Libri di Maria Michela Sassi
Gli inizi della filosofia: in Grecia
Maria Michela Sassi
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2020
pagine: 336
Come si pone oggi il problema degli inizi della filosofia? Come evitare le secche della contrapposizione tra mythos e logos, esplorando i multipli stili di pensiero al confine fra orizzonte mitologico e ragione nascente? Maria Michela Sassi riparte dagli interrogativi canonici - il quando del pensiero, la sua natura specifica e le sue forme distintive - per ricomporre la trama del sapere arcaico attraverso i punti di fuga, le accelerazioni temporali, le tecniche cognitive (prima fra tutte la scrittura), l'agonismo intellettuale che resero possibile quello che un tempo si sarebbe chiamato «il miracolo greco». Gli albori del lungo processo di autoriconoscimento della filosofia furono all'insegna del policentrismo geografico e del poligenetismo disciplinare: da Mileto a Elea, da Efeso ad Agrigento si riflette sull'ordine cosmico e si elaborarono dottrine dell'anima, si scrisse nel solenne metro epico di Omero o si abbandonò la prosodia a favore di una prosa assertiva, scandita come le formulazioni delle leggi nella polis. E poi Senofante rapsodo, Pitagora matematico, Eraclito nella dizione oracolare, Empedocle «demonologo», tutti condividono la medesima tensione nell'esercizio della ragione che ha rivoluzionato il paesaggio del sapere greco e, in ultimo, fondato la filosofia occidentale.
Indagine su Socrate. Persona, filosofo, cittadino
Maria Michela Sassi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: XII-243
Chi era Socrate? Quali i contenuti del suo pensiero? E perché "l'uomo più giusto del suo tempo" fu messo sotto accusa per empietà ad Atene, simbolo di democrazia? Il filosofo più "paradossale" di tutti è stato autore e vittima post mortem, e oggi più che mai, di un ulteriore paradosso. Non ha scritto nulla, e secondo molti è vano cercarne i tratti "storici" nel contrasto tra le fonti (Aristofane, Platone, Senofonte...); eppure la sua vita e il suo pensiero sono al centro della riflessione dagli Stoici a Ficino, a Nietzsche o Foucault. Ma la varietà delle fonti si spiega meglio con la ricchezza della figura di Socrate che liquidando notizie e divergenze come creazioni ex nihilo. Questo libro muove dalla sua persona, il ruolo sociale che Socrate ha consapevolmente tradotto nell'eccentricità della sua figura intellettuale; ne esplora poi il metodo (fra confutazione e aporia, eros e ironia) e i temi di pensiero (l'anima e la sua cura, il bene e la virtù) di cui fu iniziatore come filosofo; infine, il processo e la condanna a morte, che Socrate ha affrontato da cittadino di una città che aveva fortemente criticato, perché l'aveva profondamente amata.
Forme materiate. L'ilomorfismo aristotelico fra biologia, psicologia ed etica
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 304
Il volume raccoglie una serie di contributi originali sul tema dell'ilomorfismo aristotelico, in particolare sui problemi teorici e interpretativi sollevati dall'applicazione della coppia inestricabile materia/ forma all'ambito psico-biologico. Ciascuno dei saggi esplora un aspetto specifico della concezione aristotelica dell'anima, secondo un'estensione tematica che spazia dall'ontologia del corpo vivente all'organizzazione delle funzioni bio-cognitive dell'animale, sino alla dimensione pratica ed eticopolitica della vita umana.
Ancient science and technology of colour. Pigments, dyes, drugs and their experience in antiquity
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2023
pagine: 384
La «zoologia» di Aristotele e la sua ricezione dall'età ellenistica e romana alle culture medievali. Atti del convegno (Pisa, 18-20 novembre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2018
pagine: 315
Dopo la morte di Aristotele la sua opera zoologica sembra occupare un posto marginale nella tradizione filosofica greco-romana, mentre conosce straordinaria fortuna nell'ambito della cultura generale (per esempio nella letteratura paradossografica e in quella fisiognomica, o in Plinio il Vecchio). Sembra venir meno in ogni caso il progetto aristotelico di uno studio teorico e sistematico degli animali, che in apparenza rinasce solo nel XIII secolo con Alberto Magno. I saggi riuniti in questo volume dimostrano che la storia non è così semplice. E anzi possibile disegnare una linea di ricezione in cui momenti e spazi innegabili di discontinuità (che si spiega nel pensiero greco con il mutare dell'agenda filosofica, evidente per esempio in area neoplatonica) procedono paralleli a un filo di continuità (solidissimo certo nel mondo arabo, ma già tenuto ben teso a Roma da Galeno) che di ratto congiunge Aristotele, attraverso l'opera di traduzione di Michele Scoto, all'età di Alberto Magno.
Presi per incantamento. Teoria della persuasione socratica
Gabriele Flamigni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 144
Nel "Carmide" Platone attribuisce a Socrate il ricorso a una curiosa metafora. Al giovane Carmide, che ha bisogno di una terapia per la cefalea, egli spiega che questa dovrà essere preceduta da una cura dell'anima. «L'anima - spiega Socrate - si cura con certi incantesimi, e questi incantesimi sono le belle parole». Lo studio di questa immagine dell'incantesimo consente all'autore di questo libro di tematizzare una nozione centrale nell'opera platonica: la persuasione, come indica il sottotitolo. Il principale risultato dell'indagine consiste in un'inedita rielaborazione del rapporto tra filosofia e retorica, che viene spesso appiattito a una semplice opposizione. Socrate non è un retore, Gorgia non è un filosofo, ma entrambi affermano di aspirare alla persuasione dell'altro. E la persuasione filosofica, se in un certo senso è qualcosa di completamente diverso da quella retorica, in un altro si rivela il frutto di un compromesso necessario del filosofo con l'attività del retore. Prefazione di Maria Michela Sassi.
Gli inizi della filosofia: in Grecia
Maria Michela Sassi
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2009
pagine: 307
Come si pone oggi il problema degli inizi della filosofia? Come evitare le secche della contrapposizione tra mythos e logos, esplorando i multipli stili di pensiero al confine fra orizzonte mitologico e ragione nascente? Maria Michela Sassi riparte dagli interrogativi canonici - il quando del pensiero, la sua natura specifica e le sue forme distintive - per ricomporre la trama del sapere arcaico attraverso i punti di fuga, le accelerazioni temporali, le tecniche cognitive (prima fra tutte la scrittura), l'agonismo intellettuale che resero possibile quello che un tempo si sarebbe chiamato "il miracolo greco". Formula impropria, perché è la nostra fascinazione per le origini a velare di prodigioso, sino a sfocarne i tratti, ciò che accadde allora fra le sponde asiatiche della Ionia e la Magna Grecia. Gli albori del lungo processo di autoriconoscimento della filosofia furono all'insegna del policentrismo geografico e del poligenetismo disciplinare: da Mileto a Elea, da Efeso ad Agrigento si riflette sull'ordine cosmico e si elaborarono dottrine dell'anima, si scrisse nel solenne metro epico di Omero o si abbandonò la prosodia a favore di una prosa assertiva, scandita come le formulazioni delle leggi nella polis.