Libri di Maria Josè de Lancastre
Una sola moltitudine. Testo portoghese a fronte. Volume Vol. 1
Fernando Pessoa
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 445
«L'Occidente scorge in lui il proprio poeta: il poeta che meglio di ogni altro incarna lo spirito di questa fine di secolo. Tutti i lettori si riconoscono in lui: chi ama il Tutto e chi il Nulla, chi ama la letteratura e chi la letteratura che nega sé stessa, chi ama il verso libero e chi la strofe chiusa, chi ama Whitman e chi lo Zen, chi ama l'infinito e chi il limitato, chi ama la gnosi e chi l'alchimia, chi ama la desolazione e chi il trionfo mortale – e soprattutto chi coltiva i giochi vertiginosi che lo spirito fa con sé stesso.» (Pietro Citati)
Poesia di Álvaro de Campos
Fernando Pessoa
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 391
Fra tutti i poeti che Pessoa ha disegnato Alvaro de Campos spicca e si impone, forse anche perché la sua figura sfuggì totalmente al suo creatore, guadagnandosi un'esistenza superiore a quella degli altri eteronimi. Per capire la vastità e la risonanza dell'esperienza di Alvaro de Campos occorre vederla nel suo insieme, nel suo sviluppo, come un'opera a sè. E' questo che per la prima volta ci offrono Antonio Tabucchi e Maria José de Lancastre. Il volume raduna infatti testi di tutti i periodi di Alvaro de Campos accompagnandolo fino alla morte che coincide, nel 1935, con quella di Fernando Pessoa.
Poesie. Testo portoghese a fronte
Fernando Pessoa
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 350
"Come Shakespeare seppe essere Amleto e King Lear essendo prima di tutto Shakespeare, come Balzac seppe essere il Pére Goriot e Eugénie Grandet, essendo prima di tutto Balzac," scrive Tabucchi "così Fernando Pessoa è in primo luogo quel Fernando Pessoa che firma le sue poesie con il proprio nome, ammesso che tale 'io' coincida con il reale Fernando Pessoa anagraficamente inteso". Di "Fernando Pessoa-lui stesso", o dell'Ortonimo, questo volume intende offrire un compiuto, ampio ritratto, cogliendo alcune delle sue molteplici sfaccettature: dal poeta avanguardista al mistico ed esoterico, dal poeta elegiaco ma sempre concettuale al satirico che irride il tiranno Salazar, fino al poeta civile e "indignato" che guarda alla patria prostituita con rabbia e dolore. E di nuovo la letteratura, per Pessoa, è la "dimostrazione che una vita non basta" -, non potremo che rimanere stupiti per la sua vertiginosa, spiazzante novità: "Ah, canta, canta senza motivo! / Ciò che in me sente sta pensando" si legge nella "Mietitrice", del 1924, dove l'interazione tra l'emozione e la ratio sembra echeggiare Empedocle e Spinoza - e insieme anticipare le scoperte della moderna neurologia. Del resto, come scrive ancora Tabucchi, "nel 'cuore di tenebra' che è l'umano sentire, misterioso, profondo, che appartiene ai precordi, Pessoa, come tutti i grandi poeti, fonda la sua poesia".
Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares
Fernando Pessoa
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 352
"Soares va scrivendo minuziosamente, con la maniacale puntigliosità del contabile, il suo diario: grandioso zibaldone fatto di journal intime, di riflessioni, di appunti, di impressioni, di meditazioni, di vaneggiamenti e di slanci lirici che egli chiama Libro e che noi potremmo chiamare romanzo." (dall'Introduzione di Antonio Tabucchi)
Fernando Pessoa. Immagini della sua vita
Maria Josè de Lancastre
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1988
pagine: 170
Con un sogno nel bagaglio. Un viaggio di Pirandello in Portogallo
Maria Josè de Lancastre
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 195
"Con un sogno nel bagaglio" è in primo luogo la relazione di un viaggio che Luigi Pirandello fece in Portogallo nel settembre del 1931. L'occasione fu l'invito, in qualità di ospite d'onore, del quinto Congresso della critica drammatica e musicale che un intellettuale portoghese, Antonio Ferro, aveva organizzato a Lisbona con l'idea di renderlo "itinerante" in modo da far balzare il suo paese alla ribalta della stampa internazionale. Il libro, frutto di lunghe ricerche in archivi pubblici e privati e ricco di documenti inediti, rende conto di un importante e dimenticato avvenimento culturale dove paradossalmente si dibatté di libertà d'opinione e di indipendenza della critica in un paese che stava precipitando nella dittatura.
