Libri di Marco Grimaldi
Nuova edizione commentata delle opere di Dante. Volume Vol. 1/2
Dante Alighieri
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno
anno edizione: 2019
pagine: 600
Questa «Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante (NE-COD)» è stata concepita — unitamente al «Censimento» e alla «Edizione Nazionale dei Commenti danteschi», che la integrano — come massimo omaggio a Dante nel Settimo Centenario della morte: 1321-2021. A distanza di cento anni dalla «Edizione del Centenario» de Le Opere di Dante, il volume che nel 1921, in occasione del Sesto Centenario della morte, offri ai lettori di tutto il mondo quello che è rimasto fino ad oggi il testo di riferimento dell'opera dantesca, frutto del lavoro pluriennale di un'équipe di insigni studiosi coordinati da Michele Barbi, sono sembrati maturi i tempi per un decisivo passo avanti: non solo un nuovo testo di tutte le opere, riveduto e aggiornato ai progressi piú significativi della filologia internazionale, ma finalmente un commento di grande respiro, integrato ove occorra da appendici di documenti utili a meglio illustrare il discorso storico e critico, in grado di scavare a fondo nel dettato dantesco e cogliere tutte le valenze comunicative di un messaggio estremamente complesso, talvolta studiatamente criptico, ancora in parte da scoprire e capace di suscitare emozioni forti anche nei lettori di sette secoli piú tardi. La selezione attenta dei Curatori e la supervisione di una Commissione scientifica che include alcuni tra i maggiori specialisti italiani e stranieri, un rigoroso sistema di controlli, idoneo a garantire un margine minimo di sviste o errori, insieme con un ricco apparato di indici e repertori che consenta un'agevole fruibilità dei volumi, distinguono questa «Nuova Edizione» come una proposta senza precedenti nella storia degli studi danteschi. In coincidenza con il Centocinquantenario dell'Unità d'Italia, che si compirà nel 2021 con i cento cinquant'anni di Roma capitale, l'omaggio piú degno della Patria al suo grande Poeta che ne ha presentito il destino di nazione, plasmandone la lingua e l'identità culturale. La Vita nuova e le Rime sono i primi prodotti dell'impegno letterario del giovane Dante, snodo decisivo nel suo percorso di poeta volgare, fino all'impegno sommo della Commedia. La Vita nuova è il "romanzo autobiografico" in cui, operando una scelta tra i componimenti in rima prodotti fino ai primi anni '90 del '200 e corredandoli di una prosa di commento, elabora una compiuta ricostruzione di quella straordinaria esperienza sentimentale e di poesia — segnata dall'amore per Beatrice — che doveva cambiare la sua vita, connotata come una 'vita nuova', condizionandone le tappe successive, e segna una svolta nella vicenda esistenziale del Poeta. Opera organica compiuta in se stessa, originale e nuova nella sua forma di prosimetro, senza precedenti nella tradizione volgare, la Vita nuova mantiene tuttavia un rapporto problematico con il corpus delle Rime di Dante, dal quale attinge tutti i materiali poetici che la innervano, senza sottrarli ad esso, cui restano intimamente connessi: anche nella tradizione manoscritta medievale e rinascimentale, con problemi ulteriori di lezione e di attribuzione. Alla soluzione dei quali un contributo decisivo ha dato Michele Barbi tra la fine dell'800 e gl'inizi del '900, fino alle esemplari edizioni del 1921, non sovvertite da apporti successivi. Di qui la meditata scelta della Commissione scientifica che presiede alla NECOD e dei Curatori di ripartire dalle edizioni Barbi, rivedute anche alla luce degli studi piú recenti: con l'esito di un'edizione del tutto nuova, anche per l'ampio corredo storico-critico ed esegetico che la sostiene, in cui risultano ben rilevate la natura di opera autonoma della Vita nuova, per un lato, e insieme la profonda sua integrazione con il corpus delle Rime.
