Libri di Marianna Guida
Un nido di memorie
Marianna Guida
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2019
pagine: 128
Ci sono città in cui le emozioni si sentono più forte, e Napoli è una di queste. I ricordi, i personaggi, gli ambienti, i dialoghi sono illuminati da una luce più intensa, ci chiedono più attenzione e partecipazione, ci graffiano talvolta con unghie più lunghe. Marianna Guida, in questa sua nuova ricerca di interni napoletani, si lascia illuminare da questa luce e da queste emozioni: l'infinita elegia del ricordo, che la scomparsa di una persona cara rende più urgente e intimo, con i suoi piccoli fatti, piccoli oggetti, rimpianti e gioie. E poi uno sguardo, sempre ironico, talvolta più duro e talvolta più bonario, sulle situazioni di tutti i giorni, sugli ambienti del lavoro e della vita, prima di tutto la scuola, che ci viene resa con quella impressione di mondo a parte, popolato da creature che si trasformano nel momento stesso in cui varcano il portone e indossano il loro ruolo di insegnanti e studenti. Racconti, bozzetti, fantasticherie, quelli che nell'antichità si sarebbero chiamati idilli, nella più napoletana delle tradizioni narrative e con uno sguardo mai così acuto e pieno d'amore.
La mano sinistra
Marianna Guida
Libro: Copertina morbida
editore: GFE
anno edizione: 2023
pagine: 130
I protagonisti di questi racconti, ambientati a Napoli, vivono "amori difficili" o impossibili, oppure raggiungono la maturità portandosi dietro il peso della memoria. La complessa arte di crescere e la difficoltà di accettare il passato si mescolano, nel tentativo di trovare una composizione interiore. L'autrice dà vita a eroi moderni che cercano una realizzazione personale che sistematicamente si nega: i bambini si sentono spesso stranieri nelle loro famiglie mentre, tra gli adulti, le donne appaiono sole e ferite e gli uomini inquieti e irrisolti. Tutti desiderano essere riconosciuti grazie all'amore. Molti di loro hanno ragioni che spesso affondano radici in vite familiari lacerate. Talvolta basta un soffio del destino per ritrovarsi tra chi nulla conta, tra chi subisce lo stigma sociale o, ancora, si autoesilia nel tentativo di soffrire meno. Su ogni personaggio lo sguardo dell'autrice si posa leggero ma profondo, a tratti ironico e bonario, a volte più acuto e graffiante.