Libri di L. Ceppa
Rinascita delle religioni e secolarismo
Jürgen Habermas
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 64
"Mentre il secolarismo anticlericale del passato intendeva combattere i privilegi politici della Chiesa, ancora legata al vecchio regime, il secolarismo istituzionale della democrazia multiculturale rappresenta oggi la condizione pregiudiziale per il rifiorire delle religioni. Ecco la tesi di questo saggio di Habermas. La ragione secolare è, per così dire, il piedistallo costituzionale che rende possibile il confronto e l'approfondimento delle autenticità religiose. Le credenze riflessive - che, senza chiudersi alla modernità, ancora attingono attraverso il rito a una sorgente premoderna di solidarietà - vengono ora direttamente chiamate a dibattere in pubblico il senso della modernità e della democrazia." (dall'Introduzione di Leonardo Ceppa)
Verbalizzare il sacro. Sul lascito religioso della filosofia
Jürgen Habermas
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: 318
Gli ultimi decenni hanno visto sorgere un tema completamente nuovo: le società europee già ampiamente secolarizzate si sono trovate di fronte alla rinnovata vitalità di movimenti e fondamentalismi di natura religiosa. Per la filosofia ciò comporta una sfida doppia. Come teoria politica normativa, la filosofia deve rivedere quell'idea di stato secolarizzato che voleva espellere dalla sfera pubblica politica le comunità religiose, confinandole nel privato. Come "custode della razionalità", non può non chiedersi cosa significhi il fatto che nel cuore delle società moderne rifioriscano - quali produttive figure dello spirito - confessioni e dottrine religiose già radicate in arcaiche pratiche di culto. La sorprendente contemporaneità della religione sfida la cultura laica: fin dall'illuminismo la filosofia si era schierata dalla parte delle scienze, e aveva finito o per trattare la religione come un oggetto oscuro e bisognoso di spiegazione o per "razionalizzarla". Dobbiamo allora chiederci: come deve comportarsi una filosofia che si vede venire incontro la religione non più come una figura del passato, ma come una - sempre opaca, ma per il momento di nuovo attuale - figura del presente?
Solidarietà fra estranei. Interventi su «Fatti e norme»
Jürgen Habermas
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 1997
pagine: 139
Diritti umani, democrazia e organizzazione globale
Ingeborg Maus
Libro: Copertina rigida
editore: Trauben
anno edizione: 2009
pagine: 150
Docente di Teoria politica alla Goethe Univerisität di Francoforte, l'autrice discute la ricostruzione habermasiana del sistema dei diritti e sviluppa un giudizio più pessimistico di Habermas sul processo di globalizzazione: in assenza di una organizzazione giuridica adeguata a livello globale, la Carta dell'ONU rimane un mero trattato pattizio, non ha valore di costituzione.
Discorso religioso e religione discorsiva nella società postsecolare
Thomas M. Schmidt
Libro: Copertina rigida
editore: Trauben
anno edizione: 2009
pagine: 90
Docente di Filosofia della religione alla Goethe Universität di Francoforte, in quattro saggi (tra cui "La religione come fonte prepolitica dei diritti umani?" e "Teologia postsecolare del diritto") l'autore sviluppa un discorso rigoroso sulla scambievole traduzione tra le fondamentali intuizioni normative di cittadini credenti e cittadini laici, entro una politica mondiale della legalità.
Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica liberale
Jürgen Habermas
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 125
Nella modernità la teoria morale si astiene dal proporre modelli vincolanti di vita buona. Sennonché l'impossibilità di comporre la disputa sullo statuto morale e giuridico della vita umana prepersonale induce oggi Habermas a riproporre la problematica etica classica sul piano dell'universalità antropologica. Che significato vogliamo dare alla vita della nostra specie? vogliamo mantenere il valore tradizionale della responsabilità morale soggettiva? che tutela dare alla vita umana nei suoi stadi prenatali? che rispetto tributare ai suoi stadi post mortem? L'autore teme una genetica liberale che si affidi alle opzioni interessate dei genitori e ai meccanismi del mercato. Fuoriuscendo dal rapporto clinico e dialogico col paziente, ossia dai limiti strettamente terapeutici e negativi che presuppongono il consenso dell'interessato, il liberalismo genetico rischia di alterare quell'eguaglianza casuale della natalità cui tutti i cittadini devono il cominciamento di un esclusivo destino di socializzazione. Solo se manteniamo come giuridicamente indisponibile la casualità della nascita, i cittadini possono garantirsi l'eguaglianza di accesso all'ideale comunità dei soggetti morali e alla reale comunità dei cittadini politici.
