Libri di Marco Scevola
Quel poco che la vita ci ha dato
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 353
La periferia mostra la disumanità degli uomini. Disumanità forse più vera dell'umanità stessa. Mostra quanto, in un clima di povertà, l'unico valore è quello della sopravvivenza. Lontano dai riflettori della metropoli, la speranza è una fata Morgana. Noia e criminalità scandiscono le giornate ad Abulia, periferia meneghina. Quanto in basso bisogna precipitare per poter ricevere la spinta che ci permetta di rialzarci? Questo ce lo potrà dire Salvatore. Giocatore d'azzardo, tossicodipendente di cinquant'anni che ha perso l'amata per le sue bugie. "Sono al lavoro", e invece era a spendere fino all'ultimo centesimo alla roulette. L'unica priorità della sua vita è sempre stata non dover lavorare. Vivere la vita del Michelaccio: mangiare, bere e andare a spasso. Ma un giorno, durante una puntata alla roulette, incontra Sebastiano. Ragazzino acerbo per il quale sarà padre.
Volo ergo sum. Un fisico archivista
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 179
"Volo ergo sum" è un'opera di ontologia, teoretica, etica, teosofia e letteraria. Include dissertazioni filosofiche che incorniciano un romanzo: Il pessimista: resipiscenze di un fisico archivista. Si tematizzano i seguenti argomenti filosofici contemporanei: la voce, la contaminazione, il relativismo e la filosofia del linguaggio. L'opera si apre con "Il pessimista", un romanzo autobiografico fittizio, filosofico, sociale, psicologico e antropologico, corpus dell'esposizione. Un uomo di mezza età riflette sulla sua vita trascorsa come predicatore del pessimismo più cosmico. Traumi giovanili cagionarono un'attitudine catastrofista, spregiudicata e vittimista nei confronti della vita, nonché un orgoglio smisurato, che condussero l'io narrante ad abortire la vita per comprovare l'esattezza dell'ideologia che meglio calzava all'io scisso, diviso, del fisico autodidatta, ossia il relativismo pragmatico e utilitarista. Infatti, l'uomo dotto nelle scienze dure, nonostante la sua predisposizione volta alla scienza termonucleare, ora si trova a lavorare come archivista in una biblioteca comunale di una città di periferia. E qui, attorniato dai libri di filosofia a lungo disprezzati, per competizione serbata verso le grandi menti delle scienze umane, leggerà, o, al pulpito suo, "sprecherà tempo" leggendo un certo filosofo. Tuttavia, inaspettatamente, le memorie del sottosuolo di tale autore stravolgeranno la sua convinzione di impugnare il vero. Il suo scientismo ateo verrà smontato a mano a mano che stilerà il presente diario intimo, in favore di una chiusa scettica ma non nichilista, naturalizzante e distendente il suo dissidio interiore. Le tematiche affrontate vertono prevalentemente sull'etica e la possibilità di fondare "una nuova morale" di fatta nietzschiana, il ruolo della filosofia come consolazione per la morte secondo il canto di Severino Boezio e la solitudine che affligge la socievolezza insita nell'uomo che "pensa altrimenti", sia esso il filosofo, il poeta o qualsivoglia luminare visionario, pertanto individuo estimato con diffidenza dal noi collettivo. In ultima istanza, "Volo ergo sum" è un compendio di soliloqui esistenziali orientativi per le venture generazioni; destinatari costoro che nascono in un cosmo ove il fuoco di paglia del positivismo supponente non s'è ancora spento, dove il mito della "scienza che sa di sapere" inforca l'idolatria del corpo e della mondanità, ponendo diniego sulla sensatezza della speculazione escatologica. L'intento che muove la redazione del dattiloscritto è la consapevolezza che non sussistano valori e precetti auto-evidenti manifesti all'uomo, e che, ontologicamente, l'uomo sia coscienza parziale dell'Aufhebung, gnoseologicamente imperfetto.
