader in carica. Inoltre, come dimostra l'autore, che rivolge la sua critica sia alla democrazia rappresentativa che a quella deliberativa, la partecipazione politica tende a rendere le persone peggiori - più irrazionali, arrabbiate e cariche di pregiudizi. Quale alternativa abbiamo, allora? Come superare gli inconvenienti della democrazia se non vogliamo esporci ai rischi che comporterebbe la concentrazione del potere nelle mani di pochi? La proposta di Brennan è di sperimentare una forma di governo "epistocratica" che sia compatibile con parlamenti, elezioni e libertà di parola, ma distribuisca il potere politico in proporzione a conoscenza e competenza.
Breve storia della libertà
David Schmidtz, Jason Brennan
Libro: Copertina morbida
editore: IBL Libri
anno edizione: 2018
pagine: 280
Che cos'è esattamente la libertà? Perché è così importante e preziosa? Quali istituzioni promuovono e proteggono le forme di libertà più desiderabili? E come mai le società libere sono così fragili? Pur essendo uno degli ideali più amati, la libertà ha una natura sfuggente. Tentare di definirla vuol dire ripercorrerne anche la storia.Utilizzando un'impostazione che muove dai metodi propri delle scienze sociali, della filosofia e della ricerca storiografica, questa Breve storia della libertà fornisce un'indagine sintetica di momenti cruciali dell'evoluzione della libertà individuale, anche attraverso la messa a fuoco di alcune figure chiave: da John Knox a Martin Luther King, passando per Adam Smith e Karl Marx. Gli autori esaminano come i successi passati (per quanto incompleti) della lotta in difesa della libertà abbiano condotto molti di noi all'"ultima frontiera" dell'indipendenza personale: gli ostacoli interni di natura psicologica che ci impediscono di essere autonomi come vorremmo. I lettori vengono così incoraggiati a riflettere sulla propria idea di libertà individuale: in che cosa consiste? Da dove proviene?
Contro la democrazia
Jason Brennan
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2018
pagine: 333
È stato detto che la democrazia sia la peggior forma di governo, ad eccezione di tutte le altre fin qui sperimentate. Ma se la concezione relativistica dei regimi democratici come "male minore" appare in molte analisi e teorie moderne, da Machiavelli a Sartori, passando per Weber e Schumpeter, nessuno prima di Jason Brennan aveva sottoposto a un processo altrettanto spietato la "miglior forma di governo possibile". A giudicare dai risultati, infatti, il regime che dovrebbe garantire a tutti i cittadini il diritto di essere guidati da leader competenti e capaci di prendere decisioni ponderate, somiglia troppo spesso al regno dell'irrazionalità e dell'ignoranza: molti elettori compiono le loro scelte sulla base dell'emozione o del pregiudizio, non conoscendo neanche, in numerosi casi documentati, la forma di governo vigente o addirittura i nomi dei leader in carica. Inoltre, come dimostra Brennan, che rivolge la sua critica sia alla democrazia rappresentativa che a quella deliberativa, la partecipazione politica tende a rendere le persone peggiori - più irrazionali, arrabbiate e cariche di pregiudizi. Quale alternativa abbiamo, allora? Come superare gli inconvenienti della democrazia se non vogliamo esporci ai rischi che comporterebbe la concentrazione del potere nelle mani di pochi? La proposta di Brennan è di sperimentare una forma di governo "epistocratica" che sia compatibile con parlamenti, elezioni e libertà di parola, ma distribuisca il potere politico in proporzione a conoscenza e competenza. Prefazione di Sabino Cassese. Con un saggio di Raffaele De Mucci.