Libri di Marco Revelli
Turbopopulismo. La rivolta dei margini e le nuove sfide democratiche
Marco Revelli, Luca Telese
Libro: Copertina morbida
editore: Solferino
anno edizione: 2019
pagine: 218
Un populismo senza popolo: è il controsenso generato dalla nostra miopia politica. Dalle radici contadine alla lotta operaia, le istanze politiche forti si sono sempre basate su identità forti: sociali, culturali, anche geografiche. Ma oggi è il tempo della fragilità, della dispersione, dell'incertezza e coloro che furono popolo invecchiano senza maturità, si arrabbiano senza speranze. E riempiono le piazze di uno scontento scoordinato, la fibrillazione dei dimenticati, di coloro che vivono nel margine e sono stufi di pagare il benessere di chi invece occupa il centro della scena. In un dialogo profondo e necessario con Luca Telese, Marco Revelli racconta loro, gli esclusi. Dà voce e corpo al dolore e al disinganno di chi ha smesso di sentirsi parte della storia per tramutarsi nell'equazione geografica delle periferie. Privati di una cultura condivisa, bombardati dalle incitazioni all'odio di élite negative che perseguono il proprio progetto di potere e ricchezza, non sono più difesi da una sinistra che al «siamo con voi» ha sostituito il «si salvi chi può». Queste pagine delineano, con chiarezza e passione esemplari, le ragioni di un tracollo civile. E indicano un'unica, impervia ma possibile, via di fuga. Contro le «passioni tristi», la volgarità del linguaggio e la violenza delle piazze; contro la disumana pedagogia che nutre i mostri, sui social e fuori: tornare a credere nel popolo.
«La lotta di classe esiste e l'hanno vinta i ricchi». Vero!
Marco Revelli
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: X-96
Per un certo mondo che conta le politiche egualitarie sono un grave handicap per l'economia e un pericoloso "azzardo morale": un grado di diseguaglianza è necessario per garantire lo sviluppo economico. Nella stessa ottica, un elevato tasso di inquinamento iniziale, nella fase del decollo, sarebbe accettabile perché destinato a essere riassorbito con la crescita del benessere e il miglioramento delle tecnologie. A oggi, le diseguaglianze hanno continuato a crescere, la crisi economica globale è gravissima e lo stato ambientale del pianeta continua a peggiorare. Marco Revelli smonta pezzo a pezzo l'hardware teorico dell'ideologia neoliberista.
Finale di partito
Marco Revelli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 137
La crisi dei tradizionali partiti politici è ormai conclamata e minaccia di contagiare le stesse istituzioni democratiche. Secondo i più recenti sondaggi, meno del cinque per cento degli italiani ha fiducia nei partiti politici e nei loro leader, poco più del dieci per cento nel Parlamento. Particolarmente evidente in Italia, il fenomeno è tuttavia generale: ovunque i "contenitori politici" novecenteschi stentano a conservare il consenso. E ovunque cresce un senso di fastidio verso quella che viene considerata da sempre più ampie fasce di elettorato una "oligarchia", separata dal proprio popolo e portatrice di privilegi economici e di casta ingiustificati. È importante però, oltre il livello della denuncia, misurare le dimensioni del fenomeno e soprattutto interrogarsi sulle cause del tracollo della forma partito, nonché sul futuro della rappresentanza politica nello scenario di una trasformazione "epocale" dalla società industriale a quella post-industriale. A ben guardare - e l'autore lo fa da una prospettiva in larga misura inedita - l'esplosione dei partiti si ricollega, seppure in una congiuntura temporale apparentemente sfasata, al superamento dell'organizzazione produttiva "fordista" massificata e all'affermarsi di nuovi forme organizzative leggere, decentrate, aperte. Facendo i conti, in modo drammatico, con la stessa insostenibilità dei costi crescenti che la macchina d'impresa ha indotto fino a saltare.