Democrazia transfrontaliera. Una «Festschrift» per Ingeborg Maus
Libro: Copertina rigida
editore: Trauben
anno edizione: 2011
pagine: 270
Sette saggi per discutere a fondo le tesi di Ingeborg Maus sul diritto positivo internazionale, la democrazia cosmopolitica, i diritti umani, i poteri dell'ONU.
L'inclusione dell'altro. Studi di teoria politica
Jürgen Habermas
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 288
Il volume presenta una raccolta di saggi politici che ruotano tutti intorno alla stessa domanda: quali sono le conseguenze prodotte dall'universalismo dei principi repubblicani? L'indagine dell'autore viene condotta con particolare riferimento alle società pluralistiche in cui si inaspriscono i contrasti multiculturali, agli stati-nazione in via di trasformazione definitiva verso entità di carattere sovranazionale e ai cittadini sempre più costretti in una globalizzata "società del rischio". Lo scopo teorico di Habermas è di approdare alla definizione di un universalismo sensibile alle differenze, in cui "inclusione" non significa accaparramento assimiliatorio né chiusura verso il diverso.
Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento
Jürgen Habermas, Charles Taylor
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2007
pagine: 120
Nel testo si affrontano le alternative teorico-normative con cui governare la babele multiculturale del mondo contemporaneo. Le difficoltà derivano dal fatto che, in democrazia, il riconoscimento politico della diversità culturale non può che poggiare sull'eguaglianza dei diritti. Secondo i liberali la politica si fonda sull'universalismo delle norme giuridiche e dunque rimane neutrale rispetto alle varie concezioni etiche "private". Secondo i comunitari la politica si fonda invece sulla differenza dei valori etici.
Morale diritto politica
Jürgen Habermas
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 157
Sfera pubblica, informale e "spontanea", e procedure della democrazia sembrano oggi destinate a un confronto sempre più diretto e risolutivo. La riflessione di Habermas prende in considerazione le trasformazioni ultime degli stati nazionali e propone di ripartire dal dato ineliminabile della democrazia come valore raggiunto e maturo. Oggi, i cittadini possono ancora prendersi a cuore i diritti politici di partecipazione solo integrandosi nella comunicazione pubblica di una politica liberale ed egualitaria. D'altra parte, gli organi deliberativi dovrebbero rimanere permeabili e ricettivi verso temi, valori e programmi che pervengono loro da parte di una sfera pubblica e non strutturata dall'alto, così da dare pieno valore al concetto di cittadinanza politica.
La costellazione postnazionale. Mercato globale, nazioni e democrazia
Jürgen Habermas
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2002
pagine: 136
Tre interventi nel vivo della politica mondiale: la globalizzazione pone ai politici il compito di riorganizzare i rapporti tra stati secondo una prospettiva cosmopolitica. Ma tale riorganizzazione per Habermas, deve essere concepita come una "rete" in grado di far interagire politiche regionali, nazionali e sovranazionali, senza chiedere ai cittadini di rinunciare a pratiche, forme di vita e valori materiali specifici.
L'inclusione dell'altro. Studi di teoria politica
Jürgen Habermas
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2002
pagine: 280
Il volume presenta una raccolta di saggi politici che ruotano tutti intorno alla stessa domanda: quali sono le conseguenze prodotte dall'universalismo dei principi repubblicani? L'indagine dell'autore viene condotta con particolare riferimento alle società pluralistiche in cui si inaspriscono i contrasti multiculturali, agli stati-nazione in via di trasformazione definitiva verso entità di carattere sovranazionale e ai cittadini sempre più costretti in una globalizzata "società del rischio". Lo scopo teorico di Habermas è di approdare alla definizione di un universalismo sensibile alle differenze, in cui "inclusione" non significa accaparramento assimiliatorio né chiusura verso il diverso.