Libri di Josef Koudelka
Radici
Josef Koudelka
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2020
pagine: 368
Uno viaggio nel nostro mare, il Mediterraneo, nel nostro passato, l'archeologia, e nel presente, il nostro essere oggi alla continua ricerca delle nostre radici per poter andare avanti. Josef Koudelka ha deciso di compiere un viaggio lungo e unico che in 30 anni che lo ha portato a fotografare in diciannove diversi paesi del Mediterraneo e a visitare più di cento siti archeologici della storia Romana e Greca. La sua esplorazione non ha precedenti; Alain Schnapp, il famoso archeologo, lo ha definito un viaggio unico perché nessuno prima di lui aveva provato con tale ostinazione a fornire una rappresentazione tanto completa di quel che rimane, vestigia, rovine, opere d'arte e resti del passato, della nostra storia antica. E tutto, usando in modo magistrale la fotografia. Se nel Diciannovesimo secolo i pittori romantici amavano le rovine, le dipingevano nella gloria della nostalgia più profonda. Josef Koudelka, invece, non coltiva la nostalgia e per lui le rovine sono resti emozionanti di quello che sta per morire; segni di ciò che succede ora, di cui l'arte dovrebbe recuperare il valore e il significato nel nostro presente. Perché è di fronte a questo "mare comune" che è nata l'Europa e i suoi valori fondanti. Questo lavoro non intende solo documentare la Storia ma vuole è recuperare il significato di un mondo che rischiamo di perdere; un mondo "che noi portiamo dentro di noi come macerie accatastate con instancabile speranza".
Zingari
Josef Koudelka, Stuart Alexander, Will Guy
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2019
pagine: 109
Attraverso centonove fotografie, realizzate tra il 1962 e il 1971 in Cecoslovacchia (Boemia, Moravia e Slovacchia), Romania, Ungheria, Francia e Spagna, Josef Koudelka compone la testimonianza di un mondo scomparso. Affascinato dalla cultura e dalla storia degli zingari, e cercando di catturare il significato delle loro vite, i ritratti di Koudelka possiedono un'umanità profonda e un'autenticità sconvolgente. Grazie al suo sguardo unico, le immagini di Koudelka possiedono un forte simbolismo ed emanano uno strano potere.
Wall. Paesaggio israeliano e palestinese 2008-2012
Josef Koudelka
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2013
pagine: 124
"Wall" raccoglie le fotografie panoramiche scattate tra il 2008 e il 2012 da Josef Koudelka a Gerusalemme, Hebron, Ramallah, Betlemme e in vari insediamenti israeliani lungo la strada della barriera che separa Israele dalla Palestina. Mentre gli israeliani chiamano il muro "recinzione di sicurezza", i palestinesi lo chiamano "muro dell'apartheid", e gruppi come Human Rights Watch usano il termine "barriera di separazione". Il muro del progetto di Koudelka è metaforicamente una spaccatura umana nel paesaggio naturale. All'interno del volume la cronologia, il glossario e le didascalie contestualizzano le immagini, e descrivono la difficile relazione tra il genere umano e la natura, e tra culture strettamente connesse.
Decreazione. Ediz. italiana e inglese
Josef Koudelka
Libro
editore: Contrasto
anno edizione: 2013
pagine: 9
"Decreazione" è un progetto di Josef Koudelka per il padiglione della Santa Sede alla 55ª esposizione internazionale d'arte Biennale di Venezia 2013.
Zingari
Josef Koudelka
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2011
pagine: 109
Questo volume è la versione aggiornata e ampliata del menabò definitivo originale di Cikdni zingari in ceco che Josef Koudelka realizzò insieme al grafico Milan Kopriva nel 1908 e che doveva essere pubblicalo a Praga nel 1970. Koudelka lasciò la Cecoslovacchia nel 1970 e il libro non andò mai in stampa. A Parigi Koudelka cominciò a lavorare con l'editore francese Robert Delpire a un altro libro di fotografie degli zingari, che conteneva sessanta immagini scattate perlopiù nei campi rom della Slovacchia orientale fra il 1902 e il 1908. Il volume uscì nel 1975 in Francia con il titolo Gitans, la fin dn voyage. Il libro resta ancora oggi un'opera di riferimento del ventesimo secolo. Questa nuova edizione ampliata contiene 109 fotografie scattate nella ex-Cecoslovacchia (Boemia, Moravia e Slovacchia), in Romania, Ungheria, Francia e Spagna fra il 1962 e il 1971.Il titolo è .Zingari. come venivano comunemente chiamali quando furono scattate le fotografie, prima dell'entrata in uso del termine "rom". Il sociologo Will Guy, autore del testo che accompagnava la prima edizione di "Zingari", ha contribuito con un saggio aggiornato che ripercorre le migrazioni dei rom dalla loro patria d'origine nel nord dell'India fino al loro stato odierno, costantemente al centro di polemiche a livello internazionale.
Piemonte
Josef Koudelka
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2009
pagine: 160
Koudelka racconta il "Piemonte", terra di passaggio, di conquiste, di lotte, di lavoro. Una terra di meraviglie e di ferite. A ogni scatto corrisponde un'emozione. Antiche corti e tracce di trattori. Manufatti abbandonati al cospetto delle cime. Animali diretti al pascolo e intenti a riposare. Strade, piste, ponti, scale elicoidali. Paesaggi d'acqua che paiono lunari. Distese di rocce, risaie, serre, laghi, castelli, cantieri, viadotti, nuvole. Alberi spogli e prati fioriti. Cemento. Ferro. Cigni. Cavalli. Tubi di plastica che escono dalle montagne. Piloni di calcestruzzo che spuntano dai prati. Paesaggi da cui l'uomo è stato rimosso, ma in cui la presenza è comunque costante attraverso i segni, spesso indelebili, del suo passaggio. Un'occasione unica per scoprire un Piemonte invisibile ai più, ma svelato da Koudelka in tutta la sua forza e bellezza. Uno degli autori più celebri che ha lasciato una traccia indelebile, incancellabile, nella storia della fotografia. Un racconto esclusivo dedicato al territorio italiano.
Invasione Praga 68
Josef Koudelka
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2008
pagine: 296
Nel 1968, durante l'estate dell'invasione russa in Cecoslovacchia che mette fine a ogni sogno di "primavera", Josef Koudelka - allora giovane fotografo di talento, curioso soprattutto di fotografia di scena - è a Praga. Quell'alba del 21 agosto, quando l'occupazione del paese dalle truppe "alleate" diventa realtà, scende in strada come tutti e, con la sua macchina fotografica, scatta. Scatta senza sosta, senza pausa, con il bisogno di farlo semplicemente perché è lì, nella città che conosce e dove vive. Le foto raccontano i carri armati nelle strade, la rabbia di tanti che cercano di fermare la violenza anche solo con il proprio corpo, le manifestazioni, le case, il pianto e la disperazione. La documentazione di quell'estate tragica e fatale diventerà una tra le testimonianze più forti del periodo, aiuterà Koudelka a lasciare il paese, lo spingerà a entrare a Magnum, contribuirà a fare di lui uno degli autori più celebri della fotografia e lascerà una traccia indelebile, un segno forte e vistoso, incancellabile, nella storia della fotografia.