Libri di Jean Laplanche
Tra seduzione e ispirazione: l'uomo (1992-1999)
Jean Laplanche
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 294
Perché reintrodurre il vecchio termine di ispirazione, che risale al romanticismo tedesco? Perché “il suo soggetto non è ‘il’ soggetto, ma l’altro: proprio come per la seduzione, la persecuzione, la rivelazione. In risonanza con l’altro adulto originario, questo altro, in momenti privilegiati, riapre la ferita dell’inatteso, dell’enigma. Un’apertura che l’analisi talvolta mantiene – è precisamente questo il suo marchio d’origine, il suo marchio ad opera dell’origine – e che può essere trasportata al di fuori, verso altri campi di alterità e di ispirazione. È quello che bisogna appunto denominare transfert di transfert”. Il volume comprende lavori scritti tra il 1992 e il 1999, molti dei quali davvero ispirati e spesso controcorrente, originali e sempre chiarificatori, non solo rispetto alle forze in gioco nel conflitto psichico, all’inconscio sessuale che è caratteristica dell’essere umano, alla pulsione di morte, agli scopi della cura psicoanalitica, ma anche relativamente al posto della psicoanalisi nella comunità scientifica, alla sua posizione antiermeneutica, tra miti e teorie.
Vita e morte in psicoanalisi
Jean Laplanche
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 204
Vita e morte: due riferimenti fondamentali nella teoria psicoanalitica, talvolta perfino eclatanti – si pensi al grande dualismo mitico delle pulsioni di vita e delle pulsioni di morte –, ma molto più indiretti o occultati nella clinica e nella pratica. L'ordine vitale non può essere definito unicamente in funzione della frontiera epistemologica che lo separa dal campo specifico della psicoanalisi: è infatti presente anche all'interno di quest'ultimo, nel senso che vi si fa rappresentare. Il problema è allora quello della trasposizione e derivazione, al tempo stesso concettuale e reale, di alcune entità psicoanalitiche – la sessualità, l'Io, il sadomasochismo – a partire dall'ordine vitale. Le approfondite trattazioni qui proposte, già nel 1970, su questi tre temi e su narcisismo e pulsione di morte, sono le tappe di una ricerca sulla problematica della psicoanalisi, che è una rimessa in discussione tanto dell'opera freudiana quanto dell'esperienza clinica, nella loro stringente attualità.
Il primato dell'altro in psicoanalisi. La rivoluzione copernicana incompiuta
Jean Laplanche
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 588
“Nella successione degli articoli qui raccolti non si troveranno rotture, ma si potrà riconoscere un movimento raffigurabile con una spirale: passare, ciclicamente, sulla verticale di alcuni punti problematici, ad ogni spira prendendo un po’ più di distanza rispetto alla precedente e delineando più nettamente le opzioni e le differenze. È all’interno dell’esperienza inaugurata da Freud, esperienza indissolubilmente clinica e teorica – dirò: filosofica – che si colloca il mio pensiero; non per smussarne gli angoli o perfezionarne i dettagli ma per farlo lavorare e, nel senso pieno della parola, fargli ‘rendere l’anima’.” Seguendo il pensiero freudiano anche nelle sue impasse, nelle sue rimozioni e nei suoi fuorviamenti, affrontando la teoria con lo stesso metodo analitico, tendendone all’estremo alcune articolazioni e seguendone i varchi, esaminando il modo stesso di derivazione di certi concetti, si problematizzano la dottrina ma anche la storia e la clinica psicoanalitiche. Emerge così una nuova tematica, che evidenzia più rigorosamente la genesi, l’energia, le configurazioni e i destini di quell’“inconciliabile”, quell’“altro” che muove l’essere umano e al tempo stesso lo attacca dall’interno, e che costituisce l’oggetto peculiare della psicoanalisi.
Vocabolario della psicoanalisi
Jean Laplanche, Jean-Bertrand Pontalis
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 606
L’idea fondatrice di questo Vocabolario della psicoanalisi ha sconcertato più di un lettore disattento, poiché continuamente lo si è chiamato “Dizionario” o “Enciclopedia”. Al di là di una recensione dei “vocaboli” psicoanalitici, l’intento di Jean Laplanche e J.-B. Pontalis è quello di proporre una riflessione sull’insieme dei concetti, dal più semplice al più complesso, che Freud e altri al suo seguito hanno progressivamente elaborato per rendere conto delle scoperte della psicoanalisi. Il commento degli autori ha tentato, a proposito delle nozioni principali ricostruite, di eliminarne o almeno chiarirne le ambiguità, di esplicitarne le eventuali contraddizioni. È raro che queste non sfocino in una problematica suscettibile di essere ritrovata nella stessa esperienza. Il Vocabolario è uno strumento di lavoro, come amava dire Daniel Lagache, che fu all’origine del progetto; nel senso che l’opera invita il lettore a lavorare con Freud, a mettere il pensiero di Freud al lavoro, anziché considerarlo un sistema chiuso.