Libri di Luigi Rizzo
Il pensiero di Giovanni Giolitti fondatore dello stato sociale, tra guerra e pace
Luigi Rizzo
Libro: Libro in brossura
editore: Arbor Sapientiae Editore
anno edizione: 2019
pagine: 158
Il ricordo di Giovanni Giolitti non ha la valenza di una mera laudatio temporis acti, con lo sterile rimpianto e le struggenti nostalgie dei bei tempi andati, bensì della riscoperta di un pensiero di straordinaria modernità che è in grado ancora oggi di proporsi come esempio di un alto senso dello Stato, di dedizione al bene comune, di politica intesa come servizio e non come fonte di personali utilità, di promozione dei diritti speculare al puntuale adempimento dei doveri. Esiste una copiosa letteratura sullo Statista di Dronero - la più documentata ed aggiornata è costituita dagli scritti di Aldo Mola - prevalentemente favorevole, anche se non mancò nel passato qualche voce critica come quella di Salvemini, che in seguito peraltro ebbe a rivedere il proprio giudizio. Qual è allora il quid novi di questo libro? È la peculiare indagine giuridico-politica sul Giolitti fondatore dello Stato sociale, svolta dall'Autore prendendo le mosse dall'impegno dell'illustre Statista in tale direzione sin dall'età umbertina. "Chiedere al proprio popolo solo quel che esso può dare, e non di più", fu il principio guida del cinque volte Primo ministro dronerese. Grandi concetti, espressi in parole semplici e chiare ma men che mai banali, caratterizzarono la sobria eleganza dello stile di Giolitti, oratore di straordinaria efficacia nella forma come nei contenuti, costantemente connotati da una ragionevolezza sulla quale potevano trovarsi a consentire gli uomini politici delle più varie tendenze.
Peter Miele in «Attraverso lo specchio»
Luigi Rizzo
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 512
Peter Miele è un ragazzo solo, povero e senza amici. Il suo rendimento scolastico è scarso e in più a scuola è vittima di bullismo. A casa la situazione non è certo delle migliori. Vive nella via più povera della città, via dei Delusi, e il suo appartamento è vecchio e fatiscente. Della sua famiglia fanno parte il fratello Damien, ragazzo autistico, il padre Alfred, che lavora tutto il giorno in una fabbrica, e sua madre Margaret. La tragedia si abbatte sulla famiglia Miele quando la madre scompare nel nulla senza lasciare traccia. Le ricerche infruttuose fanno credere agli abitanti del paese che sia scappata dalla disperazione di avere una famiglia così complicata e di aver trovato un altro uomo. Ma perché? Lei voleva bene alla sua famiglia. Perché allora fuggire? Rosa, la sorella sensitiva, confida disperata a Peter che vede Margaret in un sogno ricorrente tutte le sere. La madre è prigioniera di strane creature di ghiaccio che vogliono da lei un oggetto molto prezioso, un oggetto che Alfred consegna al figlio come ultimo ricordo della moglie prima che sparisse; un ciondolo d'oro che raffigura un sole, trovato ai piedi del grande e antico specchio posizionato in camera sua. Peter capirà presto che il ciondolo è la chiave per entrare in un mondo fantastico attraverso lo specchio. Peter scoprirà, non senza difficoltà, dove la madre è tenuta prigioniera in quel bizzarro universo.
Comu cuntavene li nnantisciuti. Raccolta di 2800 voci del dialetto presiccese
Luigi Rizzo
Libro
editore: Armando Siciliano Editore
anno edizione: 2018
Un elefante a Venezia
Luigi Rizzo
Libro
editore: Helvetia
anno edizione: 2002
pagine: 104
A metà del XVII secolo l'imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo II d'Asburgo, riceve in dono dal Sultano d'Egitto un elefante affinché possa sapere in anticipo se un avvenimento sarà fausto o infausto a seconda che l'animale alzi o meno la proboscide. Forse perché ospite in un clima a lui non agevole, forse perché spaesato nel trovarsi non più nella giungla o nei deserti amici ma nella fredda Praga, l'elefante tiene però la proboscide sempre abbassata, segno di eterna sfortuna. Così Rodolfo, annoiato dal pachiderma, decide di inviarlo a Venezia in dono al Serenissimo Doge nella speranza di ottenerne in cambio l'appoggio contro la Francia. E dulcis in fundo, affida la delicata missione ad un ambasciatore verso il quale non nutre un grande amore, il conte Ottone di Wittgestein, confidando in tal modo di potersene liberare. Giunto in terra veneta senza particolari intoppi, il convoglio di Ottone che ha ordini tassativi di non passare per il Castello di Mestre, dato che lì dono è confidenziale, si ferma presso un cason di umili barcaioli nei pressi di Orgnano (l'odierna Oriago), dove chiede alloggio e il servizio di trasporto.
Peter Miele in «Attraverso lo specchio»
Luigi Rizzo
Libro: Copertina morbida
editore: PubMe
anno edizione: 2018
pagine: 508
Peter Miele è un ragazzo solo, povero e senza amici. Il suo rendimento scolastico è scarso e in più a scuola è vittima di bullismo. A casa la situazione non è certo delle migliori. Vive nella via più povera della città, via dei Delusi, e il suo appartamento è vecchio e fatiscente. Della sua famiglia fanno parte il fratello Damien, ragazzo autistico, il padre Alfred, che lavora tutto il giorno in una fabbrica, e sua madre Margaret. La tragedia si abbatte sulla famiglia Miele quando la madre scompare nel nulla senza lasciare traccia. Le ricerche infruttuose fanno pensare agli abitanti del paese che sia scappata dalla disperazione di avere una famiglia così complicata e di aver trovato un altro uomo. Ma perché? Lei voleva bene alla sua famiglia. Perché allora fuggire? Rosa, la sorella sensitiva, confida disperata a Peter che vede Margaret in un sogno ricorrente tutte le sere. La madre è prigioniera di strane creature di ghiaccio che vogliono da lei un oggetto molto prezioso, un oggetto che Alfred consegna al figlio come ultimo ricordo della moglie prima che sparisse; un ciondolo d'oro che raffigura un sole, trovato ai piedi del grande e antico specchio posizionato in camera sua.