Libri di Maria Caterina Pincherle
Culture di lingua portoghese. Itinerari, testi, immagini
Simone Celani, Giorgio De Marchis, Francesco Genovesi, Maria Caterina Pincherle
Libro: Libro in brossura
editore: Hoepli
anno edizione: 2023
pagine: XIV-258
Un’introduzione unitaria e organica alle storie e alle culture dei paesi di lingua ufficiale portoghese, in Europa e nel resto del mondo, dal Medioevo all’attualità contemporanea. Filo conduttore dell’opera è la lingua portoghese che nel corso dei secoli è stata portata oltreoceano da secoli di esplorazioni, commerci, sfruttamento, colonizzazione e si è diffusa in contesti geografici e culturali estremamente diversi: America (Brasile), Africa (Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, Mozambico, São Tomé e Príncipe) e Asia (Timor Est, India, Cina e Giappone). I dodici capitoli del libro, scritti da singoli esperti, offrono un’ampia visione, sia storica che spaziale, di luoghi fra loro molto distanti, ma accomunati da un’unica lingua con declinazioni sempre nuove, un’eredità complessa in cui convivono elementi di continuità e di conflittualità. La trattazione a più voci è strutturata in parole chiave, ognuna delle quali dà accesso a un percorso costruito su testi (letterari e non) per avvicinarsi a quegli eventi e a quei personaggi che costituiscono le tappe più significative del complesso processo di innesto identitario e culturale. Il volume è corredato da un’appendice di mappe, cronologie e testi di approfondimento, oltre a un indice dei nomi e delle parole chiave.
La cultura cannibale. Oswald de Andrade: da Pao Brasil al manifesto antropofago
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 96
Sul finire degli anni Venti del Novecento, Oswald de Andrade e alcuni intellettuali brasiliani utilizzarono il concetto di cannibalismo come metafora del rapporto fra culture. Questa raccolta di testi poetici e teorici ripropone la teoria secondo cui divorare l'arte, la lingua e gli stili di vita europei consente alla cultura colonizzata di riconoscere ed esprimere la propria differente identità rispetto ai colonizzatori. Mentre si fa sempre più urgente la necessità di ripensare i rapporti con il Terzo mondo, questo libro propone una via scandalosamente anomala: l'antropofagia.