Libri di Marco Severini
Giulia, la prima donna. Sulle protoelettrici italiane ed europee
Marco Severini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 160
L'opera analizza la figura di Giulia Berna (Senigallia, 1871-1957), coraggiosa maestra, leader del gruppo di giovani marchigiane che, in forza della sentenza della Corte d'appello di Ancona del 25 luglio 1906 (nota come sentenza Mortara), divennero le prime elettrici d'Italia e d'Europa. Un evento tanto clamoroso e unico quanto dimenticato per oltre novant'anni, che ha costretto a frettolosi aggiornamenti sui libri di storia e non solo. Dalla nascita ai primi incarichi di docenza, il libro esplora anche il carattere vivace e determinato di Giulia che lottò a lungo contro una burocrazia maschilista e tradizionalista per vedersi riconosciuti i suoi diritti di donna e lavoratrice.
Licia. Storia della prima italiana che denunciò un questore
Marco Severini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 136
Questo lavoro, che si basa su un'intervista esclusiva e l'utilizzo di fonti edite e inedite, ripercorre la lunga vicenda e la coraggiosa battaglia di una donna, Licia Rognini Pinelli, che da mezzo secolo cerca di ottenere verità e giustizia. Nel 1969, all'inizio dei cosiddetti "anni di piombo", Licia ha perso il marito, uomo simbolo dell'anarchismo milanese, e da allora lotta, insieme alle due figlie, per conoscere le ragioni della sua morte.
In favore delle italiane. La legge sulla capacità giuridica della donna (1919)
Marco Severini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 160
Il 17 luglio 1919 le italiane hanno conquistato la capacità giuridica attraverso la legge n. 1176 che ha annullato l’istituto dell’autorizzazione maritale e aperto loro le porte del mondo del lavoro. Sul piano storiografico questa legge è stata a lungo ignorata dagli studi: come se il disinteresse della stampa, liberale e di opposizione, dell’estate 1919 e le aspettative deluse dei circoli femministi, che si attendevano un provvedimento migliore e abbinato alla concessione del diritto di voto, sia stato prodromico a un silenzio ancora più lungo. Nella normativa del 1919 erano presenti evidenti limiti – le donne restavano escluse dalla magistratura, dalla polizia e dall’esercito – e altri ne sarebbero stati aggiunti. Ma si è trattato di un passo significativo e di un’effettiva conquista nella storia dell’emancipazione femminile. Tre settimane dopo il varo della legge si è avuta la prima avvocatessa italiana, Elisa Comani.
Piccolo, profondo Risorgimento
Marco Severini
Libro: Copertina rigida
editore: Liberilibri
anno edizione: 2011
pagine: 196
Viaggio in Italia. Diario itinerante di un giovane aristocratico (1856)
Marco Severini, Lidia Pupilli
Libro
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 112
Notabili e funzionari. I deputati delle Marche tra crisi dello Stato liberale e regime fascista (1919-1943)
Marco Severini
Libro
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 224
Discorsi politici di Giuseppe Chiostergi
Marco Severini
Libro
editore: Pensiero e Azione
anno edizione: 2008
pagine: 104
Girolamo Simoncelli. La storia e la memoria
Marco Severini
Libro
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 128
La Camera del lavoro di Senigallia 1908-2008
Marco Manzotti, Marco Severini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2009
pagine: 160
La prima ricostruzione storiografica della vita della Camera del lavoro di Senigallia. Nata nel 1908 e dunque realtà già importante e presente nel vivace clima politico dell'età giolittiana, la Camera ha svolto nel corso del Novecento il ruolo di significativo punto di riferimento per le lotte dei lavoratori nonché di cartina di tornasole dell'articolato sviluppo sociale ed economico del territorio senigalliese. L'analisi storica è arricchita dagli interventi del dibattito e dalle riflessioni sviluppate in occasione del centenario e da una serie di apparati e indici.
Alberto Zavatti. L'uomo, la città, il tempo
Marco Severini, Luana Angeloni, Patrizia Casagrande
Libro: Libro in brossura
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2009
pagine: 272
Alberto Zavatti (Senigallia, 1915-1970) rimase orfano di entrambi i genitori ad appena tre anni. Dopo un triennio trascorso in Egitto al seguito di uno zio, entrò nell'Orfanotrofio locale "Testaferrata", uscendone all'età di diciotto anni e avendo appreso la professione di sarto. Dopo un periodo di specializzazione professionale trascorso a Verona, si distinse prima come militante comunista nella clandestinità e poi come partigiano durante la Resistenza. Sindaco di Senigallia dal 1945 al 1955 e dal 1960 al 1964, promosse la ricostruzione materiale, sociale e civile di una città uscita semidistrutta dalla seconda guerra mondiale. Fu anche consigliere provinciale (1964-70) e direttore della Unione Provinciale Artigiani (poi Cna) di Ancona. Politico preparato e lungimirante, si trovò spesso in discussione con i dirigenti provinciali e regionali del PCI per certe sue posizioni autonome ed eterodosse. Zavatti fu un sindaco fortemente popolare, animato da un continuo impegno al servizio della comunità e da una fede profonda nei valori dell'antifascismo, della democrazia, della libertà e della giustizia sociale. Amministratore attento alle esigenze dei poveri, dei bisognosi e degli emarginati, cercò di valorizzare i comparti essenziali di una città avviata sulla strada della modernizzazione (scuola, sanità, assistenza pubblica, infrastrutture) e di potenziare la vocazione turistico-balneare, volano indiscusso dell'economia locale.

