Libri di Margherita Cottone
Il tramonto dell'Occidente
Oswald Spengler
Libro: Libro in brossura
editore: Longanesi
anno edizione: 2008
pagine: 1600
Immensa costruzione ideologica e mitologica, in cui una grande congerie di dati è ordinata in modo da costituire una struttura ciclica della storia, l'opera di Spengler ebbe una ricezione imprevedibilmente ampia. Dall'introduzione di Stefano Zecchi: "Tutto ciò che passa è soltanto un simbolo, dice Spengler ricordando un verso del Faust, che ritorna come un leitmotiv wagneriano in "Il tramonto dell'Occidente". Ma anche, aggiunge, il movimento dell'esistere e del conoscere ha un significato se ha un valore simbolico. Spengler riabilita così i concetti di simbolo e destino che la cultura moderna ha deriso e avvilito, credendo di poterli sostituire con quelli di segno e progresso, più funzionali alla filosofia analitica e al controllo tecnico-scientifico dell'esistenza. Ma questo non significa che "Il tramonto dell'Occidente" possa essere letto come una tradizionale reazione allo spirito dell'Illuminismo, anche se proprio a questa interpretazione deve il suo grande successo".
Madri del Novecento. Trentadue narrazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Navarra Editore
anno edizione: 2024
pagine: 344
Nel 2021 con un bando su Facebook l'associazione "Archivia – donne in relazione" ha invitato le donne a scrivere un ritratto-reportage sulla propria madre, per acquisire testimonianze sulle donne siciliane del Novecento tra tradizione ed emancipazione, dipendenza e autonomia. Scrivono in tante. Segue una serie di incontri su piattaforma digitale che tesse una fitta rete di scambi fra le donne dell'associazione e le autrici e prende forma un diario di bordo, breve storia del backstage. Da quel progetto nasce questa pubblicazione, a cura di Angela Lanza, Margherita Cottone, Silvana Montera, Gigi Simon che raccoglie trentadue ritratti di madri, le riflessioni suggerite dalla lettura dei testi alle donne di Archivia e stralci del diario di bordo. Con la consapevolezza che la Storia non è mai una narrazione unica, non una verità assoluta, curatrici e autrici offrono punti di vista e prospettive dalla memoria di chi, spesso, ha rivestito il ruolo dei vinti: le donne.
Eutopia. Giardini reali e immaginari tra Settecento e Novecento
Margherita Cottone
Libro: Copertina rigida
editore: Officina di Studi Medievali
anno edizione: 2022
pagine: 178
Vissuto da sempre dall'umanità come uno spazio utopico di bellezza, unione perfetta di natura e cultura, il giardino a partire dal Settecento aspira a diventare immagine "reale" del Paradiso perduto, sulla scorta di una riflessione teorica che coinvolse letterati, filosofi e poeti come Addison, Walpole, Kant, Schiller, Goethe e molti altri. In Germania la teoria del giardino privilegerà quell'estetica della percezione atta a suscitare "sentimenti morali", come insegnerà il massimo filosofo tedesco del giardino Christian Cay Lorenz Hirschfeld, che con la sua opera Theorie der Gartenkunst darà il via alla "moda" del giardino cosiddetto "sentimentale", oggetto di entusiasmo, ma anche di critiche spietate. Gli studi qui raccolti, partendo da un'analisi del testo di Hirschfeld, indagano le ricadute della sua teoria nella costruzione sia di giardini reali sia immaginari tra Settecento e Ottocento e ne approfondiscono alcuni aspetti nell'opera di Goethe, le cui riflessioni sul giardino paesaggistico investono anche l'architettura, oppure si trasformano in suggestioni poetiche ispirate alla moda del giardino cinese.
Progettare un sogno. Letteratura e giardino in Germania
Margherita Cottone
Libro
editore: Flaccovio
anno edizione: 2008
pagine: 144
Romanzo e spazio simbolico
Margherita Cottone
Libro
editore: Flaccovio
anno edizione: 1992
pagine: 180
La letteratura fantastica in Austria e Germania (1900-1930). Gustav Meyrink e dintorni
Margherita Cottone
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2009
pagine: 153
Tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, in un momento di grande insicurezza sociale e politica, si affermava in Austria e in Germania una letteratura detta dagli stessi autori: "fantastica". I suoi caratteri sono facilmente riconducibili alla tradizione della Schauerromantik, di Hoffmann, Poe e Villiers de l'Isle d'Adam. Muovendosi tra "orrore" e "grottesco", tra critica sociale e visione spiritualistico-esoterica, i racconti e i romanzi di Meyrink, Kubin, Strobl, Ewers, rappresentano gli esempi più significativi di una letteratura considerata "triviale", ma i cui stilemi sono riconoscibili anche in autori famosi come Franz Kafka o Georg Heym. Grazie alla pubblicazione di famose collane, come la Galene der Phantasten, di antologie e di riviste, questa produzione si impone nel primo Novecento con testi che indagano gli aspetti oscuri dell'esistenza, gli orrori della civiltà, le paure di fronte all'inconoscibilità del mondo e della stessa identità umana cui spesso si contrappone una visione mistico-spiritualista o estetico-decadente. Una visione perimetrata sia dall'eros e dalla donna, che assume spesso tratti vampirici e aggressivi, sia dallo "spazi" in cui si muovono i personaggi di autori come Meyrink e Kubin.