Il guerriero di luce. Tra spiritualità e magia
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 178
""Il guerriero di luce" è un'opera di spiritualità e di occulto. Il mistico, filosofo e poeta Marco Scevola tesse le fila di una nuova umanità, che nascerà dalle ceneri del consumismo e dalla violenza. Scevola delinea il percorso spirituale dagli albori della preistoria umana sino alla contemporaneità, per scovare ciò che di più sacro si possa rinvenire dall'esame delle religioni umane, percorsi iniziatici e mistici. Lezioni di vita e massime esistenziali conferiscono spessore filosofico, spirituale allo studio delle tribù. Infatti, il guerriero di luce, è colui che discende sino alle radici della storia umana, più ancestrali, per ascendere alle foglie delle fronde più alte. È un viaggio spirituale. Di rinascita. Nel bagagliaio dell'occulto, dalla magia etrusca, islandese, celtica, gitana fino alla stregoneria medievale e alla Wicca. Così il mistico fonda un nuovo Credo spirituale, che non vuole definirsi religione, ma l'unico Credo, privo di alternative, per instaurare un futuro di pace e prosperità nel nostro mondo. È questo mondo utopico potrà avere luogo solo grazie agli eletti; coloro che risveglieranno la loro divinità nascente. I guerrieri di luce."
Prose tempestose. Quando la solitudine si fa immaginazione, e il dolore vita
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 562
"Prose tempestose" è una raccolta di racconti lunghi vergati dal poeta e filosofo Marco Scevola. Sintassi articolata, precisione terminologica, ricerca tradizionale e atmosfera lugubre, scabra, catapultano il lettore nel laboratorio dello scrittore, che si accinge a elaborare le iniquità sofferte e i condizionamenti derivanti dalla materialità. Ambientazioni e stili narrativi ispirati al naturalismo e al verismo muovono la stesura di "Abulia", un racconto lungo che tematizza il folclore provinciale e il progresso tecnologico non corrisposto da un fattuale miglioramento delle condizioni di vita. L'oscurantismo dell'ignoranza e il pettegolezzo, il sentito dire, fucinano la quotidianità claustrale nelle aree rurali meno aliene all'industrializzazione. "L'ultimo salto" e "Le spine della rosa" affrontano storie d'amore tragiche, romantiche, melliflue. Opere teatrali assurdiste ed esistenziali - "Un nichilista, un cattolico e un ateo al ristorante" e "Orwell e Dayno" - infondono consistenza alla perdita di coordinate spaziali. Prospettivismo, di punti di vista si confà il vero al quale l'uomo può attingere. Difatti, se postulassimo che il vero è, ed è uno, comunque, la mancata onnipresenza e onniscienza dell'uomo impedirebbe la possibilità che egli attinga a tale vero. Si conchiude l'opera con una biografia fittizia inerente al tema dell'aborto e "Diario di una puttana da tangenziale", che stona con l'aurea brumosa e farraginosa degli altri racconti che compongo la raccolta per immortalare lo scatto repentino dalla immediata riflessione alla mediata irriflessione, che è la vera protagonista di "Quasi Eterni".
Quasi eterni
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 518
"Quasi eterni" è un romanzo post-cubista, destrutturato in forma poetica e prosastica di racconti lunghi. Narra le fittizie vicissitudini biografiche di Esposito Romano avvenute dall'ingresso in università, esposte in forma di un diario intimo, raccolte di poesie in verso libero e racconti. Originario di Abulia, Esposito si trasferisce a Pavia, ripromettendosi di stravolgere una volta per tutte la sua vita. Non vuole più trascorrere le sue giornate da solo, assoggettato alla solitudine tombale. Qui stringerà le prime amicizie della sua vita, amicizie e primi amori che porranno in crisi il giovane ragazzo. Infatti, la vita fuori dal collegio domenicano, che fu la campana di vetro fino a prima del periodo universitario, è assai diversa. Non esiste più un buono e un cattivo. Perciò il giovane poeta Esposito comincerà a dubitare, ponendo in dubbio ogni istanza formativa che ha conculcato la sua personalità. Suvvia… chi è lui? Quanto la formazione conventuale ricevuta ha deformato e piegato il suo io? A destabilizzare ulteriormente l'ingresso in società dello studente di filosofia, le ferite sanguinolente di una famiglia che fu da sempre l'opposto di un nucleo caldo. La madre dilapida i soldi raggranellati esercitando la mansione di avvocato, stacanovista, scialacquandoli per amanti occasionali, mentre il padre è troppo inebetito dagli psicofarmaci e privo di senso critico per instaurare un rapporto sincero con il figlio.