Poveri, noi
Marco Revelli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 127
Nel clima di crisi globale, anche in Italia stanno venendo alla ribalta questioni come l'impoverimento del ceto medio e le disuguaglianze crescenti, e tuttavia il racconto prevalente continua a rassicurare sulla tenuta complessiva del nostro Paese, sia dal punto di vista economico che sociale. Marco Revelli ha un'opinione diversa. Utilizzando le statistiche ma anche le storie di cronaca, raccontando la difficile realtà dell'economia e della povertà ma anche le emozioni che corrono sotto la superficie visibile sui mass media, in questo libro Revelli ci mostra un'Italia terribilmente fragile, in cui molti, caduta la speranza di migliorare le proprie condizioni, cercano un effimero risarcimento a danno degli ultimi, spingendoli sempre più giù, sempre più ai margini. Un Paese in cui i fondamenti della convivenza civile e forse della stessa democrazia sono erosi dalle disuguaglianze e dal modo in cui la politica, invece di attenuarle, cavalca i risentimenti e il rancore da esse generati. Un Paese in cui "forse per la prima volta nella storia il motto del Boccaccio: "Solo la miseria è senza invidia", non è più valido.
Oltre il Novecento. La politica, le ideologie e le insidie del lavoro
Marco Revelli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 286
Secolo della democrazia e dei totalitarismi, della violenza dispiegata in misura mai prima conosciuta e della decolonizzazione su scala globale, della società opulenta e della fame nel mondo: il Novecento appare, da qualunque prospettiva lo si guardi, come il "secolo dell'ambivalenza". Il libro suggerisce un percorso attraverso queste contraddizioni, in una sorta di corpo a corpo con le patologie più estreme dell'epoca.
La politica perduta
Marco Revelli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 137
La crisi della politica è sotto gli occhi di tutti. Da garanzia di ordine e sicurezza, essa si sta rovesciando nel proprio contrario: in fattore di insicurezza, violenza, paura. Lo dimostra un quindicennio di nuovo disordine mondiale, dalle cosiddette guerre umanitarie fino alla recente avventura irachena. Il libro mette a fuoco questa caduta, sfuggendo alla tentazione di ridurne l'origine a cause contingenti, e indicandone invece il significato profondo nell'esaurimento di quella che qui viene chiamata la 'politica dei moderni'.
Oltre il Novecento. La politica, le ideologie e le insidie del lavoro
Marco Revelli
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 286
I "peccati capitali" del comunismo, la militanza politica, il Sessantotto, la globalizzazione, le nuove figure del lavoro: il testo di Marco Revelli si misura con i paradigmi politici del Novecento in una riflessione critica che ha al suo centro la crisi dello Stato-nazione come luogo sovrano dell'agire politico, mentre le forme tradizionali di organizzazione politica vanno dissolvendosi.
Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell'Italia che cambia
Marco Revelli
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 250
Un viaggio in Italia, da Torino a Lampedusa, sulle tracce di città e territori conosciuti, amati, e poi, a volte, perduti. Di luoghi dell'esperienza e della memoria che mutano nel tempo e nelle stagioni fino a "non riconoscerli più", ma di cui non puoi, comunque, fare a meno. Di paesaggi familiari che giorno dopo giorno stupiscono, disorientano, promettono nuove frontiere. Così Torino, prima tappa del viaggio, è un luogo in cui può succedere di perdersi. Ci si può perdere non tanto nel centro, fissato dai recenti restauri in cartolina da consumare con i piedi e con lo sguardo più che da abitare, ma già nella prima periferia dove i negozi chiudono e le vetrine cambiano volto: la gastronomia diventa un hard discount e la piccola gioielleria di quartiere inalbera la pacchiana bandiera del "compro oro". E ci si può perdere nella seconda periferia dove la scomparsa della grande fabbrica e la trasformazione della vecchia metropoli di produzione ha "sciolto" il paesaggio mutandone anima e corpo. Ma oggi Torino è anche Arduino: una "piattaforma hardware low cost programmabile" che sa innaffiare i fiori alle ore stabilite, guidare un drone in spazi chiusi, gestire un appartamento con il comando vocale. Una risorsa eccezionale open source messa a disposizione di tutti. Un simbolo del futuro. Il viaggio continua, attraversando la nostra penisola, percorrendo autostrade deserte o mescolandosi alla folla, incrociando le storie dei suoi abitanti e ascoltandone ricordi e sogni...
