Libri di Ludovico Romagni
La Cartiera Mondadori di Ascoli Piceno
Giulia Menzietti, Ludovico Romagni
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2025
pagine: 116
Il volume si concentra sull’ex Cartiera Mondadori, edificio realizzato nel 1964 ad Ascoli Piceno. La proprietà della fabbrica è della Mondadori fino al 1990, per poi passare all’imprenditore Sottrici, quindi in gestione alla multinazionale Ahlstrom fino alla chiusura avvenuta nel 2008. L’ex Mondadori ha sempre ricoperto un ruolo cruciale tra i cittadini di Ascoli Piceno e dintorni, sino a diventare un elemento identitario per la comunità dei lavoratori, e non solo. Dalla ricerca emerge l’importanza della fabbrica in termini occupazionali e per il nuovo modello lavorativo introdotto dalla gestione di Arnoldo Mondadori, molto sensibile alla dimensione sociale e assistenziale dei dipendenti. L’imponente edificio, progettato dall’architetto svizzero Armin Meili, rappresenta una testimonianza dell’archeologia industriale del territorio e, nonostante il suo attuale stato di abbandono, esprime ancora un disegno e un’eleganza formale difficilmente riscontrabili nelle circostanti strutture produttive. Da ciò la necessità di ricostruire la sua storia e di rileggere l’edificio nelle sue relazioni, reali e potenziali, con la comunità e il territorio.
Camillo Botticini. Centro Natatorio di Brescia
Libro: Libro in brossura
editore: Plug_in
anno edizione: 2022
pagine: 90
Paolo Portoghesi. Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata Nuova
Anna Rita Emili, Ludovico Romagni, Paolo Portoghesi
Libro: Libro in brossura
editore: Plug_in
anno edizione: 2021
Strutture della composizione. Architettura e musica
Ludovico Romagni
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 189
Nel corso del loro sviluppo storico, tanto l'architettura quanto la musica hanno avuto costantemente bisogno di definire dei principi tipologici e formali, desunti dall'osservazione di esempi già realizzati, per avere un valido criterio di supporto alla progettazione e alla composizione. In queste due discipline, dunque, è sempre possibile individuare i criteri costruttivi ricorrenti sulla base dei quali le note, i volumi o le forme acquisiscono determinate strutture, storicamente fondate su presupposti di ordine logico e geometrico. Persino nel Moderno, infatti, che pure rappresentò un momento di rottura totale con i sistemi precedenti, è possibile cogliere dei ritmi di fondo, generatori della produzione artistica. Secondo Daniel Libeskind, «il rapporto tra musica e architettura è probabilmente il più profondo, perché è il più complicato da immaginare. E proprio perché è complicato da immaginare molta gente pensa che non esista o che esista unicamente in senso concettuale». Il volume intende appunto approfondire ed aggiornare la riflessione sull'analogia fra composizione musicale e architettonica. Prefazione di Stefano Catucci.
Cristiano Toraldo di Francia
Libro: Libro in brossura
editore: Plug_in
anno edizione: 2019
pagine: 88
Alterazioni. Osservazioni sul conflitto tra antico e nuovo
Enrica Petrucci, Ludovico Romagni
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 192
Ricercare nuovi usi dell'architettura esistente e affrontare i problemi posti dal suo adeguamento ai bisogni della contemporaneità, rende necessario comporre strategie progettuali capaci di descrivere crescenti livelli di alterazione. La costruzione di un rapporto virtuoso tra antico e nuovo definisce infatti un ambito di ricerca in cui alla necessità di conoscenza e rispetto dell'identità del bene si affianchi una consapevole capacità di alterarlo. All'interno di uno scenario urbano in cui coesistono i frammenti abbandonati della città - vale a dire i rifiuti della storia, identificabili nei siti archeologici o nei ruderi dei monumenti, le rovine del tardo Moderno e i manufatti incompiuti -, occorre interrogarsi sulla validità della distinzione fra le tradizionali categorie di intervento sul costruito e l'eventualità di nuovi innesti. Ad esempio, il tema di una reinterpretazione ragionata delle strutture investite dal sisma che ha recentemente colpito le regioni dell'Italia centrale presenta inediti livelli di complessità e non può non coinvolgere il rapporto fra la preesistenza - pur mutilata e discontinua - e i necessari interventi. La sfida si dispiega qui in tutta la sua ampiezza e ci impone di guardare agli esempi del passato come a un riferimento su cui fondare nuovi temi di ricerca progettuale.
Utopia e teoria. Dalle neoavanguardie alla contemporaneità
Ludovico Romagni, Anna R. Emili
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 142
Ripercorrendo la fiducia utopica nella tecnologia interpretata come motore di sviluppo della società, fino ai fotomontaggi delle sperimentazioni radicali fiorentine, questo volume propone le testimonianze di alcuni dei principali protagonisti della stagione della cosiddetta "architettura disegnata" sviluppatasi fra gli anni '60 e 70, con continui confronti e riferimenti alla realtà attuale. Bruno Orlandoni, Cristiano Toraldo di Francia e Lapo Binazzi cercano quindi di fare il punto sulle analogie e sulle differenze tra la contemporaneità e quel preciso momento storico. Nel testo, una serie di contributi di carattere architettonico, storico e sociologico, esplorano le utopie, le antiutopie e le teorie della più recente architettura. Acquista così un nuovo significato retrospettivo il revival attuale del disegno architettonico vale a dire, per usare le parole di Giulio Carlo Argan, "una serie di esercizi ginnastici dell'Immaginazione".
Lo stadio nella città
Ludovico Romagni
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 2010
pagine: 96
Come per le "enclave impermeabili" del commercio disperse sul territorio, appare evidente che tra le ultime frontiere esplorabili dalla "città generica" ci siano proprio gli spazi per lo sport da uniformare alle altre "bigness". La questione si solleva tuttavia proprio nel momento in cui la città torna a guardarsi all'interno mostrando evidenti segni di riduzione, oramai lontana dalle dinamiche espansionistiche dell'ultimo trentennio; spazi nuovi legati alla dismissione, alla riqualificazione di parti urbane inutilizzate, a spazi urbani liberati in continuità con le nuove reti ambientali, si offrono come nuove opportunità per cancellazioni parziali, per riscritture sovrapposte, per nuove storie. Il rischio di avviare la metamorfosi proprio nel momento finale di una mutazione senza saper cogliere in anticipo gli scenari territoriali che caratterizzeranno i prossimi decenni è grande. Contenuto: Introduzione Umberto Cao; Lo stadio nella città; Lo stadio di Ascoli Piceno; Lo stadio infrastruttura; Lo stadio nell'area industriale dismessa; Lo stadio decentrato; Lo stadio sul fiume; Stadi in evoluzione; Interventi low cost; Vessilli bianconeri; Blow Up; La natura dello stadio; Architetture atmosferiche; Altri messaggi; Nuove percezioni; Involucri di luce; Semplicità, continuità, carattere; Postfazione Massimo Ilardi. Ludovico Romagni si è laureato presso la facoltà "G. d'Annunzio" di Pescara dove ha svolto il dottorato di ricerca e collaborato all'attività didattica.