Libri di M. Carboni
I monti di pietà fra teoria e prassi. Quattro casi esemplari: Urbino, Cremona, Rovigo e Messina
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 181
Quattro giovani studiose, Giulietta Gheller, Adelaide Ricci, Marida Corbo e Maria Siciliano, ci consegnano, nei saggi raccolti in questa silloge, le vicende di quattro Monti di pietà: Urbino, Cremona, Rovigo e Messina. Si tratta di casi assai diversi fra loro per cronologia e geografia, tuttavia proprio la singolarità dei percorsi fa meglio risaltare la matrice comune. La multiformità degli esiti è stata una caratteristica propria ab origine dei Monti, il segno della loro capacità di adattarsi ai lineamenti di ogni centro urbano, e insieme la garanzia della plurisecolare vitalità dell'istituzione. Utilizzando tipologie documentarie differenti le autrici dialogano e si confrontano sui temi centrali della lunga e originale vicenda dei Monti pii: l'analisi delle regole e delle modalità di funzionamento; l'evoluzione gestionale e la costante difficoltà a riconciliare gli ideali ispiratori alla vischiosità delle pratiche; le relazioni con le autorità di governo locale; i difficili rapporti con i banchi ebraici; l'esigenza di coniugare leggi di mercato e principi solidaristici. Non meno importante è il tema degli edifici destinati ad ospitare l'attività dei Monti che non avevano solo valenze funzionali ma riflettevano il favore e il prestigio acquisito dai Monti nei diversi contesti urbani.
Il feticcio quotidiano
Gillo Dorfles
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 188
Viviamo nell'illusione che la società moderna sia basata unicamente sui princìpi della prestazione efficace e della razionalità calcolatrice, dei comportamenti disincantati e del fare desacralizzato. Questo libro di Gillo Dorfles ci spiega che non è così. In realtà, proprio l'enorme sviluppo della tecnica cui stiamo assistendo - e in cui siamo tutti coinvolti -induce una sorta di re-incantamento del vivere collettivo, stimola nuove ritualità e nuove mitologie, produce falsi idoli, finisce per trasformare in sacro ciò che nasce profano. Una fitta rete di simboli e di proiezioni improprie e devianti alla quale nemmeno le arti e le pratiche creative - dal design al fumetto, dall'architettura ai graffiti urbani, dalla musica di consumo alla pubblicità - riescono a sfuggire. Siamo preda, insomma, di un feticcio quotidiano con cui tutti dobbiamo fare i conti. L'unica soluzione - suggerisce Dorfles con il distacco dell'analista - è prenderne coscienza e agire di conseguenza, sviluppando un atteggiamento (auto)critico che possa evitare i rischi dei tanti comportamenti compulsivi, arcaici e irrazionali a cui spesso, proprio nel cuore della modernità tecnologica, ci abbandoniamo.
Divenire di Gillo Dorfles
Libro: Libro rilegato
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2010
pagine: 171
Questo libro è un omaggio a Gillo Dorfles, omaggio al decano degli studi di etica in Italia e al pittore, al dandy e al teorico delle arti, al sociologo del gusto e al divulgatore culturale da decenni prestigioso collaboratore del "Corriere della Sera". Tutta l'opera di questo grande protagonista del pensiero italiano ed europeo si pone sotto la cifra dinamica del divenire, per la mobilità con cui, spesso in netto anticipo, ha indagato correnti artistiche e campi del sapere; per la tempestiva, vorace curiosità intellettuale; per la capacità costantemente rinnovata di decifrare i materiali che via via si propongono nel tempo alla sua attenzione. Di questo divenire, di questo infaticabile dinamismo che sigla l'itinerario scientifico e artistico di Gillo Dörfles, forniscono una testimonianza a tutto tondo i testi qui raccolti di filosofi e critici, semiologi e storici. Un mosaico di contributi scritti per l'occasione che vanno dal saggio autonomo alla ricostruzione del percorso critico e pittorico fino al ritratto personale venato di benevola ironia.
Irritazioni. Un'analisi del costume contemporaneo
Gillo Dorfles
Libro: Libro rilegato
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2010
pagine: 240
"Sono molte le cose, le persone, gli aspetti, i costumi - che, da sempre, mi hanno irritato e mi irritano. Da parte del prossimo, e anche da parte di me stesso". Comincia con una sorprendente confessione pubblica questo libro scomodo e sulfureo in cui Gillo Dorfles - da decenni maestro indiscusso degli studi di Estetica e Teoria delle arti - raccoglie le prove della sua inconciliabilità con i tempi che corrono (ma non abbastanza da lasciarlo indietro). Ecco dunque il catalogo ragionato delle insofferenze dell'autore nei confronti della nostra rutilante ma talora desolata, volgare, quando non mostruosa ipermodernità. Come in molte altre raccolte di scritti di questo studioso erudito e irregolare, antiaccademico e coltissimo, anche qui è all'opera uno spirito d'osservazione sottile e pungente, arguto e spiazzante. Prontamente seguito, però, dal momento riflessivo, dall'interpretazione sapiente che avvince e convince.
