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Libri di Mariarosaria Sciglitano

Pixel

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Krisztina Tóth

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 128

Storie che si intrecciano nel tempo e nello spazio, indipendenti eppure combacianti come tessere di un unico mosaico. Un essere umano il cui corpo sembra frammentarsi in microracconti che fluttuano sulla superficie di un lago mosso da sentimenti, ricordi, fotografie di vite quotidiane e parallele. Testa, cuore e mani: a ogni parte si lega una storia narrata con uno humour sottile e proposta con ammiccante disincanto. Queste immagini di vita reale scomposta in pixel, come suggerisce anche il titolo, che si susseguono brevi e veloci, vengono inquadrate talvolta con la precisione dolorosa del primo piano talvolta con l’ironia di uno zoom irriverente, e nell’alternarsi continuo del punto di vista, nella prospettiva di uno sguardo attento a cogliere le evanescenti sfumature dell’animo umano si compone e prende vita, quasi staccandosi dalla pagina, un sofisticato corpo di anima e lettere.
11,00

Kaddish per il bambino non nato

Kaddish per il bambino non nato

Imre Kertész

Libro

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2006

pagine: 120

Nel culto ebraico, il kaddish è una breve preghiera composta da piccole formule di lode a Dio in lingua aramaica. Ricorre spesso durante le orazioni giornaliere e viene recitata anche in suffragio dell'anima di un parente. La prima parola del libro è "No!". È così che il narratore, uno scrittore ebreo ungherese di mezz'età, György Köves, risponde a un conoscente che gli chiede se ha un figlio. È la stessa risposta data alla moglie (ora ex moglie) quando, anni prima, lei aveva espresso un desiderio di maternità. Mentre il narratore si rivolge al bambino che non si è sentito di mettere al mondo, introduce il lettore nei labirinti della sua coscienza, drammatizzando i paradossi che accompagnano la sopravvivenza alla catastrofe di Auschwitz.
12,00

Gli occhi della scimmia

Krisztina Tóth

Libro: Libro in brossura

editore: Voland

anno edizione: 2025

pagine: 320

In un paese sinistro senza nome e senza tempo, dove una devastante guerra civile ha lasciato la società divisa tra gli agiati filogovernativi e una massa di poveri confinati in zone ai limiti della sopravvivenza, Giselle e il dottor Kreutzer si incontrano. La donna, sull’orlo di un crollo emotivo dopo essere stata seguita per settimane da un giovane sconosciuto, si affida alle cure dello psichiatra, e mentre la terapia la spinge a immergersi nella storia della sua famiglia, anche l’uomo rivive la propria, barcamenandosi tra l’eredità della madre appena scomparsa e la fine di un matrimonio. Un romanzo sofisticato fatto di vite che si sfiorano appena: storie di donne e uomini, mogli e mariti, madri e padri, mentre il potere e i suoi meccanismi lavorano instancabilmente per seppellire il passato. Una distopia dal ritmo di un poliziesco, pervasa da un raffinato umorismo dalle tinte grottesche.
20,00 19,00

La morte dell'atleta

Miklos Mészoly

Libro: Libro in brossura

editore: Hopefulmonster

anno edizione: 2024

pagine: 168

Un atleta muore in circostanze che non si sanno spiegare e a ricostruire la sua vita sarà la fidanzata Hildi, incaricata da una casa editrice di scrivere un mémoire. Hildi inizierà così ad indagare tentando di fare chiarezza sulla vicenda, sui colleghi del suo amato Bálint e sulla soffocante atmosfera postbellica che li circonda. Sullo sfondo di uno stadio chiuso, controllato, così come il regime socialista ungherese dell’epoca, un gruppo di amici è accomunato da un unico, agognato obiettivo: raggiungere un primato, nello sport e nella vita, attraverso la sfida e la conoscenza di se stessi. Scopriranno presto che quell’aspirazione è inafferrabile, come la verità e la morte stessa. Finito nel 1961, La morte dell’atleta è uscito in Ungheria solo nel 1966 dopo essere stato pubblicato in francese da Editions du Seuil (1965) e poco prima che uscisse in tedesco presso la Hanser Verlag di Monaco (1966), che indusse la censura ungherese ad autorizzarne la pubblicazione in patria. Da allora è stato tradotto in quasi dieci lingue.
23,00 21,85

