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Libri di Maria Borgese

La mia vita

La mia vita

Isadora Duncan

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2019

pagine: 315

«Le autobiografie della maggior parte delle donne celebri sono una serie di narrazioni sulla loro esistenza esteriore, piene di particolari e di aneddoti futili. Sui grandi momenti di gioia o di angoscia, esse serbano uno strano silenzio. La mia arte invece è precisamente uno sforzo per esprimere, con gesti e movimenti, la verità quale io la sento». Così scrive Isadora Duncan nelle prime pagine di questo libro, pubblicato nel 1927 poco prima della sua tragica e spettacolare morte. Il suo è un autoritratto eccessivo - e dunque paradossalmente fedele - di una donna libera e visionaria, che non ha solo cambiato la storia della danza, ma ha influenzato il mutamento delle arti nel primo Novecento, seducendo le menti e i cuori di personaggi come Rodin, D'Annunzio, Stanislavskij, Gordon Craig, Eleonora Duse. Bambina che supera gli ostacoli di un'infanzia poverissima e artista che sconvolge i teatri d'Europa, seduttrice naturale e madre non sposata, aristocratica e comunista per Isadora Duncan lo scardinamento delle convenzioni sociali, insieme a quelle estetiche, è stata una vocazione. La sua avventura, raccontata con esuberanza quasi violenta, è tanto la testimonianza di un'epoca cruciale quanto la storia di un'inquieta ricerca dell'assoluto. Prefazione di Maria Borgese.
18,50

My life

My life

Isadora Duncan

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2015

pagine: 240

L'aura di leggenda e scandalo che ha avvolto per molti decenni la figura di Isadora Duncan ha offuscato fino ai giorni nostri sia la realtà storica della sua vicenda umana, sia la portata artistica e culturale della sua opera. Solo recentemente studi più rigorosi hanno offerto nuove prospettive, riportando alla luce un profilo concreto di donna e danzatrice pienamente calata nel suo tempo e finalmente adeguata a entrare in rapporto storico col nostro. Seguendo il flusso libero dei ricordi, che porta con sé persone, eventi e pensieri senza soluzione di continuità, si scoprono le sfaccettature di una personalità volitiva e disinibita, ma anche fragile e vittima della propria impulsività; ci si ritrova tra i fasti e le miserie di un mondo scomparso. Pubblicato poco dopo la morte di Isadora Duncan, My Life è la biografia schietta di un personaggio visionario, che ha saputo conquistare il mondo reinventando la danza.
22,00

Marceline Desbordes-Valmore. Ritratto di una poetessa

Marceline Desbordes-Valmore. Ritratto di una poetessa

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 187

Esaltata da contemporanei come Hugo e Balzac, studiata nelle scuole e amata dai surrealisti, Marceline Desbordes-Valmore (1786-1859) è l'unica donna tra i grandi della poesia francese, figura mitica di sperimentatrice autodidatta ed eroina tragica. La sua esistenza - gli amori intensi e disperati, la durezza dell'infanzia, il dolore di madre sopravvissuta ai suoi figli - diventa per Stefan Zweig materia pulsante di un gioco di specchi, in cui l'opera e la vita si riflettono l'una nell'altra. Figlia di un pittore di stemmi caduto in disgrazia, Marceline fu prima attrice riluttante e dovette poi affrontare la difficoltà di essere, nell'Ottocento, scrittrice e donna. Zweig ne indaga con empatia i tormenti e i misteri, mostrando come la violenza delle disgrazie si trasformi in acuta percezione della sofferenza umana, e prenda forma una poesia semplice ma piena d'invenzioni, che apre la strada alle sperimentazioni di Verlaine. Il libro, alla sua prima traduzione italiana, è completato da diciassette poesie, una selezione di lettere e una breve antologia critica dove autori come Baudelaire e Sainte-Beuve si confrontano con la poetessa.
18,50

La mia vita

La mia vita

Isadora Duncan

Libro: Libro in brossura

editore: Audino

anno edizione: 2011

pagine: 223

L'alone leggendario e scandalistico che si è addensato per molti decenni, in vita e in morte, intorno alla figura di Isadora Duncan, ha offuscato tuttavia fino ai giorni nostri tanto la realtà storica della sua biografia quanto la portata artistica e culturale della sua opera. Gli episodi trasgressivi e tragici della sua esistenza, così come i suoi piedi nudi e le tuniche alla greca, sono stati e sono ancora molto più familiari all' immaginario collettivo dei cultori stessi della danza, di quanto non lo siano i suoi principi estetici e tecnici. La sua vita, il suo pensiero e la sua arte, l'istintività e l'intuizione, sono oggi molto più chiaramente analizzabili e valutabili alla luce del contesto che li ha generati e con la consapevolezza dell'influenza esercitata nel corso di un intero secolo. È dunque possibile leggere con spirito diverso questa sua autobiografia, senza, pruriti scandalistici né sprezzature intellettualistiche; ma lasciandola parlare e ascoltandola con la massima apertura. Seguendo il flusso un po' scomposto della memoria, che trascina con sé persone, eventi e pensieri senza soluzione di continuità, si scoprono le sfaccettature di una personalità incredibilmente volitiva e senza remore, ma anche fragile e vittima della propria impulsività. Prefazione di Eugenia Casini Ropa.
22,00

Storielle

Storielle

François de Sade

Libro: Libro in brossura

editore: Elliot

anno edizione: 2014

pagine: 61

A duecento anni dalla morte del marchese de Sade è veramente il caso di affermare, come sosteneva lui stesso: "Non è il mio modo di pensare che ha fatto la mia rovina, ma il modo di pensare degli altri". Le Storielle, vere e divertenti perle, poco conosciute e ancor meno lette, sono state dimenticate per lungo tempo, certo anche in rapporto alle vicende biografiche dell'autore, famoso più per la sua empietà, oscenità e perversione che per il suo reale valore letterario. Questa scia di scandalo ancora l'accompagna, ma negli ultimi anni, finalmente, il marchese de Sade ha avuto approfondimenti critici importanti. I suoi scritti sono diventati luogo di incontro e scontro tra psicanalisti e semiologi, tra sociologi e studiosi di morale, tra puristi e innovatori dello stile. Per Sade, assurto a prototipo della letteratura licenziosa e trasgressiva, si è sempre dimenticata la zona "leggera" della quale questi microracconti fanno parte. Le Storielle sono autentiche sassate contro l'ipocrisia, sferzate poetiche contro il moralismo che si trasformano in maschere, che fanno sobbalzare il lettore per sagacia e per improvvise illuminazioni. Questi dagherrotipi in parole sono come le ciliegie, uno tira l'altro, e lasciano in bocca un retrogusto di godibilità e in testa una spassosa leggerezza.
8,50

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