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Libri di Joseph Roth

La leggenda del santo bevitore. Racconto

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1985

pagine: 88

10,00 9,50

Zipper e suo padre

Joseph Roth

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1986

pagine: 172

14,00 13,30

La cripta dei cappuccini

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1989

pagine: 196

10,00 9,50

La milleduesima notte

Joseph Roth

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 1991

pagine: 235

9,00 8,55

Giobbe. Romanzo di un uomo semplice

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1992

pagine: 200

12,00 11,40

Confessione di un assassino raccontata in una notte

Joseph Roth

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 1994

pagine: 152

9,00 8,55

Autodafé dello spirito

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2019

pagine: 95

"Autodafé dello spirito" è la testimonianza dell'impegno civile e politico di Joseph Roth durante gli anni dell'esilio, dal 1933 al 1939. È il grido d'allarme di un intellettuale che non vuole cedere alla follia, criminale che lo circonda, ma vede chiaramente il baratro verso il quale la Germania nazista sta trascinando l'Europa. Attraverso questi articoli possiamo ricostruire le urgenze e gli sviluppi del pensiero dello scrittore: il suo scivolare dall'iniziale socialismo verso posizioni monarchiche (ma sempre in chiave antifascista), la rivendicazione dell'erranza ebraica (contrapposta al sionismo e alla ricerca di una patria geografica), la difesa dei valori umanistici della cultura europea. Mentre descrive i roghi di libri, l'abbrutimento della propaganda e le colpevoli esitazioni delle democrazie, la scrittura di Roth oscilla tra il sarcasmo, la disperazione e improvvisi slanci di speranza, ma la sua visione rimane lucida fino alla fine. Fino all'ultimo articolo, pubblicato il giorno prima del ricovero in ospedale, dove l'ombra dei campi di concentramento invade il simulacro svuotato di senso della cultura tedesca: «La quercia di Goethe a Buchenwald».
12,50 11,88

Giobbe

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2019

pagine: 208

Mendel Singer è un povero ebreo che insegna la Torah ai bambini in uno sperduto villaggio della Volinia. È un uomo semplice e pio, dotato di una fede incrollabile e di un imperturbabile spirito di rassegnazione di fronte alle sventure della vita: la nascita di un figlio storpio e idiota, l’arruolamento del primogenito nell’esercito russo, la partenza del secondogenito per l’America, la scoperta che la figlia se la intende con i cosacchi. I disegni di Dio sono imperscrutabili, ma la capacità di sopportare il dolore non è inesauribile nemmeno per Mendel. Perché il Signore non allontana il male dal suo servo devoto? Perché proprio lui e non altri viene messo alla prova? Sopraffatto dalle tragedie che continuano ad abbattersi sulla sua famiglia, Mendel cede infine alla disperazione e, come un moderno Giobbe, sfida il Dio da cui si sente perseguitato. A riconciliarlo con l’Onnipotente sarà proprio Menuchim, il figlio negletto, il reietto: grazie a lui Mendel potrà conoscere di nuovo la gioia e la consolazione. Pubblicato nel 1930, Giobbe ha il respiro di una parabola in cui risuonano la sapienza delle Scritture e la violenza della Storia e in cui si perpetua il mito dell’ebreo senza patria, fedele custode della tradizione contro le sirene della modernità.
9,50 9,03

La quarta Italia

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 48

Nell’autunno del 1928, Joseph Roth è in Italia, inviato dal quotidiano «Frankfurter Zeitung» per raccontare ai lettori tedeschi il paese di Mussolini. I suoi reportage sono un piccolo capolavoro di giornalismo letterario, in perfetto e singolare equilibrio tra ironia e profonda inquietudine. Roth racconta il pervasivo culto della personalità del Duce, il clima di delazione e lo stato di polizia, l’asservimento della stampa e la censura, le sotterranee forme di opposizione. Il suo sguardo si sofferma sui particolari – l’abbigliamento di una camicia nera o l’ambigua gentilezza del portiere d’albergo che lo spia – e adotta un tono leggero, a tratti umoristico, dietro il quale però lascia emergere, sempre più netto, il grido di allarme. Nella chiave di un pessimismo non ancora disperato, Joseph Roth ci consegna così una lucida e impietosa testimonianza sull’Italia del Ventennio.
7,50 7,13

