Libri di Luigi Capitano
Dopo Leopardi. Rifrazioni contemporanee del leopardismo filosofico
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 346
Il presente volume raccoglie alcune tra le più significative interpretazioni e rifrazioni novecentesche del pensiero leopardiano sull’onda di due recenti convegni promossi dal Centro per la Filosofia Italiana. Partendo dalle iniziali letture di stampo idealistico che ponevano in questione l’esistenza stessa di una filosofia leopardiana, i numerosi contributi qui inclusi riaprono il dibattito, restituendoci il mutevole volto di un pensatore sempre attuale e persino capace d’illuminare i sentieri di una filosofia futura. Il periodico riaffiorare del leopardismo filosofico – da Rensi a Tilgher, da Luporini a Timpanaro, da Severino a Cacciari – testimonia non solo il grande ritorno d’interesse per il genio di Recanati, ma anche l’esigenza di mettere al centro la filosofia italiana in un dialogo a distanza con alcuni mostri sacri del pensiero contemporaneo come Nietzsche, Marx, Heidegger. Avendo fatto cadere tutte le maschere dell’assoluto e avendo demolito tutte le narrazioni metafisiche del passato (progresso, perfettibilità, antropocentrismo, ecc.), il Leopardi filosofo appare in tal senso come un formidabile precursore, un vero e proprio spartiacque tra il prima e il dopo.
Leopardi. L'alba del nichilismo
Luigi Capitano
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 982
Questo volume mostra quanto il pensiero di Leopardi sia ancora vivo e in grado di gettare luce sui destini dell’Occidente. «Da dove proviene il più inquietante dei nostri ospiti?», chiedeva Nietzsche. Il poeta-pensatore di Recanati è stato il primo a suggerire delle risposte che aprono squarci illuminanti e premonitori sui grandi rivolgimenti della modernità e su un mondo che appare sempre più desertificato dalla ragione tecnica e calcolante. Emerge così l’immagine di un Leopardi spaesato (e ribelle) metafisico all'alba di un mondo «fatto a rovescio». Ma la scoperta leopardiana dell’assurdo, lungi dal cedere l’ultima parola alla disperazione, lascia una finestra aperta sul «paese delle chimere». Tutto il dramma di un’anima e di un’epoca si gioca così fra gli abissi opposti del nulla (poetico) e del niente (razionale). Accanto a un suggestivo scavo sulle figure orientali del nihil positivum, questo rimane l’esito forse più sorprendente di un’indagine poderosa che riesce peraltro a misurarsi con le massime interpretazioni del nichilismo leopardiano (da Nietzsche a Severino).