Piove all'insù
Luca Rastello
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2025
pagine: 272
Una lettera di licenziamento rivela all'improvviso la realtà del nuovo mondo nascosta sotto i miti della flessibilità e della comunicazione. Per dare forma al trauma, ritrovare le parole perdute e la possibilità di pensare un futuro, il protagonista di questa storia si trova precipitato in un viaggio vertiginoso dal presente al passato e ritorno, e costretto dal suo stesso smarrimento a orientarsi secondo tracce deboli e vaghe. La corsa attraverso gli anni riporta alla luce imbarazzanti verità pubbliche e private, come i segreti militari di un padre coinvolto nelle pagine più oscure della Repubblica o le velleità di un adolescente sospeso tra goffe esplorazioni sessuali e urgenze rivoluzionarie. Storie emerse dagli abissi di una guerra civile a torto definita «fredda», capace di dividere le famiglie e spargere sangue nelle strade, mescolando violenza, speranza e utopia, ma combattuta sulla superficie di un mondo già cambiato in profondità, già scosso dai germi del nostro presente fatto di precarietà e specchi di seduzione. A dieci anni dalla morte di Luca Rastello, questo libro è più vivo che mai. Lo descrive bene Marco Revelli nella nuova prefazione: «una scrittura avvolgente e insieme tagliente (come in fondo era Luca). Morbida, dalle curve arrotondate, apparentemente dolce e condiscendente verso la materia che racconta senza forzature o cesure, ma attraversata da un'anima d'acciaio che taglia come un rasoio, e scolpisce e recide».
Il coraggio di essere liberi. La vita partigiana di Luchino Dal Verme
Sabina Dal Verme
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 232
Di antica casata milanese, dopo una giovinezza inquieta, Luchino Dal Verme sceglie la carriera militare assorbendo i valori del reggimento e della monarchia, senza cogliere la natura violenta del fascismo. Solo durante la campagna di Russia e soprattutto dopo l'8 settembre del '43, avverte lo sfascio dei valori in cui ha creduto: "la parola Dovere è crollata ed è nata la parola Coscienza", scriverà. Sentendo l'urgenza di portare il contributo del suo "granello di sabbia", assume il comando di una brigata e poi di una divisione garibaldina nell'Oltrepò pavese. Partecipa da protagonista alla Liberazione, ma poi rifiuta ogni carica politica e avvia a Torre degli Alberi un'azienda zootecnica all'avanguardia, creando numerosi posti di lavoro sui terreni di famiglia: è il suo modo di ripagare il debito di riconoscenza, contratto negli anni della Resistenza, nei confronti della popolazione contadina. Imprenditore lungimirante, concorre a sviluppare l'avicoltura italiana e a sperimentare nuove forme di allevamento bovino per le terre di collina e montagna. Una salda fede cristiana rimane la sua costante guida. Convinto sostenitore della Costituzione, assiste con indignazione e amarezza al degrado sociale e politico, ma fino a tarda età trasmette, soprattutto ai giovani, la responsabilità di continuare la Resistenza e difendere la Democrazia. Prefazione di Marco Revelli.