Le bettole di Berlino

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2020

pagine: 96

Durante il suo soggiorno nella Berlino di Weimar, a partire dalla fine degli anni Venti, Joseph Roth collaborò con la «Frankfurter Zeitung» e con altri quotidiani. I suoi articoli restituiscono un'immagine vivida e penetrante della capitale tedesca: un affresco popolato di criminali, mendicanti e chanteuses, di taverne e locali notturni. Ritratto fedele e appassionato di una città in febbricitante movimento, percorsa da passanti, automobili e tram, vivace nel suo pullulare di piazze, cinema, teatri, parchi e grattacieli di nuova costruzione, questo libro raccoglie alcune delle pagine più belle mai dedicate a Berlino e ai suoi abitanti.
5,90 5,61

Viaggio ai confini dell'impero

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 126

Il volume raccoglie i Reportages del Roth giornalista scritti in occasione dei viaggi che egli fece nel corso degli anni Venti come inviato speciale per alcuni tra i maggiori quotidiani tedeschi. L'autore approfondisce l'universo multiforme dell'Europa orientale: la Galizia, sua terra natale, l'Ucraina, la Polonia, la Bosnia e la Serbia. Questi resoconti sono appassionanti testimonianze di un mondo ormai scomparso, che offre ancora oggi spunti di grande attualità. Centrale è il crollo della monarchia austroungarica con le sue conseguenze politiche, linguistiche e di appartenenza ad un solo grande popolo. Con il suo inconfondibile stile e la capacità di descrivere in profondità persone e cose, Roth restituisce al lettore le diverse realtà sociali e politiche, l'opposizione tra città e campagna, la pluralità delle minoranze linguistiche ed etniche, mostrando al tempo stesso come egli, diventato 'apolide', uno Heimatlos, abbia l'occasione, viaggiando, di prendere nuovamente coscienza delle sue radici ed origini. E così nel rappresentare la Galizia come un paesaggio devastato dalla guerra, egli lo trasforma in un emozionale spazio della memoria, riscoprendo l'essenza degli ebrei orientali e ponendo l'accento sui valori umani e culturali di questa parte d'Europa.
12,00 11,40

A passeggio per Berlino

A passeggio per Berlino

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 128

Alla fine del 1920 Joseph Roth si trasferisce a Berlino, collaborando con la Frankfurter Zeitung e altri quotidiani. Proseguendo la tradizione viennese del feuilleton, Roth porta questo genere a una moderna forma di reportage letterario, e si pone come appassionato testimone e acuto osservatore della vita sociale del suo tempo. I reportage qui raccolti ci offrono una sorprendente e personale visione della Berlino degli anni Venti, una città che si propone come asilo per rifugiati ebrei, russi, turchi, armeni, greci, una metropoli di persone senza fissa dimora, di mendicanti, di senzapatria che lottano per la propria sopravvivenza. Roth accompagna il lettore alla scoperta di luoghi significativi, primo fra tutti lo Scheunenviertel, il quartiere che un tempo dette rifugio ai molti ebrei esuli dell'Europa dell'Est, un mondo vitale e variopinto che "puzza di cipolle, pesce, grasso e frutta... ", e di cui Roth si serve anche per fare una sofferta e acuta riflessione sulla questione ebraica. Ma c'è anche la Berlino delle avanguardie, dal volto moderno, borghese e benestante, cui Roth non risparmia scetticismo e ironia su temi quali il traffico, l'architettura, la politica, la moda, i grandi magazzini, il ritmo frenetico della metropoli in espansione e la commercializzazione dell'industria del divertimento. Ogni luogo, con i suoi bizzarri ed eccentrici individui — tra cui accattoni, prostitute, ballerine, magnaccia, garzoni di bottega, artisti... — che popolano le notti e i quartieri berlinesi, nonché la gente comune osservata nella sua quotidianità, diventa per Roth l'occasione di penetranti considerazioni storiche e sociali, descrizioni piene di simpatia nei confronti degli emarginati, e di accusa e denuncia del conformismo dei tempi nuovi che porta alla perdita di identità e all'appiattimento dell'individuo. Roth ci regala insomma un quadro variegato, divertente e sofferto di una città inquieta e in continua espansione che ha rappresentato una grande rivoluzione culturale e dei costumi.
12,00

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