Libri di M. G. Messina
Carla Accardi. Contesti. Catalogo della mostra (Milano, 9 ottobre 2020-27 giugno 2021)
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2020
pagine: 176
Come evocato dal titolo, nel ricostruire l'opera dell'artista siciliana a sei anni dalla sua scomparsa, mostra e catalogo (la mostra è allestita al Museo del Novecento di Milano dal 9 ottobre 2020 al 27 giugno 2021) esplorano il contesto storico, sociale e politico di cui la Accardi fu non solo interprete ma anche protagonista. Di questa analisi fanno parte sia la fitta rete di relazioni che contribuì alla definizione dell'immaginario dell'artista, sia i momenti espositivi fondamentali per il suo percorso: dalle personali romane degli anni cinquanta alla partecipazione alla mostra sull'arte italiana al Guggenheim di New York del 1994, dalla sala riservata alla Biennale 1964, fino alle retrospettive al Castello di Rivoli e al MACRO di Roma. Le tappe creative ricostruite nei saggi sono accompagnate da un ricco apparato iconografico, proveniente in prevalenza dall'Archivio Accardi Sanfilippo: foto d'epoca del gruppo Forma, dell'artista con Giulio Paolini, Enrico Castellani, Michelangelo Pistoletto, scatti dei primi allestimenti, inviti e riviste con testi di Carla Lonzi e Anne Marie Sauzeau Boetti, riproduzioni delle opere dagli esordi geometrici delle Scomposizioni agli esperimenti con il sicofoil. A questo materiale, la cifra stilistica della Accardi, rende omaggio l'elegante sovraccoperta in PVC che avvolge il catalogo in un gioco di trasparenze. "Carla Accardi. Contesti" racconta la figura di un'artista e di una donna complessa, militante, capace di agire sul suo contesto e al di là di esso. Il progetto grafico del catalogo è di Leonardo Sonnoli e Irene Bacchi (Studio Sonnoli).
Je suis l'autre. Giacometti, Picasso e gli altri. Il Primitivismo nella scultura del Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Electa
anno edizione: 2018
pagine: 351
A partire dal 1860, complici le politiche coloniali, l'irruzione sulla scena mondiale delle culture non-occidentali, produsse, nel campo delle arti, una vera e propria rivoluzione. Il "Primitivismo" fu una sorta di 'rivelazione' che aprì a nuove forme di espressione artistica, intuizioni linguistiche e formali, ed emozioni destinate altrimenti a rimanere inespresse Le suggestioni delle arti etniche di Africa e Oceania divennero, nel ventennio fra le due guerre, un diffuso fenomeno di gusto rivoluzionario che si estese dalle belle arti a spettacolo, cinema, teatro, musica, danza, moda, pubblicità. I saggi introduttivi dei curatori, Francesco Paolo Campione e Maria Grazia Messina, fanno luce sui prodromi di questa vicenda che inizia con la scoperta da parte di artisti quali Picasso, Matisse, Brancusi, Modigliani, Laurens, i tedeschi della Brücke dell'art nègre, negli anni precedenti la prima guerra mondiale. Fra gli altri testi di approfondimento in catalogo Alessandro Del Puppo scrive delle contaminazioni fra il primitivismo "mondano" e le estetiche surrealiste; Marco Fagioli del Primitivismo nella scultura europea; Carsten Juhl del significato estetico-rituale della scultura; Chiara Fabi approfondisce il tema delle fonti del Primitivismo nella cultura italiana del Ventennio
Fiamma Vigo e «Numero». Una vita per l'arte
Libro
editore: Centro Di
anno edizione: 2003
pagine: 312
Collage-Collages. From cubism to new dada. Catalogo della mostra (Torino, 9 ottobre 2007-6 gennaio 2008)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 341
Tecnica solo in apparenza banale e fragile, il collage si è fatto veicolo espressivo di molteplici significati. I saggi di Federica Rovati, Alessandro Nigro, Plavio Fergonzi e Maria Grazia Messina ne analizzano alcune caratteristiche: la tecnica, le sovversioni di dadaismo e surrealismo, gli usi da parte delle avanguardie e nel secondo dopoguerra. Le opere presentate sono articolate in quattro sezioni tematiche: due diacroniche (dagli anni Dieci agli anni Sessanta, le prime sperimentazioni di Picasso, Braque e Gris, le riprese futuriste e le proposte di Rauschenberg, i giochi verbali, le associazioni di Soffici e Severini, i contenuti politici di Dix e Grosz, i décollages di Rotella); una dedicata al surrealismo (da Ernst a Mirò) e alla creazione dell'effetto disorientante; una alle componenti materiche emerse nelle opere di Prampolini, Burri, Novelli, Tancredi, Afro, Scialoja, e Motherwell; una alle analogie e differenze con la pittura. Edizione in lingua inglese.