Questa Sinistra inspiegabile a mia figlia. Dialogo immaginario con un’adolescente
Marco Revelli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 176
Ero partito per parlare dell’epopea della Sinistra e ne stavo imbastendo l’elegia… Un dialogo immaginario con una figlia ipotetica. Trovarsi a discutere con un adolescente e provare a disinnescare un ordigno esplosivo sono esperienze non del tutto prive di affinità. Può quindi sembrare curioso che Marco Revelli scelga di svolgere questa sua riflessione sulla Sinistra in una forma tanto anomala, tra la conversazione pedagogica e il duello con un’interlocutrice agguerritissima che non fa sconti... In realtà, l’espediente si rivela efficace. Permette di intrecciare concetti generali ed esperienze di vita vissuta, gli ideali e i valori che hanno infiammato il secolo scorso e il romanzo di formazione della generazione che ha fatto il ’68 con tutto ciò che ne è seguito: il coacervo di impegno e musica, di libri e scioperi, di sogni di pace e di derive sanguinose. Quella stessa generazione di padri che per la Grande Delusione dell’esito attuale è oggi sotto accusa da parte dei propri figli. Infatti, nel ricordare quel periodo si presta subito il fianco a ritorsioni scomode (bene, bravo, ma quanto è durato?) e ad ancor più scomodi rimproveri basati sulle evidenze dello sciagurato panorama odierno. Dalle lotte sindacali di ieri, al fianco degli operai, ecco che oggi bisogna fare i conti con forme di lavoro flessibili... quanto un cappio; dall’attesa del Sol dell’avvenire, si è passati ai cieli da incubo delle «ecoansie» (ma come avete osato?); dalla ricerca della propria strada in un coinvolgimento politico sentito come necessario, ci si ritrova davanti al sospettoso disinteresse per quella stessa politica ormai diffuso tra i giovani. Tutto vero. Ma è corretto sconfessarsi di fronte a una fi glia, oppure c’è una distinzione identitaria connessa alla Sinistra ancora e sempre valida che può (deve) esserle consegnata come un lascito? Reduce dall’estenuante e talora doloroso testa a testa, Revelli risponde con fierezza e speranza di sì: «Nonostante tutto... resta comunque, indelebile, ben piantata nella quotidianità caotica che viviamo, una differenza di fondo tra chi, fra noi, continua a soffrire e indignarsi alla vista delle diseguaglianze vecchie e nuove, e chi, dall’altra parte, vi convive distratto, o ne teorizza la naturale necessità. Chi le considera un’ingiustizia da rimuovere, e chi uno stato di fatto da conservare». Non ci è dato sapere il nome della metaforica ragazzina che abita queste pagine, ma se anche fosse Coscienza Critica, su questa eredità avrebbe poco da obiettare.
Tanta fatica per nulla. La regola della precarietà
Edi Lazzi
Libro: Libro in brossura
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2023
pagine: 156
«Appena ho compiuto 18 anni, finalmente sono stata assunta con contratto a termine in un'azienda che gestiva le mense scolastiche. Dopo qualche mese sono rimasta incinta e non mi hanno più rinnovato il contratto» (Roberta, Lombardia). «Lavoretti su lavoretti. Di tutto un po'. Baby sitter, cameriera, pulizie, rappresentante di prodotti. Praticamente tutto in nero» (Loredana, Lazio). «C'erano delle condizioni precise al colloquio, e io le ho accettate tutte. La cosa principale per me è il punteggio che accumulo con l'insegnamento. Io risulto assunta regolarmente dalla scuola, ma le condizioni sono che io lo stipendio non lo prendo» (Lina, Campania). Tredici testimonianze, esemplari di un'intera generazione, di giovani intrappolati loro malgrado in questa devastante condizione di precariato di vita e di lavoro. Ma come siamo arrivati a tutto questo? Come abbiamo potuto permetterlo? Edi Lazzi – che da sindacalista questi giovani li ha ascoltati e intervistati – rivolgendosi direttamente a loro analizza le cause, ma soprattutto prova a indicare una via d'uscita. Perché cambiare è possibile, sempre. Prefazione di Marco Revelli. Postfazione di Michele De Palma.