Libri di Martin Heidegger
Eraclito
Martin Heidegger, Eugen Fink
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 233
Un testo classico che, se da un lato fornisce un'autentica 'introduzione' al pensiero di Heidegger e Fink, dall'altro illumina la figura più suggestiva, ma anche più enigmatica, della filosofia greca: Eraclito di Efeso (ca. 535 a.C. - ca. 475 a.C.). Heidegger e Fink si cimentano in un'interpretazione serrata e rigorosa, fornendo un ritratto vivo di Eraclito. Quello che il lettore potrà leggere è un vero e proprio esercizio di filosofia, un colloquio attualizzante con Eraclito e con l'intera tradizione occidentale da lui discesa, che fornisce a sua volta un ritratto altrettanto prezioso di due grandi filosofi contemporanei, colti in una discussione vivace e appassionata.
Quaderni neri 1942-1948. Note I-V
Martin Heidegger
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 720
Con questo volume si pubblica la seconda serie di quelli che Heidegger stesso definì "Quaderni neri", i quali presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensì in generale per la filosofia del XX secolo. Questi manoscritti, in cui si alternano osservazioni sugli eventi del tempo, discussioni filosofiche, meditazioni sull'arte e sulla poesia come pure autoriflessioni poetiche, offrono una tessitura di pensiero impressionante. Il presente volume è il primo di due nei quali vedono la luce le "Note I-X". Raccoglie le "Note I-V" e contiene anche quel "Quaderno nero" che fino a poco tempo fa ancora si riteneva disperso. Il primo quaderno del volume comincia nel 1942, l'ultimo si conclude nel 1948. Le "Note I-V" mostrano come il pensiero di Heidegger di una storia dell'essere incominci a sbiadire in favore di un pensiero del Geviert, della "quadratura". Tuttavia, proseguono le problematiche interpretazioni dell'ebraismo nel quadro del tramonto spirituale dei tedeschi che già affioravano nelle "Riflessioni". Il dopoguerra è vissuto come un tradimento del proprio compito da parte dei tedeschi, del compito cioè di fondare l'"altro inizio" della storia dell'essere. In relazione a ciò, Heidegger comincia a elaborare non solo il fallimento dei propri progetti di politica universitaria del 1933-1934, bensì anche la sua interdizione all'insegnamento, ufficializzata nel 1946. Con la pubblicazione del primo volume delle "Note" si rende disponibile un'altra porzione del manoscritto che, compilato dall'inizio degli anni trenta fino all'inizio degli anni settanta, rende manifesto il "cammino di pensiero" di Heidegger attraverso gli scossoni del secolo.
Carteggio (1930-1949)
Martin Heidegger, Fritz Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 188
«Grazie alla traduzione di Francesco Alfieri, sono ora disponibili al lettore italiano le lettere dei fratelli Martin e Fritz Heidegger degli anni 1930-1949, in cui si trattano soprattutto questioni politiche e sociali. Il desiderio di mio nonno di rendere accessibili i suoi testi in forma leggibile, ma senza commenti, è rispettato anche in questa edizione, a parte poche note irrinunciabili per la comprensione dei testi o della traduzione. La speranza è che questo carteggio contribuisca a chiarire molte questioni ancora aperte.» (dalla Premessa di Arnulf Heidegger)
Nietzsche
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 1040
«Come Nietzsche aveva riconosciuto in Wagner il suo unico antagonista esistente e con ciò gli aveva tributato il più grande onore, così Heidegger ha dedicato a Nietzsche il suo scritto più articolato che tratti di un pensatore moderno, anche se in questo caso cronicamente inattuale, dandogli il supremo onore di definirlo "l'ultimo metafisico dell'Occidente". E come Nietzsche si distacca in tutto dagli oppositori di Wagner, così Heidegger non ha molto a che fare con tutte le generazioni di critici e biasimatori di Nietzsche - è molto di più, è l'unico che risponda a Nietzsche.» (Roberto Galasso)
Hegel
Martin Heidegger
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 168
Per Heidegger il confronto con Hegel è stata un'esigenza costante nel corso del suo itinerario speculativo e filosofico. Gli scritti a lui dedicati sono notoriamente complessi, ma mostrano una profonda connessione tra i due pensatori e il rapporto di entrambi con la fenomenologia. Nella presente pubblicazione viene proposta una traduzione chiara e attenta di un trattato sulla negatività, "La negatività" (1938-39), e di "Commento all'Introduzione della Fenomenologia dello Spirito" (1942), in cui Heidegger offre una lettura penetrante della fenomenologia dello spirito di Hegel. Riprendendo temi sviluppati nei "Contributi alla filosofia" (1936-38), Heidegger mette in relazione la sua interpretazione di Hegel con la nozione di “evento” – “parola guida” del suo pensiero. Le interpretazioni qui presenti sono considerate fondamentali in quanto inseriscono Hegel nella traiettoria filosofica di Heidegger.
