Libri di Lucia Drudi Demby
Qualcosa di infantile ma di molto naturale. Tutti i racconti
Katherine Mansfield
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 889
«Leggere, o rileggere dopo molti anni e molti libri, questi racconti, dà una sensazione di letizia dolorosa, la felicità severa di incontrare qualcuno che scriveva avendo in mente una sorta di perfezione, una scrittura elusiva ed impossibile, una letteratura esigente, rigorosa, spietata; e con quella idea della letteratura scriveva pagine di una lievità, una illusionistica inconsistenza, tra essere, alludere, cessare di essere; pagine che non vogliono voce per essere lette, ma non più di un sussurro interiore, una parlata di ombre, un chiacchierio di pure immagini che hanno rinunciato al corpo, ma non a quella lancinante illusione che è l’esistere, il consistere in una instabile e rapinosa corrente di oggetti, cose, calore, acqua, fiori, ricordi, errori, amori e disamori». (Giorgio Manganelli)
La mia Africa
Karen Blixen
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 298
Vissuta fino al 1931 in una fattoria dentro una piantagione di caffè sugli altipiani del Ngong, Karen Blixen ha descritto con una limpidezza senza pari il suo rapporto d'amore con l'Africa. Sovranamente digiuna di politica, ci ha dato il ritratto forse più bello del continente nero, della sua natura, dei suoi colori, dei suoi abitanti. I Kikuyu che nulla più può stupire, i fieri e appassionati Somali del deserto, i Masai che guardano, dalla loro riserva di prigionieri in cui sono condannati a estinguersi, l'avanzata di una civiltà "che nel profondo del loro cuore odiano più di qualsiasi cosa al mondo". Uomini, alberi, animali si compongono nelle pagine della Blixen in arabeschi non evasivi, in una fitta trama di descrizioni e sensazioni che, oltre il loro valore documentario, rimandano alla saggezza favolosa di questa grande scrittrice, influenzando in modo determinante i contenuti della sua arte: "I bianchi cercano in tutti i modi di proteggersi dall'ignoto e dagli assalti del fato; l'indigeno, invece, considera il destino un amico, perché è nelle sue mani da sempre; per lui, in un certo senso, è la sua casa, l'oscurità familiare della capanna, il solco profondo delle sue radici".