Libri di Marco Brigaglia
Potere. Una rilettura di Michel Foucault
Marco Brigaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2019
pagine: 386
Questo libro propone una dettagliata analisi critica del discorso di Michel Foucault sul potere, evidenziando le equivocità, le tensioni, le incongruenze che lo attraversano, e le trasformazioni che subisce nel corso del tempo. L’analisi mostra come, nei suoi ultimi anni di vita, le idee di Foucault vadano progressivamente convergendo verso una concezione del potere significativamente diversa da quella, apparentemente espressa nelle opere e nei corsi della metà degli anni settanta, che ha dominato la ricezione del suo pensiero da parte sia dei critici che degli apologeti. Alla luce di questa concezione più tarda, diventa possibile ricomporre tensioni e incongruenze in un sistema concettuale coerente e articolato, e riformulare in modo chiaro, preciso e informativo le tesi di Foucault riguardo agli sviluppi delle tecniche di potere a partire dal XVIII secolo. Soprattutto, diventa possibile dare una valutazione più equilibrata della loro importanza, che, sfuggendo alla frequente polarizzazione tra incondizionato entusiasmo e poco caritatevole sprezzo, riesca a separare gli aspetti più velleitari del suo discorso dagli spunti genialmente illuminanti che è capace di offrire.
Ragioni e vincoli. Il potere dialettico del giurista
Marco Brigaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 448
Le ragioni d'azione sono sospese fra una dimensione normativa (le ragioni valide indicano l'azione che è corretto compiere, in base a criteri intersoggettivamente controllabili) e una dimensione causale (la convinzione di avere una ragione valida per compiere una certa azione tende a causarne l'effettivo compimento). Nell'intreccio tra queste due dimensioni si colloca la possibilità di impiegare il discorso pubblico sulle ragioni come strumento di potere, potere dialettico: per ottenere che gli altri compiano un'azione che desideriamo che essi compiano, possiamo tentare di convincerli che vi siano ragioni valide per compierla. Il potere accessibile al giurista è, tipicamente, potere dialettico, esercitato attraverso la comunicazione di ragioni. Ma qual è la peculiare struttura di un simile potere? Quali i requisiti che ne giustificano l'esercizio? Quali le strategie discorsive che ne incrementano l'efficacia?