Libri di Marco Scavino
Gobetti a sinistra. Spriano, De Caro, Calosso e Basso editori e interpreti di Gobetti
Marino Tamagnone
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 290
Attraverso un approfondito lavoro di ricerca, condotto in parte su fonti archivistiche inedite o poco note, l’autore ricostruisce le figure e le elaborazioni attorno all’opera di Piero Gobetti di quattro studiosi e uomini politici, appartenenti a generazioni diverse: Paolo Spriano (1925-1988), Gaspare De Caro (1930-2015), Umberto Calosso (1895-1959) e Lelio Basso (1903-1978), mettendo in luce la complessità delle interpretazioni di Gobetti da parte delle sinistre italiane. Sono studiosi che hanno anche riedito Gobetti. Spriano curò nel 1960 e nel 1969 da Einaudi i volumi delle Opere complete con gli scritti politici e quelli storici, letterari e filosofici; De Caro ripubblicò nel 1964 La rivoluzione liberale con una introduzione “operaista” che fece molto discutere; Calosso nel 1945 intitolò Scritti attuali la sua scelta; Basso pubblicò nel 1961 da Feltrinelli, insieme a Luigi Anderlini, i principali contributi a Le riviste di Piero Gobetti. Sono lavori che qui vengono collocati e valutati con ampio respiro storico. Prefazione di Marco Scavino.
Potere operaio. La storia. La teoria. Volume Vol. 1
Marco Scavino
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2018
pagine: 512
La storia di Potere operaio fu segnata dalla tradizione teorico-politica dell'«operaismo». E al tempo stesso dal tentativo di aggiornare e adattare quel bagaglio di idee e di concetti alla realtà dello scontro dí classe emersa alla fine degli anni Sessanta. La sua formazione come gruppo politico nazionale avvenne sulla base della convinzione che la forza dei movimenti di classe fosse «cresciuta al punto tale da porre direttamente la questione del potere e l'esigenza dell'organizzazione per il potere». E a quella convinzione restò fedele sino all'ultimo, tentando di capire come fosse possibile trovare uno "sbocco politico" rivoluzionario allo straordinario ciclo di lotte di quegli anni. Se per un verso, quindi, Potere operaio rappresentò «la teoria operaista che si fa politica di massa», per l'altro le sue vicende vanno viste come parte di quella fase della storia del Novecento in cui sembrò possibile una rottura profonda, radicale, degli equilibri complessivi del sistema capitalistico. Perché fu attorno a quel "nodo" politico che il gruppo consumò la propria breve parabola d'organizzazione, senza venire a capo del problema ma contribuendo in misura non irrilevante (al di là della portata delle sue forze, che furono sempre alquanto limitate) a disegnare gli scenari dello scontro sociale degli anni Settanta. In questa ricostruzione della storia di Potere operaio si tengono insieme i fatti e le idee, i protagonisti e la dimensione collettiva del gruppo, quest'ultimo e i contesti in cui agiva. Perché il significato più profondo di un'esperienza come quella di Potere operaio sta forse proprio nella sua contraddittorietà, nel suo carattere irrisolto, in ultima analisi nel suo stesso fallimento come organizzazione. Nel suo essere stata, in altre parole, parte di una storia molto più grande. Questo primo volume ricostruisce le vicende di Potere operaio a partire dal suo processo di formazione negli anni Sessanta sino agli inizi del 1971. Il secondo volume tratterà del periodo compreso fra il 1971 e la dissoluzione del gruppo, avvenuta tra il '73 e il '75.
La svolta liberale 1899-1904. Politica e società in Italia alle origini dell'età giolittiana
Marco Scavino
Libro
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2012
pagine: 266
Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento l'Italia visse una delle più intense fasi di trasformazione della propria storia unitaria. Sul piano storiografico si è in genere dedicata scarsa attenzione a questo momento di passaggio, considerandolo perlopiù nel quadro della più generale "età giolittiana". Il volume ricostruisce le diverse fasi di questo periodo della storia italiana, intrecciando la dimensione narrativa e quella interpretativa e offrendo un quadro complessivo degli avvenimenti, dedicando ampio spazio anche alle correnti più significative dei movimenti sociali dell'epoca.