Libri di M. Carparelli
Studi vaniniani e saggi storico-filosofici
Francesco Paolo Raimondi
Libro: Copertina morbida
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2022
pagine: 1534
Opera in due tomi indivisibili. Nel volume il curatore Mario Carparelli ha collazionato, distinguendoli in due sezioni ed impreziosendoli con una accurata introduzione, i saggi storico-filosofici scritti da Raimondi in circa quarant'anni di ricerche storiografiche. La prima sezione, intitolata Studi vaniniani raccoglie diciannove saggi dedicati al pensiero del filosofo salentino a partire dal 1992 fino al 2022 e pubblicati in riviste prestigiose, in atti di convegni o in volumi collettanei. In essi il pensiero vaniniano è posto a confronto con le sue fonti (Cardano, Scaligero, ecc.), con i pensatori contemporanei (Mersenne, il milieu culturale napoletano e quello padovano) e con gli influssi da esso esercitati sulla filosofia del Seicento (libertinismo, materialismo, ateismo), in modo tale da dare uno spaccato, articolato ed ampio dei fermenti intellettuali che caratterizzarono la nuova compagine culturale della incipiente età moderna. La seconda sezione, intitolata Saggi storico-filosofici, condotta con la stessa metodologia storica, comprende tredici lavori dedicati a Descartes, a Zabarella, a Pomponazzi, a Vico e a Corsano, a Francesco Antonio Astore e ad Andrzej Nowicki. Anche in questi saggi emerge l'interesse prevalente dell'autore a gettare una luce sulle novità del pensiero cinque- e secentesco, con una particolare attenzione alle problematiche relative alla nascita della scienza moderna.
Tutte le opere. Testo latino a fronte
Giulio Cesare Vanini
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 1952
La filosofia di Giulio Cesare Vanini (Taurisano 1585 - Tolosa 1619) è probabilmente l'espressione più estrema del radicalismo della seconda decade del Seicento. Il pensatore pugliese, inizialmente frate carmelitano, rappresenta in qualche modo la coscienza filosofica in cui vengono alla luce tutti gli elementi di crisi dell'eredità umanistico-rinascimentale: demolisce il mito dell'antropocentrismo, scardina i principi del platonismo cristianizzato, fa scricchiolare i pilastri dell'aristotelismo concordistico, smantella la costruzione di un universo compatto, finito, armonizzato, avente al suo vertice Dio e la schiera delle intelligenze angeliche, stronca ogni forma di teleologismo, sfata il mito del primato dell'uomo nella scala degli esseri viventi, manda in frantumi i più consolidati princìpi dell'etica cristiana, smaschera le illusioni della magia e dell'astrologia. In positivo, teorizza un universo autonomo nella sua composizione materiale e nei suoi princìpi costitutivi di moto e di quiete e recide alla radice il rapporto della natura con Dio, poiché nega non solo l'atto creativo, ma anche l'attività assistenziale, provvidenzialistica e finalistica, di un'intelligenza sovraceleste.