L'Italia dei trovatori
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: X-246
La poesia trobadorica ha influito profondamente sulla cultura italiana, sia perché costituisce il modello principale della lirica amorosa sia perché i trovatori, la cui presenza al di qua delle Alpi si intensifica tra XII e XIII secolo, hanno spesso preso parte alle vicende storiche italiane e hanno cantato non solo d’amore ma anche di politica, di morale, di eventi quotidiani. Con tale ventaglio tematico ben presente, i saggi raccolti in questo volume inaugurano nuove prospettive su alcuni contesti (Genova, Pisa, la corte estense), personaggi (Federico II) ed eventi (le lotte tra le partes nell’Italia del Duecento), nonché su forme letterarie (la poesia storico-politica e comico-satirica), dinamiche di circolazione dei manoscritti e applicazione ai componimenti poetici di categorie interpretative delle scienze storiche, dimostrando come i testi trobadorici costituiscano una fonte di estremo interesse non solo per i filologi bensì per tutti gli studiosi della storia dell’Italia medievale. Presentazione di Stefano Asperti.
Dante: tre donne intorno al cor
Marco Grimaldi, Alessandro Pilosu
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 112
Oltre a essere l'autore della Commedia, Dante è anche il poeta lirico più importante accanto a Petrarca, tanto che ancora nel Novecento le sue rime hanno influenzato i nostri maggiori poeti, primo fra tutti Eugenio Montale. Questo libro è dedicato a una delle più famose canzoni dantesche, "Tre donne intorno al cor mi son venute", che, come molta poesia lirica dei primi secoli, tratta sia d'amore sia di morale e in particolare di giustizia, la virtù che più di tutte meriterebbe l'amore degli uomini, come affermava Aristotele nell'Etica Nicomachea. Già in "Tre donne", infatti, Dante assume il ruolo del poeta-giudice che rivendicherà poi nella Commedia.
Allegoria in versi. Un'idea della poesia dei trovatori
Marco Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: XII-231
L'allegoria è uno degli aspetti più caratteristici della letteratura medievale. Nella poesia dei trovatori le forme e i procedimenti allegorici vengono tuttavia utilizzati solo raramente. Poiché si ritiene comunemente che il grande canto cortese si fondi sulla soggettività o sull'artificio formale, i trovatori, a parte rare eccezioni, sono parsi costituzionalmente estranei all'allegoria, considerata un elemento proprio di tradizioni poetiche più aperte alla narratività e alla rappresentazione oggettiva. In un confronto continuo con le maggiori letterature medievali, questo studio si concentra in particolare su due forme poetiche (la pastorella e la tenzone), nel tentativo di mostrare come l'utilizzo dei procedimenti allegorici risulti caratteristico di una precisa 'linea' interna alla prima e più importante tradizione lirica romanza. L'allegoria è anche la chiave per offrire un'interpretazione complessiva della poesia dei trovatori. Se infatti le principali tendenze critiche considerano i poeti occitani degli intellettuali in grado di aver accesso alle speculazioni filosofiche e ai modelli stilistici mediolatini o, al contrario, dei semplici artigiani paragonabili ai cantautori moderni, lo studio delle forme allegoriche sembra rivelare dei trovatori egualmente distanti da entrambi i modelli interpretativi.
Osso e malattie rare
Marco Grimaldi, Guido Regis
Libro
editore: Timeo
anno edizione: 2013
pagine: 64
Stilnovo e dintorni
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 340
Di che cosa parliamo quando parliamo di Stilnovo? A partire da De Sanctis, con Stilnovo si intende di solito un piccolo gruppo di poeti strettamente legati a Dante Alighieri per ragioni stilistiche o per prossimità biografica. Ma lo Stilnovo è un'invenzione di Dante o è stato un movimento letterario, una scuola, un circolo di amici e poeti? O è un semplice concetto storiografico? Il volume si propone di verificare se sia ancora utile parlare di Stilnovo; e lo fa attraverso nove saggi che si chiedono in che misura i poeti solitamente raggruppati sotto questa categoria abbiano utilizzato la stessa lingua, gli stessi strumenti retorici, la stesse forme poetiche e in che modo abbiano influenzato la letteratura italiana.
