Libri di Marcello Dani
Carteggio Giacomo Leopardi - Francesco Cancellieri (1815-1823)
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2024
pagine: 188
Il carteggio intercorso fra Giacomo Leopardi e l’abate Francesco Cancellieri, costituito da 22 missive, si configura come una specola privilegiata sia per osservare alcuni momenti della formazione giovanile e dell’iniziale produzione poetica del Recanatese, sia per riconsiderare certi aspetti del suo soggiorno romano tra il 1822 e il 1823. Questo studio tenta di ricostruire l’articolata rete di rapporti che dava corpo al tessuto sociale entro il quale Giacomo fu accolto, entrando nel labirinto della cultura erudita, intrisa di gusto antiquario, della Roma pontificia della Restaurazione; un labirinto nel quale si destreggiava con agio Cancellieri, che fu un personaggio non di secondo piano nel milieu intellettuale dell’epoca. Nonostante la differenza d’età e di formazione, egli fu tra i primi a favorire i tentativi di Leopardi di accreditarsi nel mondo della cultura ufficiale, si prodigò affinché la stampa delle due liriche patriottiche vedesse la luce, e fu sempre pronto a fornire consigli su pubblicazioni, ragguagli eruditi e indicazioni su possibilità d’impiego a Roma.
Sermones (IX-XIV). Con Vita Codri di Bartolomeo Bianchini. Testo latino a fronte
Antonio Urceo Codro
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 356
Terza e ultima parte dei Sermones di Antonio Urceo Codro (1446- 1500), questo volume ospita prolusioni accademiche dalle tematiche assai varie: nei Sermones IX e XI si celebra la vita pastorale e agreste; nel Sermo X si elogia il carattere primigenio e fondante della lingua e della letteratura greca; nel Sermo XIII si passano in rassegna le arti liberali; nel Sermo XII, dedicato al giusto mezzo, il maestro di Rubiera dà fiato a tutta la sua vis affabulatoria, orchestrando il discorso, da par suo, in dialogo incessante con il pubblico, che gli tiene bordone. Dopo il Sermo XIV, dedicato alla virtù, e un breve discorso composto per un anonimo giovane (Sermo ultimus), chiude il libro la fortunata Vita Codri, composta dal suo più affezionato allievo, Bartolomeo Bianchini.