Corso di scienza drammaturgica

Giorgio Pressburger

Libro: Libro in brossura

editore: Marietti 1820

anno edizione: 2023

pagine: 192

Dal 4 settembre al 2 dicembre 1999 Giorgio Pressburger tenne, in italiano e in ungherese, dodici conversazioni sulla drammaturgia all’Università di Szeged, qui proposte per la prima volta in Italia. Il suo intento era riflettere su come sia possibile oggi scrivere o fare teatro, «in modo che non sia semplice mestiere, ma un’attività degna del massimo rispetto», in grado di esprimere qualcosa di nuovo. Dagli spettacoli del mondo greco alla soap opera, dal melodramma al mimo un lungo viaggio in compagnia di un grande maestro.
19,00 18,05

Infelicità nel quartiere Auróra

Réka Mán-Várhegyi

Libro: Libro in brossura

editore: Spider & Fish

anno edizione: 2022

pagine: 160

In quattordici brevi racconti, composti come i singoli edifici di un quartiere che nella sua complessità racchiude corrispondenze e richiami tra i vari personaggi – intellettuali, studenti, artisti, studiosi e altri appartenenti alla classe media – si assiste al quotidiano fallimento della ricerca della felicità e del proprio posto nel mondo. Un mondo che si presenta come costretto a far vedere solo certi suoi lati e che va felicemente in pezzi forse proprio per questo. Molti di questi personaggi sono frustrati, intenti a cambiare la propria vita e a raggiungere la felicità e il successo, ma il più delle volte non ci riescono. Le loro strategie e le difficoltà che affrontano sono descritte con un'ironia che non risparmia nessuno ma sembra capire la battaglia di ognuno. Vi sono situazioni in cui per un istante non riconosciamo chi ci sta accanto, istanti in cui l'identità dell'altro si cancella ai nostri occhi e di riflesso dubitiamo della nostra. Alcuni dei personaggi vivono in bilico tra Oriente e Occidente, tra la sensazione di avere un'identità e non averla. In questi istanti di smarrimento prendono l'avvio vicende nel corso delle quali il lettore si troverà a varcare più volte la frontiera fra il reale e il surreale. Le storie che concludono ogni ciclo raccontano infatti di metamorfosi kafkiane in cui il narratore si risveglia in un altro corpo: una donna diventa Lionel Messi, un bambino di tre anni si crede una donna, qualcuno si trasforma nella propria nonna. Nei racconti di Mán-Várhegyi, non ci sono grandi conflitti o traumi, solo la semplice infelicità e la muta disperazione della vita quotidiana, narrate in tono provocatorio, ironico, naturale, con ritmo pacato e non trionfale, come il rumore delle molte cose che su anime troppo fini cadono come brina e ruggine.
16,00 15,20

Kaddish per il bambino non nato

Imre Kertész

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2015

pagine: 107

Nel culto ebraico, il kaddish è una breve preghiera composta da piccole formule di lode a Dio in lingua aramaica. Ricorre spesso durante le orazioni giornaliere e viene recitata anche in suffragio dell'anima di un parente. La prima parola del libro è "No!". È così che il narratore, uno scrittore ebreo ungherese di mezz'età, György Köves, risponde a un conoscente che gli chiede se ha un figlio. È la stessa risposta data alla moglie (ora ex moglie) quando, anni prima, lei aveva espresso un desiderio di maternità. Mentre il narratore si rivolge al bambino che non si è sentito di mettere al mondo, introduce il lettore nei labirinti della sua coscienza, drammatizzando i paradossi che accompagnano la sopravvivenza alla catastrofe di Auschwitz.
7,00 6,65

L'ultimo rifugio. Romanzo di un diario

L'ultimo rifugio. Romanzo di un diario

Imre Kertész

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2016

pagine: 280

"L'ultimo rifugio" è lo sguardo che un grande testimone del XX secolo rivolge alla propria vita, legata a doppio filo alle svolte drammatiche della storia. Insieme diario intimo e racconto, questo libro guarda agli anni della fuga dall'Ungheria come a un esilio volontario da un paese che, dopo il crollo del socialismo, manifestava preoccupanti tendenze totalitarie. Trasferitosi a Berlino, Kertész riassapora la ritrovata libertà nella scrittura e nella vita quotidiana, ma il pensiero alla vecchiaia fisica e creativa che si avvicina è inevitabile e doloroso. Tenendo sempre all'orizzonte l'atto della scrittura, giustificazione della sua stessa esistenza, Kertész intreccia una critica tagliente dei tempi moderni e lucide riflessioni sulla storia e sull'arte alla cronaca disarmante del suo declino, che si fa testimonianza della lotta per la dignità di ogni essere umano anche nelle circostanze più estreme
20,00

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