Meriti la felicità
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 436
Esposito Romano è un diciottenne introverso, uno scrittore esordiente che ricerca un'anima affine alla sua. Ha trascorso tutta la sua esistenza sotto una campana di vetro, frequentando ambienti "pettinati" alto-borghesi e un collegio gestito da suore, che hanno inculcato in lui valori etici che adesso, fuori dalle sbarre dorate della prigione domestica, alimentano un dissidio con la contemporaneità. La timidezza l'ha da sempre ingabbiato. Solitario non per scelta, l'emarginazione ha macchiato indelebilmente la sua adolescenza. Tuttavia, finalmente si palesa di fronte allo studente di Filosofia una occasione di rivalsa: l'università. Trasferitosi in una nuova città, Esposito vuole ridisegnare i confini del proprio mondo, cancellando le barriere tra sé e l'altro che la paura della novità aveva eretto in precedenza. A seguito di delusioni personali, nello specifico un esame andato non benissimo, Romano cadrà in un vortice di perversioni e vizi, chiedendosi per la prima volta in assoluto chi davvero lui sia. Infatti, ora è lontano dalla sua famiglia nonché dall'ambiente natale. Così, può adesso domandarsi, non tanto chi è per l'alter ego, ma chi vuole diventare. Un vincente! Vuole amicarsi colleghi di università e osare, vivere l'attimo senza fasciarsi troppo la testa per le conseguenze future delle proprie azioni. Sperimenterà per la prima volta nella sua vita l'amicizia e l'amore, trovandosi disilluso: l'amicizia non ha nulla di sacro e d'eterno, come, d'altronde, l'amore. I fantasmi delle amicizie e degli amori, nuovi spettri, tormenteranno lo scrittore Esposito Romano, idealista sofferente, perennemente insoddisfatto. Si è impegnato per smussare gli spigoli del proprio io, perdendosi. Ha cancellato i suoi tratti unici, personali, ma l'inclusione in un contesto sociale più vasto non ha ripagato i suoi sforzi. È nella sua natura il malcontento, lo sguardo rivolto verso il cielo, l'anima affamata, che patisce un buco allo stomaco non saziabile. Ora che lontano dall'ambiente che ha ucciso la sua volontà, potrà rielaborare le ragioni del suo rapporto teso con i genitori e del suo isolamento sociale, sino a disseppellire quanto una molestia sessuale ricevuta in tenera età abbia influenzato le sue sorti di reietto.
Poesie di un osservatore
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 578
"Poesie di un osservatore" è una raccolta di poesie che concernono temi sociali, antropologici, emotivi, esistenziali e descrizioni paesaggistiche paniche. Sperimentazione in stile Beat Generation si mescia al post-simbolismo decadente, dispensando al lettore immagini vivide dal significato inesauribile, sonorità moderniste esotiche e astrazioni in-confinabili, dall'incommensurabile sensorialità afrodisiaca esoterica e forestiera, propriamente sacra, ovverosia ambigua. Il verso libero sarà coniugato dualmente, sia per freddare uno scorcio denudato della interiorità dell'autore e sia per infondere universalità al canto umano.
La genesi del dolore
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 594
"La genesi del dolore" raccoglie le prime produzioni del poeta e filosofo Marco Scevola, databili tra il 2016 e il 2018. La prima parte dell'opera consta di racconti lunghi che vertono sull'emarginazione e sulla discriminazione sociale, quali: "Figli di un mondo storto", "Il litorale dei viventi", "Una storia triste", "Il ragazzo che leggeva libri di poesia" e "Il diciannovenne di ottant'anni". Si appronta una sperimentazione terminologica al fine di riattualizzare termini arcaici della lingua italiana per locupletare il vocabolario del lettore. Siffatti, "La genesi del dolore" intende fondare un modello intenzionale inedito, un pensare altrimenti che progredirà con i cronologicamente successivi volumi della collana "Sii una lucciola nelle tenebre". Volumi autonomi e non necessariamente da leggere secondo l'ordine temporale in cui sono stati stilati, ancorché tra loro relati. Campiture grottesche, assurdiste ed esistenziali nonché dell'orrore (come per il racconto "Il Lamacarogna") intavolano la seconda parte dell'opera, composta da prosa poetica inerente alla biografia fittizia di Esposito Romano. Ironia, a tratti demenziale mitiga l'ampollosità delle descrizioni dannunziane epidittiche adempiute per un intento pedagogico-formativo pariniano. Poesie-racconto in verso libero mirano all'incisività, offrendo al lettore l'affresco dicotomico dell'autore, che si cimenta nell'arte difformemente, attentando alla spontaneità con lo scopo di veicolare uno specifico messaggio comunicativo (prima parte dell'opera), ma anche disuggellando sensazioni arcane e memorie che si concretano come lampi che folgorano la sua psiche (seconda parte dell'opera).