L'iconografia della solidarietà. La mediazione delle immagini (secoli XIII-XVIII)
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 288
I saggi raccolti in questo volume ruotano intorno al tema della iconografia e della rappresentazione simbolica delle istituzioni caritative fra Medioevo ed Età Moderna. Attraverso le immagini le istituzioni presidiano luoghi, evocano attività e sottendono programmi etico-religiosi. Lo sfaccettato fenomeno della solidarietà viene così illuminato concentrandosi non sulla dimensione istituzionale ma sulla presentazione visiva dei progetti caritatevoli, sulla raffigurazione di situazioni da riparare e di uomini e donne da sostenere. Miniature, sculture, architetture hanno da un lato dato volto e identità a istituzioni nate per sostenere e realizzare specifiche "opere di bene" (dalla liberazione dei prigionieri alla dotazione delle fanciulle povere), da un altro hanno cercato di catturare l'attenzione e il consenso degli spettatori, per convincerli a fare il bene. Si tratta di operazioni niente affatto scontate e che richiedevano e richiedono il ricorso a una comunicazione efficace e originale, coinvolgente e commovente, a rafforzamento di promesse, o di minacce, rese più allettanti o terribili e comunque convincenti da elementi estetici che oggi in qualche caso ammiriamo senza sapere che erano parole di un discorso complesso, volto a motivare alla partecipazione alla vita comunitaria a partire dalla condivisione delle necessità dei meno privilegiati.
Dal significato alle scelte
Gillo Dorfles
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2010
pagine: 186
La scelta, la preferenza per un tipo di musica o di arredamento, per una corrente artistica o per uno stile di vita, l'inclinazione per un modo di esprimerci o di comportarci sembrano essere delle costanti della mente umana e della nostra civiltà, che riflettono opzioni culturali e politico-ideologiche talvolta inconsce. Ma che cosa sta alla base di queste scelte? Perché preferiamo questo a quello? Con "Dal significato alle scelte", che incrocia il taglio antropologico con quello sociologico, il decano degli studi di Estetica in Italia cerca di individuare le ragioni - spesso inconsapevoli, spesso imposte dall'iperconsumismo - che ci spingono a considerare preferibile una cosa piuttosto che un'altra. Ma dichiara anche la sua tesi di fondo: prima di manifestare le nostre opzioni, dovremmo sforzarci di comprenderne correttamente e a fondo il contesto, individuarne il significato ed elaborarne il senso più riposto. Solo così saremo davvero autonomi e liberi di scegliere.
Fatti e fattoidi. Gli pseudoeventi nell'arte e nella società
Gillo Dorfles
Libro: Libro rilegato
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2009
pagine: 141
Gillo Dorfles analizza le finzioni, le contraffazioni, le adulterazioni dei nostri tempi massmedializzati e "virtualizzati". Oggi l'importante non è più il vero ma il verosimile. Ciò che Aristotele confinava nell'ambito del teatro e dell'arte dilaga nella nostra vita quotidiana: non solo siamo diventati succubi degli oggetti, dei rituali e delle tecnologie che noi stessi abbiamo prodotto, ma fingiamo anche di credere - come accade nei videogame, tra finti pericoli e finte vittorie - alle simulazioni che offrono l'equivalente di situazioni reali. In questo modo, però, è la realtà stessa che subisce un'alterazione originaria, che nasce già in partenza contraffatta. Siamo sicuri che è proprio a questo che volevamo arrivare intraprendendo più di un secolo fa il percorso della modernità tecnologica?
Conformisti. La morte dell'autenticità
Gillo Dorfles
Libro: Libro rilegato
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2008
pagine: 115
Un fantasma si aggira per l'Europa, diceva Marx. Ed era il comunismo. Un vizio si aggira attorno a noi, dice Dorfles. Ed è. il conformismo. Sospeso tra estetica antropologica e critica di costume, questo libro è un viaggio attraverso i vezzi, le subalternità culturali e i cerimoniali coatti di un fenomeno tipico della società di massa. Implacabile e inemendabile, il conformista fa quello che fanno tutti: l'importante è non pensare con la propria testa, mimetizzarsi, adeguarsi, amare solo ciò che va di moda nel vestiario o in filosofia, nella scelta dei vini o nell'arte. Mentre l'aereo decolla si fa il segno della croce, poi applaude appena atterra. Con lui è "tutto ok" anche se bisogna aspettarlo "un attimino", perché adesso è "on line". Poi - il più deleterio - c'è il conformismo dell'anticonformista d'ordinanza. Ma non è il caso di questo libro. Perché alla descrizione disincantata e impietosa di come siamo, non segue la predica su come dovremmo essere. Con la sua consueta onestà intellettuale, l'Autore confessa infatti di non essere del tutto immune dalla sindrome che sta analizzando. A proposito: non diventerà conformista leggere Conformisti?