Libri di Maria Rosaria Teni

Le poesie e i racconti racchiusi nella presente Antologia "Nel tempo infinito di un pensiero", realizzata a conclusione del VI Premio letterario nazionale "Vitulivaria" – memorial Gerardo Teni, ci inducono a riflettere su quanto sia mirabile e vigorosa la forza delle parole, capaci di dare forma ai contenuti e alle emozioni intrinseche dell'animo umano, dove la realtà quotidiana è filtrata da sensazioni ed emozioni e dove l'interiorità si esalta nel confronto con il verso. In questa sesta edizione, per la prima volta, si annovera la presenza della sezione D - dedicata alle sillogi poetiche - che costituisce un'importante novità in quanto consente di aprire un legame ancora più profondo con i poeti che possono avere l'occasione di far conoscere le loro opere e ampliare il loro pubblico. Il tema obbligato di questa edizione è dedicato al ricordo e assume come paradigma la citazione di Pascoli: "Il ricordo è poesia, e la poesia non è se non ricordo". La memoria che si mantiene viva attraverso la magia del ricordo visto come l'essenza della vita stessa. Esistono ricordi tristi, ma anche lieti e tutti scorrono nel flusso del tempo che passa e fanno compagnia, portando alla mente immagini ed emozioni che sembravano appassite col trascorrere degli anni. Una bella sfida con le proprie emozioni, che ritornano sull'onda del ricordo nella sezione che ha visto i poeti impegnati a rievocare il proprio vissuto. All'interno di questa Antologia sono presenti i poeti vincitori, finalisti e segnalati che con la loro partecipazione hanno impreziosito la sesta edizione di un Concorso che ha visto un'adesione sorprendente, arrivando ad annoverare oltre trecento poeti e narratori da tutta Italia.

Le poesie e i racconti racchiusi nella presente antologia "Gocce d'amore tra sogni di...versi", realizzata a conclusione del V premio letterario nazionale "Vitulivaria" - memorial Gerardo Teni, ci inducono a riflettere su quanto sia straordinaria e potente la forza delle parole, capaci di dare forma ai contenuti e alle emozioni intrinseche dell'animo umano, generando, quasi magicamente, mondi visivi, identità sopite, impressioni e stati d'animo che si intrecciano e danno vita a opere stilisticamente interessanti e cariche del quotidiano. È entusiasmante scoprire, in quest'epoca estremamente frastagliata, quante persone scelgano di veicolare i personali bagliori emozionali attraverso la scrittura e la poesia, liberando la propria volontà di poetare, servendosi di procedimenti anaforici, alla ricerca di metafore e sineddoche, tutte costruzioni asservite al proprio pensiero. All'interno di questa antologia sono presenti i poeti vincitori, finalisti e segnalati che con la loro partecipazione hanno caratterizzato la quinta edizione di un concorso che ha visto un'adesione sorprendente, arrivando ad annoverare oltre trecento poeti e narratori da tutta Italia.

Il tautogramma è un antico gioco poetico che si ricollega al passato, usato già nel medioevo come esercizio letterario. La raccolta nasce da un gioco di lettere, dall'aggiunta discreta di ogni singola parola, dall'uso determinante della punteggiatura, dalla ricerca e dalla sperimentazione di parole “sconosciute”. Così nasce: “Il gioco poetico delle lettere". I tautogrammi proposti sono prevalentemente destinati ai lettori in erba, agli alunni delle scuole primarie e secondarie, dove all'interno della raccolta troveranno degli spunti e la possibilità di “scherzare” con le lettere. Prefazione di Maria Rosaria Teni e Walter Lazzarin.

“Ospite errante senza tempo nella casa del vento!” Ha inizio così la silloge di poesie che vuole rappresentare la metafora della condizione dell’uomo, imprigionato in una secolare precarietà ed esposto ad ogni folata di vento che la vita sprigiona nelle sue incursioni improvvise. Nomadi in cerca di stabilità, gli esseri umani, in perenne dissidio tra la voglia di eternità e il desiderio di fuga da una realtà a volte soffocante. Nella continua ricerca della libertà di vivere senza strettoie e condizionamenti, con il presagio che incombe e che ci fa temere di rimanere intrappolati tra pareti di carta in una dimora apparentemente stabile, ma fragile e cadente.