Racconti da capogiro
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 452
"Racconti da capogiro" raccoglie racconti distopici ("Italiani di Amsterdam"), realisti sporchi e tragicomici ("Coito anale" e "Die young") e poesie in verso libero fortemente astrattive ("Nuovo io poetante") e sperimentali (Sprinter-drill, ispirate alla musicalità dello screamo del Rap).
Il politico
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 238
Amilcare Scevola è un filosofo disoccupato. Convive con la compagna degente di infermità mentale, con la quale dovrebbe presto sposarsi. La povertà affligge le loro miserabili vite. Un giorno, un loro conoscente meridionale di Trapani, il Professor Vito, ispira Amilcare a candidarsi alle elezioni comunali nella sua città natale: Abulia. Così le aspirazioni politiche del giovane cresceranno tanto da sopraffare gli affetti e i valori che prima dell'ingresso in politica dirigevano la sua esistenza. Per istituire il suo governo di stampo totalitario persuaderà tanto i conservatori cristiani quanto quelli laici, avendo come maestro il noto leader dei conservatori religiosi Padre Silvio. Egli, un frate assai abile in retorica, lo aiuterà a comprendere il potere della parola. Quanto abbindolare le masse sia necessario perché si faccia il loro bene. Amilcare, accecato dalla sete di ricchezza, intenzionato a conferire un valore alla sua vita, si avvarrà del suo amico Filippo, sindaco liberale di Salice Terme, per tessere le sue mire espansionistiche, congiurando le sue amicizie, tra cui il maestro Padre Silvio. La relazione spenta con la convivente, affetta ormai un anno dai sintomi del bipolarismo, causa un'altalena interiore nel protagonista Amilcare. Troppo ha amato A., sua pretendente sposa. Nondimeno, si affioca sempre più la speranza riposta nella sua guarigione. Un anno che il filosofo fugge dal presente, nostalgico del passo. Dell'idillio amoroso precedente alla malattia. Ma ora si trova di fronte a un bivio: accettare la morte dell'amore e arrendersi alla forza del destino, o accontentarsi di una relazione smorta, fondata sul ricordo della passione d'un tempo. Con prefazione di Diego Fusaro.
Foglie di paulonia
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 102
"Foglia di paulonia" è un romanzo autobiografico intimo, psicologico, di un uomo afflitto dalla malattia mentale altamente invalidante che ha colpito l'amata. Un'indagine filosofica sui motivi che lo portano a combattere contro la malattia, quotidianamente, nonostante sia forte la certezza che non sarà più come prima. L'amore è morto. È stato vinto dalla malattia. La relazione idilliaca è sparita. Solo il bene sprona lo scrittore a badare alla compagna. Ingiustizie, rammarichi e illusioni hanno edificato il suo progressivo isolamento durato quattro anni. La voce narrante ci dà un affresco della piccolezza esistenziale dell'uomo. Di come ci si vada a scavare da soli la propria fossa, senza rendersene conto. Si vuole essere felici smisuratamente, al costo di non badare ai tanti problemi che costellano la vita. Si fugge anziché risolvere i problemi. Un romanzo che scava nel profondo più tetro della natura della mente umana, per trovare il tesoro seppellito ma invitto dal dolore: la forza interiore. La forza di non arrendersi al proprio destino.
La morte dell'arte. Perché il mercato ha ucciso Dio
Marco Scevola
Libro: Libro in brossura
editore: Passione Scrittore selfpublishing
anno edizione: 2025
pagine: 90
"La morte dell'arte" è un saggio che esamina i problemi del fare artistico contemporaneo. Il filosofo Scevola si concentra sulla degenerazione del gusto contemporaneo, su quella che è a suo avviso "arte psicologica", che tocca la pancia ma non lo spirito. Un'arte che risponde a bisogni fisiologici più che spirituali. Si critica un panorama artistico dove l'artista è personaggio, diviene un guru innalzato dalle masse come idolo pagano. La tecnica ci ha convinto che tutti noi possiamo essere artisti. La profanazione del sacro nell'arte è accettazione di quell'inferno che Sartre vedeva nell'altro. Una società di singoli individui che competono con il prossimo, che hanno smarrito l'umanità, non può che condizionare ciò che è arte oggi. Si allestisce così una critica al consumismo. Al riduzionismo dell'arte a prodotto di consumo. L'arte non è per chiunque, sebbene, potenzialmente, parla del tutto. Come affrontare questo panorama pop? Quale il dovere dell'artista? Che cos'è arte? Questi i tre quesiti a cui si cerca di dare una risposta esaustiva nell'opera.