In culo al mondo
António Lobo Antunes
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 192
Negli anni sessanta e primi settanta, il regime salazarista conduce una sporca guerra contro i movimenti di liberazione in Africa e Antonio Lobo Antunes, come tanti della sua generazione, si ritrova arruolato nell'esercito in Angola. Da qui trae ispirazione "In culo al mondo", nel quale un reduce, fatto ritorno a Lisbona, confessa a una donna conosciuta in un bar la sua atroce esperienza laggiù. In un lungo monologo, con il pretesto del corteggiamento, le rivela tutto l'orrore della guerra coloniale. Una guerra ormai rimossa dagli altri, già dimenticata dai tanti benpensanti cattolici e patriottici sostenitori del salazarismo che vi vedevano l'occasione per i giovani di farsi uomini veri, mentre in chi l'ha vissuta ha prodotto solo una lacerante metamorfosi. La donna intanto fa da muto testimone dell'assurdità e angoscia di un conflitto dove principi astratti come patria e onore si scontrano con la bruta realtà e ferocia del sangue, e l'idealizzata vita di caserma si dissolve nello squallore di riti e perversioni militari. Sarà possibile riprendere un'esistenza normale per chi, sospeso tra due vite e due continenti, non ha più un posto dove stare e sentirsi a casa?
In culo al mondo
António Lobo Antunes
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 186
Negli anni sessanta e primi settanta, il regime salazarista conduce una sporca guerra contro i movimenti di liberazione in Africa e Antonio Lobo Antunes, come tanti della sua generazione, si ritrova arruolato nell'esercito in Angola. Da qui trae ispirazione "In culo al mondo", nel quale un reduce, fatto ritorno a Lisbona, confessa a una donna conosciuta in un bar la sua atroce esperienza laggiù. In un lungo monologo, con il pretesto del corteggiamento, le rivela tutto l'orrore della guerra coloniale. Una guerra ormai rimossa dagli altri, già dimenticata dai tanti benpensanti cattolici e patriottici sostenitori del salazarismo che vi vedevano l'occasione per i giovani di farsi uomini veri, mentre in chi l'ha vissuta ha prodotto solo una lacerante metamorfosi. La donna intanto fa da muto testimone dell'assurdità e angoscia di un conflitto dove principi astratti come patria e onore si scontrano con la bruta realtà e ferocia del sangue, e l'idealizzata vita di caserma si dissolve nello squallore di riti e perversioni militari. Sarà possibile riprendere un'esistenza normale per chi, sospeso tra due vite e due continenti, non ha più un posto dove stare e sentirsi a casa?
Meu amigo de alma
Mário de Sá-Carneiro
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1984
pagine: XVI-108
Dispersione
Mário de Sá-Carneiro
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
pagine: 121
"Non voglio dire che il cielo della mia opera è grande, non so se lo è. Almeno sono certo che è pesantemente dorato (forse di oro falso, ma dorato), con molte luci colorate, paillettes, incensi policromi, aromi, maquillages, specchi d'acqua, danzatrici nude, attrici di Parigi, sale di ristoranti, soffici tappeti... E questo mi basta". In tal modo lo stesso Mario de Sa-Carneiro descrisse la propria opera, due anni prima di morire, in una lettera a Pessoa. Spirito sensibilissimo, incrinato da una fragilità congenita e soprattutto afflitto da un perenne senso di disorientamento e da un'incapacità strutturale ad affrontare la realtà, l'autore venne rapidamente consumando la propria vita nella Parigi dei primi del Novecento.
In culo al mondo
António Lobo Antunes
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 197
"Una guerra. Una sporca guerra. La guerra coloniale in Africa voluta e condotta dalla dittatura salazarista dagli anni '60 fino al '74, contro i movimenti di liberazione della Guinea, del Mozambico e dell'Angola. E in questo romanzo proprio di Angola si parla, terre della fine del mondo dove un'intera generazione di portoghesi ha vissuto atroci esperienze, ha perduto le illusioni ma forse ha acquisito una coscienza politica e civile. Eppure è una ferita che a stento si rimargina, e forse a rimarginarla, per elaborarne il lutto, un Io narrante che sul fronte della guerra ha vissuto quella terribile esperienza, la racconta in un disperato monologo-confessione a una donna conosciuta durante una notte di confidenza a Lisbona" (A. Tabucchi).