Libri di Luciana Petracca
Il banco Strozzi di Napoli. Credito, economia e società nel Quattrocento
Luciana Petracca
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 376
Realtà composita e complessa, il Mezzogiorno tardomedievale viene qui presentato attraverso il filtro delle scritture contabili di una grande banca fiorentina: l’istituto di intermediazione creditizia impiantato a Napoli dai fratelli Filippo e Lorenzo Strozzi. Partendo dalla loro attività di mercanti e banchieri, di cui i Libri Giornali superstiti del banco napoletano e le Ricordanze offrono ampia e puntuale testimonianza, si approfondisce il tema dei rapporti e degli scambi tra i principali spazi economici del Mediterraneo occidentale nella seconda metà del XV secolo. Lo sguardo sulla capitale partenopea, oltre ad ampliare il quadro delle conoscenze riguardo a questa importante piazza commerciale e finanziaria quattrocentesca, sugli operatori economici coinvolti e sui rispettivi raggi d’azione e d’influenza, ha consentito, attraverso un metodo induttivo, di rilevare e ricostruire diversi aspetti della vita economica e sociale del Regno di Napoli al tempo di Ferrante d’Aragona (1458-1494).
Le terre dei baroni ribelli. Poteri feudali e rendita signorile nel Mezzogiorno aragonese
Luciana Petracca
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 336
Il tema dei poteri signorili nell'Italia tardomedievale è tornato di recente al centro del dibattito storiografico, alimentato da ricerche che hanno messo in luce aspetti a lungo trascurati, come la natura dei diritti esercitati, le forme di amministrazione, le pratiche del prelievo o il grado di "pervasività" dei signori. Con particolare riferimento al Mezzogiorno aragonese, il prevalente interesse per la dimensione politica ha lasciato in ombra il ruolo e l'impatto economico della signoria. Qual era la struttura del reddito feudale? Quanto incidevano le varie componenti del prelievo sull'ammontare complessivo della rendita? E in che misura mutava la composizione del bilancio tra aree geografiche o tra differenti tipologie di signori? Questi gli interrogativi da cui ha preso avvio la ricerca, focalizzata sui poteri feudali e sulla rendita signorile nel secondo Quattrocento. In questa chiave, il libro, oltre a ricostruire l'estensione di alcune signorie meridionali, oggetto di confisca da parte della Corona a seguito della grande congiura baronale del 1485, approfondisce il carattere economico del dominio feudale.
Un borgo nuovo angioino di Terra d'Otranto: Francavilla Fontana (secc. XIV-XV)
Luciana Petracca
Libro: Libro in brossura
editore: Congedo
anno edizione: 2017
pagine: 280
L’attenzione per le comunità cittadine del Mezzogiorno bassomedievale è una delle prospettive d’indagine che più radicalmente ha rinnovato negli ultimi anni gli studi della medievistica meridionale, impegnata a recuperare il ritardo rispetto al resto dell’Italia nelle ricerche di storia urbana. Ciò nonostante, rimangono in ombra i centri minori (spesso infeudati), a vocazione prevalentemente agricolo-pastorale, tanto quelli di antica origine quanto quelli di più recente fondazione, base portante del reticolato insediativo del Regno, ma privi della dignità di civitas, perché non sedi di cattedra vescovile. Tale situazione, in alcuni casi, non fu tuttavia di ostacolo all’esprimersi di una spiccata vivacità e dinamicità sotto il profilo sociale, economico e politico. In questa chiave, il presente lavoro prende in esame una delle tante comunità urbane “minori” del principato di Taranto, Francavilla Fontana (oggi in provincia di Brindisi), fondata agli inizi del XIV secolo lungo l’antico tracciato della via Appia-Traiana. Le sue vicende storiche, socio-politiche ed economiche, oltre a favorire l’approfondimento del tema delle comunità rurali del Mezzogiorno tardomedievale, offrono l’opportunità di seguire il fenomeno dei borghi nuovi in una provincia periferica del Regno.