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Libri di Laura Basile

La morale della storia

André Gorz

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2022

pagine: 260

Due avvenimenti segnano, a distanza di pochi giorni, un sanguinoso arresto nella storia delle illusioni europee: la spedizione di Suez e la repressione di Budapest. Quelle giornate del 1956 parvero obiezioni contro la storia e posero più drammaticamente la domanda: quali sono, oggi, le concrete possibilità rivoluzionarie? Nell’U.R.S.S., la via del socialismo non dimentico dell’uomo può passare per la destalinizzazione. Le contraddizioni, gli errori e le durezze sin qui manifestate dalla politica sovietica si possono spiegare con la necessità dell’industrializzazione forzata. Dal canto loro, gli Stati Uniti affermano di considerare superato il socialismo. Ma in realtà – ribadisce André Gorz – proprio negli Stati Uniti l’uomo è alienato alle strutture economiche. Reso incapace di scelte personali, egli subisce i bisogni che la pubblicità crea in lui artificialmente per soddisfare la produzione di massa. La rivoluzione, conclude Gorz, deve essere fatta, è una esigenza umana come ai tempi di Marx. Ma quella che per Marx era una certezza, non è per noi, uomini e donne della società dei robot, che una speranza.
20,00 19,00

Il paradosso della morale

Vladimir Jankélévitch

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2020

pagine: 200

Il quadro della moralità offerto da Jankélévitch è mosso da forti chiaroscuri. Agire bene o male è un'esperienza umana originaria, che coinvolge l'intera esistenza nella forma dell'intermittenza, della caduta e del rilancio, è perenne scontro di essere e dovere, purezza di cuore e amore, e insieme incapacità di distinguere il bene dal male, ansia di assoluto e sua eclissi. "Il paradosso della morale", ultima opera pubblicata in vita da Jankélévitch – alla quale è legittimo attribuire un carattere di sintesi della sua visione etica – è interamente occupata da un lavoro sulla contraddizione. La vita morale e la sua fondamentale ambivalenza vengono descritte, analizzate e problematizzate all'insegna delle vicende, sempre diverse e imprevedibili, della contraddizione che sta nel cuore dell'etica. «Paradosso» è «la contraddizione professata» che, a causa dell'inevitabile collocarsi all'interno della dinamica temporale, si sdoppia, si esaspera fino all'iperbole e deflagra o si diluisce fino a neutralizzarsi. La sua configurazione conclusiva sarà la compresenza degli opposti nel corpo e nel suo carattere di organo-ostacolo, definito «contraddizione congelata, impietrita, pietrificata».
18,00 17,10

Il cammino verso la nuova musica

Anton Webern

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2020

pagine: 142

Pubblicato originariamente in Germania nel 1960, "Il cammino verso la nuova musica" contiene sedici lezioni date da Webern tra il 1932 e il 1933 in un’abitazione privata di Vienna. Da esse traspare la necessità – da cui tutto dipende e a cui Webern dava massima importanza – che la musica e il suono fossero intesi come “natura regolata da leggi” in rapporto all’orecchio. Qualcosa, vale a dire, che è sottratto all’arbitrio umano. Il cammino della musica occidentale è dunque visto da Webern come uno sviluppo progressivo – per tappe e passaggi sempre più raffinati – di una lingua e di un pensiero autonomi. E affinché ciò possa avvenire i pensieri musicali devono essere espressi e trovare sbocco in forme intelligibili. È proprio questo l’ambito di ricerca del vero musicista: relazionarsi al passato per trovare forme di connessione (tra suoni) sempre più alte ed evolute. La nuova musica non è invenzione ma scoperta.
16,00 15,20

Giustizia spaziale. Corpo Spazio Atmosfera

Andreas Philippopoulos-Mihalopoulos

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 184

Non ci può essere giustizia che non sia spaziale. Di contro alla tendenza di “despazializzazione” della materia, dei corpi, della legge e dello spazio stesso, in "Giustizia spaziale" Andreas Philippopoulos-Mihalopoulos sostiene che nulla può essere veramente compreso indipendentemente dallo spazio. Si tratta qui di una nuova teoria e di un radicale approccio alla connessione corporea tra lo spazio (in senso geografico, sociologico e filosofico) e la legge (considerata in senso ampio: teoria sociale, norme politiche e comportamentali). Più precisamente l'autore sostiene che la giustizia spaziale è una lotta tra varie entità corporee (umane, naturali, non organiche, tecnologiche) nel tentativo di occupare un certo spazio in un momento dato. Da questo punto di vista la più immediata conseguenza della “svolta spaziale” risiede nella giustizia spaziale poiché, come viene dimostrato nel libro, questa può essere rintracciata all'origine delle fondamentali discussioni giuridiche e politiche del mondo contemporaneo: conflitti geopolitici, questioni ambientali, animalità, colonizzazione, controllo aereo, cyberspazio.
20,00 19,00

Contro il discorso della libertà. Saggi su politica, estetica e religione

Lorenzo Chiesa

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 186

In "Contro il discorso della libertà" Lorenzo Chiesa sferra un attacco a tutto campo contro l’ideale falsamente trasgressivo di un’emancipazione totale e senza limiti. La posta in palio non è quindi un supposto “soggetto della libertà” capace di superare l’alienazione una volta per tutte, ma la coincidenza dialettica tra dis-alienazione e ri-alienazione da un punto di vista politico, estetico e religioso. Facendo della psicoanalisi lacaniana il suo principale strumento critico, Chiesa vaglia una serie di autori e di temi, quali la fobia del piccolo Hans e l’“ecologia della paura” di Mike Davis come ugualmente dipendenti da un’ideologia della tolleranza repressiva; l’invettiva di Pasolini contro la degenerazione visiva e biologica dei corpi operata dall'edonismo del consumismo “liberale”; l’errata lettura vitalista che Deleuze offre del teatro estintivo ed escrementizio di Bene; i diversi confronti di Agamben e di Žižek con il retaggio cristiano della “povertà” e dell’“inadeguatezza” in quanto potenzialmente salvifiche; le tensioni inerenti all'antropologia filosofica presupposta dalla politica emancipatoria di Badiou.
18,00 17,10

Principi della filosofia dell'avvenire

Ludwig Feuerbach

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2016

pagine: 86

Nei Princìpi della filosofia dell'avvenire (1843) Feuerbach ricostruisce la genealogia dell'idealismo, mostrando il legame tra teologia e forme filosofiche sostenuto già nelle Tesi provvisorie per una riforma della filosofia. Tuttavia non si ferma ad una lettura, pur geniale, della storia della filosofia, ma prospetta una nuova soluzione del problema ontologico che eviti il vuoto di soggetto in cui incorre la logica di Hegel: l'essere non è solo pensato ma esperito come altro rispetto al pensiero. Feuerbach propone una nozione positiva della sensibilità, uno sguardo rinnovato che pone la causa del desiderio umano nel campo del visibile. Andare oltre Hegel non significa infatti recuperare il concetto romantico di sentimento, ma riconoscere la positività del reale. Nei Princìpi Feuerbach si interroga sugli effetti a lungo termine della verità. Il destinatario di questo manifesto filosofico non è l'uditorio universitario ma l'umanità futura. Qui l'universalità emerge come piano dell'intersoggettività. Solo dopo aver destituito l'Assoluto come soggetto, l'uomo incontra l'altro come simile: finito nella sua esistenza corporea, ma infinito nel genere in quanto umanità.
14,00 13,30

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