Libri di Marco Cavallarin
Scampati alla razzia. Roma, 16 ottobre 1943
Marco Cavallarin, Gianni Carino
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2025
pagine: 92
Roma, 16 ottobre 1943, ore 4.15, Shabbat. Ha inizio la retata degli ebrei di Roma. Piazza Giudìa ne fu l’epicentro. Saranno uccisi quasi tutti, i 207 bambini subito, all’arrivo. Ma i “miracoli” avvennero, grazie a una madre o a un padre, a una persona generosa o alla circostanza di un istante: alcuni riuscirono così a scampare alla retata, a fuggire dal camion su cui erano già stati caricati. Qualcuno era bambino, neonato addirittura. Ed ecco che pochi gesti di coraggio, compiuti contro la paura e la morte, generarono, come contrappasso, vita e nuove generazioni. Oggi Emanuele, Gabriele, Vittorio e Mario, quei bambini di allora, sono nonni e/o bisnonni, attorniati da splendide famiglie. Il ricordo di chi li ha salvati, interprete ebreo o gelataio cristiano, tranviere romano o donna del quartiere, sia di benedizione. Lo raccontiamo ora con le loro voci, con le loro commozioni, con il loro convincimento che i valori della pace e del rispetto di chi ancora oggi viene definito “diverso” siano il sale della terra. Lo facciamo per illustrare agli ignavi la forza della giustizia e, a chi lo ignora, come siano andate le cose.
La famiglia di piazza Stamira. Una famiglia ebraica anconetana nei fatti del Novecento
Marco Cavallarin
Libro: Copertina morbida
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 230
I Sacerdoti, anconetani ebrei, attraversano le traversie del 900: il fascismo, le leggi antisemite, l'occupazione tedesca, la Shoah. Sara va in Palestina aderendo al progetto sionista, Enzo entra nella Resistenza, Vittorio fa il medico clandestino a Roma, Cesarina sfugge agli eccidi nazi-fascisti del Lago Maggiore. Quattro vite sincrone che narrano, da quattro diversi punti di vista che si intersecano, storie esemplari di italiani ebrei tra dittatura, guerra, persecuzione e fuga. E non mancano l'ironia, il witz, il racconto delle risorse che li hanno aiutati a resistere al dilagare del male. La narrazione si sviluppa con le loro parole integrate dai testi ricavati dalla grande mole di documentazione privata, epistolare e fotografica, passata con amore di generazione in generazione e ritrovata nei cassetti e nei bauli delle case. Sono quindi percorsi di memoria, testimonianze che non hanno la pretesa della completa veridicità storica, ma solo quella di poter essere contributo alla ricerca. E che soprattutto vogliono onorare il ricordo di quattro persone che ci hanno aiutati, con discrezione, a crescere e a formarci.
Gli ebrei in Cina e il caso di Tien Tsin. Convivenze nella Cina moderna
Marco Cavallarin, Barbara Henry
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2012
pagine: 330
Chalutzim. Pionieri in Eretz Israel (1897-1948). Il contributo degli ebrei piemontesi alla realizzazione dell'«Utopia» sionista
Marco Cavallarin, Marco Mensa
Libro: Copertina rigida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2006
pagine: 232
"L'anno prossimo a Gerusalemme" è l'espressione che da sempre accompagna la diaspora degli ebrei. Per dare concretezza a quella speranza, alla fine dell'Ottocento nasceva il sionismo, utopia di una società egualitaria e cosmopolita, in cui gli ebrei potessero riconoscersi. Molti ebrei piemontesi decisero di intraprendere la nuova strada perché l'anno dell'andata a Gerusalemme non fosse più il prossimo, ma quello attuale. Alcuni di quei Chalutzim (pionieri) vivono ancora, depositari di un patrimonio storico e umano, poco noto e spesso frainteso. Il volume consta di tre parti: una storica di Marco Cavallarin, una fotografica di Marco Mensa, una terza di interviste sul campo. La riproduzione di materiali d'archivio e di album di famiglia completa l'opera.
Eritrea. Una terra, un popolo, un paese da scoprire
Marco Cavallarin
Libro: Libro rilegato
editore: Polaris
anno edizione: 2004
pagine: 320
L'Eritrea è oggi un paese in pace che, tra mille difficoltà, cerca di ricostruirsi, anche dal punto di vista naturalistico. È rimasta intatta l'umanità della popolazione, rafforzata anzi dalla collettiva e solidale guerra di Liberazione. La guida offre cartine, foto in bianco e nero e a colori, box di approfondimento e curiosità, nonché itinerari per muoversi in libertà e sicurezza nel paese: da Asmara alle isole, dalla Dancalia alle foreste dell'interno. L'Eritrea è un paese ancora da scoprire dove i segni del colonialismo italiano passato sono evidentissimi: per esempio, in Eritrea è più facile trovare tagliatelle e lasagne che non "zighini" e la birra si chiama Melotti.