Guittone morale. Tradizione e interpretazione
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 2019
pagine: 438
Il volume presenta gli atti del convegno di Roma (Sapienza Università di Rom,a 28 - 29 novembre), dal titolo "Guittone e morale, tradizione e interpretazione" organizzato dal dipartimento di Studi greco-latini, italiani, scenico-musicali. A più di vent'anni di distanza dall'ultimo importante convegno dedicato a Guittone d'Arezzo, studiosi italiani e internazionali tentano un bilancio degli studi pregressi e dei lavori in corso per indicare nuove prospettive di ricerca sul noto personaggio. Nella sezione introduttiva del convegno si fa il punto sullo stato dell'edizione dei testi del poeta, mentre la discussione prevede il confronto su due argomenti fondamentali: la formazione intellettuale di Guittone e il suo rapporto con Dante Alighieri. In conclusione si affronta lo studio dei legami con la tradizione romanza e con la cultura religiosa e politica coeva e sulla fortuna e sull'influenza di Guittone nel Trecento.
Dante lirico. Saggi sulle rime
Marco Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Vallecchi Firenze
anno edizione: 2025
pagine: 342
A partire dagli anni Ottanta del XIII secolo e almeno fino al primo decennio del Trecento, Dante ha scritto in tempi e luoghi diversi circa un centinaio di componimenti lirici: canzoni, canzoni monostrofiche, ballate e sonetti, di cui molti in tenzone, che già a partire dalla fine del Duecento hanno avuto grande fortuna tra lettori e copisti. Questo libro si propone di offrire un quadro generale delle forme, dei generi, dei modelli, della tradizione manoscritta e dei maggiori problemi filologici del corpus lirico dantesco attraverso una serie di analisi dei testi e dei temi più importanti, come le poesie allegoriche, filosofiche e storico-politiche, al fine di mostrare in che modo le rime sono state lette e interpretate nel tempo.
Dante, nostro contemporaneo. Perché leggere ancora la «Commedia»
Marco Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 48
Il mondo di Dante Alighieri era completamente diverso dal nostro: era un mondo in cui tutti gli uomini sapevano dove avrebbero vissuto, che lavoro avrebbero fatto, quali premi o castighi li avrebbero attesi nell’aldilà. Benché Dante abbia fatto un lavoro diverso da quello che si potevano aspettare i suoi genitori e abbia vissuto in esilio per metà della sua esistenza, aveva delle idee molto precise sulla vita dopo la morte ed era sicuro che fossero condivise dai suoi lettori. Oggi, quando queste certezze non ci sono più, perché leggiamo ancora la Commedia? Perché è bella? Perché parla nella nostra stessa lingua? Perché ci insegna qualcosa del mondo di ieri? Marco Grimaldi cerca di rispondere a queste domande, spiegando cosa ci interessa ancora del contenuto più profondo del poema dantesco.
Filologia dantesca. Un'introduzione
Marco Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 175
La filologia è indispensabile per leggere e capire Dante. Ma conoscere i problemi filologici posti da opere come la Commedia, la Vita nova o il De vulgari eloquentia è utile anche per scoprire che cos’è la critica del testo, poiché lo studio del modo in cui quei problemi sono stati affrontati nel corso del tempo dai vari editori consente di ripercorrere tutte le principali questioni metodologiche della filologia moderna applicata a testi latini e volgari. Ed è utile anche per comprendere perché è importante la storia della tradizione: la circolazione manoscritta e a stampa del corpus dantesco (e in particolare della Commedia e delle Rime) costituisce infatti un capitolo fondamentale di storia culturale tra Medioevo ed Età moderna. Il volume esamina complessivamente la tradizione delle opere dantesche, affiancando alla trattazione puntuale dei problemi filologici relativi ai singoli testi la ricostruzione del contesto storico e culturale.