Dell'essenza della libertà umana. Introduzione alla filosofia. Testo tedesco a fronte
Martin Heidegger
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 628
Il corso "Dell'essenza della libertà umana", tenuto a Friburgo nel 1930, è il primo esplicito confronto di Martin Heidegger con il tema della libertà. Essa viene posta in questione tanto nei termini di libertà negativa e libertà positiva quanto in quelli di libertà trascendentale e libertà pratica. Kant infatti è l'autore di riferimento, sebbene l'interrogazione sia diretta alla messa in luce del pensiero dell'essere, di cui la libertà si dimostra fondamento. Un'introduzione alla filosofia dunque come sguardo sull'intero di ciò che è, a partire dalla questione sulla libertà, ma ancor di più quale aggressione all'individuo che pone la questione, tale che lo costringe a decidere della propria essenza.
Sull'essenza della verità
Martin Heidegger
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2019
pagine: 94
Quest'opera è apparsa in prima edizione nel 1943 e consiste nella rielaborazione del testo di una conferenza tenuta nel 1930. Questo documento segna la cosiddetta "svolta" nell'itinerario speculativo di Heidegger e costituisce una via d'accesso privilegiata al cuore del pensiero di uno dei maggiori e più influenti filosofi del Novecento.
Il concetto di tempo
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 88
In questo breve testo Heidegger analizza il fenomeno del tempo riconducendolo alla radice dalla quale scaturisce: l'esistenza umana, nella sua finitudine e nel carattere transeunte che per definizione la costituisce.
Lettera sull'«Umanismo»
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 110
In questa lettera, scritta all'indomani della catastrofe mondiale per rispondere a un interrogativo dell'amico francese Jean Beaufret, Heidegger medita sulla situazione odierna dell'umanità e sull'impoverimento delle sue risorse simboliche e culturali, erose dalla colonizzazione tecnologica del pianeta. L'uomo contemporaneo è come un viandante che per lungo tempo ha marciato su un lago ghiacciato, ma che ora, con il disgelo, avverte che la banchisa si smuove sotto i suoi piedi e va frantumandosi in mille lastroni. Appena fu conosciuto, questo testo provocò discussioni molto intense. Oggi si legge come avvio ai testi fondamentali sulla tecnica e sul presente che contrassegnano l'ultima fase dell'opera di Heidegger.
Che cos'è la metafisica?
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 163
La metafisica è lo scandalo della filosofia: da un lato essa investe i massimi problemi ed è dunque la ragione medesima in vista della quale gli uomini hanno cominciato a fare filosofia; dall'altro è indefinibile e il suo stesso oggetto, benchè vanamente cercato, resta una perenne fonte di aporie. Nel luglio del 1929 Heidegger tenne all'Università di Friburgo, dov'era tornato come successore di Husserl, una prolusione in cui mostra in che cosa consista l'essenza della metafisica e come essa affondi le sue radici nell'esistenza dell'uomo. Sospeso tra l'essere e il nulla, l'uomo esperisce, nello stato d'animo fondamentale dell'angoscia, una motivazione originaria a interrogarsi circa il senso delle cose.