Libri di Luca Arcari
Dignus es accipere librum. Miscellanea in onore di Edmondo Lupieri per il suo 72° compleanno
Libro
editore: Edipuglia
anno edizione: 2022
pagine: 442
Vedere Dio. Le apocalissi giudaiche e protocristiane (IV sec. a.C.-II sec. d.C.)
Luca Arcari
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 444
Il volume si concentra sugli scritti “apocalittici” prodotti tra giudaismo del secondo Tempio e protocristianesimo. L'intenzione è quella di valorizzare l'elemento “visionario” che accomuna questi scritti al più ampio filone dei resoconti visionari diffusi nelle culture del Mediterraneo antico, mostrando soprattutto le relazioni tra esperienze religiose e processi di “messa per iscritto” che hanno favorito la trasmissione di questi testi in reti di comunicazione sulla lunga durata.
Sciamanesimo e sciamanesimi. Un problema storiografico
Luca Arcari, Alessandro Saggioro
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2015
pagine: 248
Sciamanesimo (o sciamanesimo), ovvero uno dei modi di pensare e dire l'alterità: così si può riassumere la tendenza di studio affacciatasi negli ultimi decenni volta a decostruire una delle categorie più ampie e complesse dell'antropologia e degli studi storico-religiosi. Il volume, immettendosi in questo filone di ricerca, si concentra soprattutto sulle modalità di rappresentazione del mondo e dell'alterità secondo tratti o caratteristiche riconosciuti di volta in volta come "sciamanici", cercando di misurare anche l'utilizzo e la permanenza della categoria in campi disciplinari e accademici diversificati eppure non del tutto privi di profonde e spesso oscure connessioni. La declinazione fra "sciamanesimo", al singolare, e "sciamanesimi" come pluralità di approcci e di sguardi, dunque, già in parte percorsa da altre ricerche prima di quelle qui presentate, vuole soprattutto mettere in luce l'uso e l'abuso del termine nei campi di studio che si sono appropriati di tale "etichetta".
Visioni del figlio dell'uomo nel Libro delle Parabole e nell'Apocalisse
Luca Arcari
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2013
pagine: 376
Oggetto di questa ricerca è la figura del figlio dell'uomo nell'Apocalisse di Giovanni alla luce della letteratura apocalittica giudaica: in questione è il rapporto tra l'esperienza di contatto con l'oltremondo presupposta nei testi cosiddetti apocalittici e la sua messa per iscritto. Il punto di partenza dell'indagine è il testo di Daniele: si cerca di rilevare come le successive riprese in ambito visionario non siano altro che riletture, amplificazioni o restringimenti dell'immagine presente in quel testo. Il Libro delle Parabole di Enoc è senza dubbio una testimonianza rilevante per chiarire i precedenti della personalizzazione messa in bocca a Gesù già a partire dal movimento protocristiano palestinese, visto che il testo giudaico ha, anch'esso, personalizzato la precedente immagine danielica (il cui significato primario era collettivo) in un contesto esplicitamente visionario. Per quanto concerne l'Apocalisse, si intende evidenziare come la ripresa dell'immagine vada ricondotta a polemiche "esegetico-visionarie" in merito alla rilettura di Daniele e come la portata "cristologica" del simbolo presupponga e, al tempo stesso, trascenda quanto riferito nella tradizione sinottica.
«Una donna avvolta nel sole...». Ap 12, 1. Le raffigurazioni femminili nell'Apocalisse di Giovanni
Luca Arcari
Libro: Libro in brossura
editore: EMP - Edizioni Messaggero Padova
anno edizione: 2008
pagine: 496
Lo studio ripercorre la complessa simbolica femminile dell'Apocalisse di Giovanni alla luce della letteratura giudaica apocalittica contemporanea allo scritto giovanneo. La complessità dell'universo simbolico apocalittico permette di ricontestualizzare l'impiego di immagini femminili come strumento di autodefinizione sociale per il gruppo che sta dietro al testo protocristiano. In questo ambito il valore cosmologico esplicitamente connesso ai simboli femminili impiegati dall'autore diventa stratagemma per costruire una leadership di fronte all'uditorio e viene confermato il valore storico delle singole immagini che Giovanni aveva di fronte a sé.